2023-06-19
Tutte le spese pazze di Altavilla in Ita e le pressioni su Meloni pro tedeschi
l Presidente di Ita Airways, Alfredo Altavilla (a sinistra), e il Presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani, all'aeroporto di Fiumicino per il centenario dell'autodromo nazionale di Monza, Roma, 12 luglio 2022 (Ansa)
Lo scoop di «Report»: tra le spese del manager, 8.000 euro per l’autista e 3.000 per multe. E spuntano veline alla stampa per fare pressioni sul governo. Il tira e molla sulla vendita ai tedeschi è costato oltre mezzo miliardo.incredibile, ma tra gli autori ci sarebbe anche Alfredo Altavilla, il top manager designato alla presidenza di Ita nel 2021 dal governo Draghi. Stiamo parlando dell’ex braccio destro di Sergio Marchionne alla Fiat che godeva della massima stima da parte di Francesco Giavazzi, tra i principali consulenti dell’ex presidente della Bce. È l’8 ottobre del 2022 quando Altavilla invia a Filippo Corsi, general counsel della compagnia aerea, una mail contenente la bozza di un articolo dal titolo: «Ita Airways, sgambetto alla Meloni». L’attuale primo ministro sta per insediarsi a Palazzo Chigi e Altavilla punta a portarla dalla sua parte. «Filippo guardala anche tu. La storia della lettera rimanda per come è scritta a me perché l’hanno vista in pochissimi quella lettera. Teniamola per una seconda puntata», scrive. Segue il testo di un articolo che ricostruisce un presunto complotto contro la leader di Fdi: «La vecchia guardia, targata Pd e capeggiata dall'ad Fabio Lazzerini, ha attivato i 6 consiglieri dimissionari da marzo […] per chiedere al prossimo cda del 12 ottobre la redistribuzione delle deleghe che ha il presidente esecutivo, Alfredo Altavilla». Lo scopo dell’ad e dei consiglieri sarebbe stato quello di «prendersi questa delega, chiudere velocemente l'alleanza e sfilarla da sotto il naso della Meloni, senza che lei possa valutare se la scelta fatta sia buona per il Paese o sia solo una scelta di facciata che attraverso una co-gestione col fondo Certares lascia la compagnia di bandiera ancora a carico delle tasche degli italiani». La chiusa della missiva-velina è tutta politica: «La Meloni ha capito che la partita ormai è politica, questo è uno sgambetto della sinistra, sicuramente sarà infastidita da questi movimenti che voglio delegittimare la sua vittoria elettorale, e soprattutto sfilarle una delle aziende più delicate del Paese».La missione di Altavilla, però, fallisce. Pochi giorni dopo, il 12 ottobre, il Mef revoca le deleghe al manager, il quale, il 7 novembre, rassegna le dimissioni, appena 24 ore prima che l’assemblea dei soci si riunisca per votare la sua rimozione. Ma a chi doveva essere recapitata la mail con l’articolo preparato da Altavilla? Non è chiaro, anche se forse abbiamo un indizio. Nel febbraio del 2022 Lazzerini aveva presentato querela per diffamazione a mezzo stampa per un articolo dal titolo «Ita spericolata» pubblicato sul giornale online Tag43. A gennaio di quest’anno Lazzerini ha integrato la denuncia, depositando i risultati di un’attività di «acquisizione e cristallizzazione di dati informatici di dirigenti di Ita» cessati dall’incarico, dalla quale sarebbe «emerso che quell’attività diffamatoria» era stata «letteralmente commissionata da parte di allora apicali della Società». In particolare, scrive Lazzerini, da un report del 17 ottobre scorso sarebbe emersa «una catena di mail tra l’allora presidente di Ita, l’ingegner Altavilla, e l’allora capo della comunicazione, Davide D’Amico», dalla quale «si ricava che il 30 gennaio 2020 il primo abbia richiesto al secondo di attivarsi con Paolo Madron, direttore di Tag43 (sito di news, ndr), perché facesse uscire “un pezzo al vetriolo” contro il sottoscritto». D’Amico e Madron, in una mail, avrebbero fatto riferimento anche a consulenze pagate da Ita a Tag43, compresa una da 25.000 euro per una non meglio specificata collaborazione annuale. La trasmissione Rai racconta anche il grande business degli advisor nominati da Altavilla. Boston Consulting ha firmato un contratto da 370.000 euro; allo studio di avvocati newyorkesi Sullivan & Cromwell sarebbe stata riconosciuta una parcella da 2,7 milioni di euro, mentre per lo studio Grande Stevens (un nome storicamente vicino alla Fiat e alla famiglia Agnelli) è stato pattuito un compenso fisso di 550.000 euro e una success fee (che non sarebbe stata corrisposta) alla conclusione dell’operazione di 2,15 milioni. Non mancano le spese personali, che documenti interni di Ita attribuiscono all’ex presidente Altavilla. Ottomila euro in un mese per un’elegante berlina a noleggio con autista. Più di 2.000 euro di pernottamenti in albergo in una settimana. Trentadue multe per un totale di 2.671 euro, per infrazioni al codice della strada commesse dalla Maserati aziendale. Tra le multe comminate alla «Maserati del presidente Altavilla», spiccano i 545 euro per eccesso di velocità. Sanzione seguita da ulteriori 215 euro per la «mancata comunicazione dei dati» del conducente della Maserati. Le altre contravvenzioni riguardano 4 accessi non autorizzati a zone a traffico limitato e 26 transiti sulle corsie preferenziali degli autobus. C’è poi una fattura per 4 pernottamenti in «appartamento» da 454 euro l’uno, a cui si aggiungono «colazioni extra», spese di minibar, pasti in camera con relativo supplemento. Il conto, inviato a Ita, riporta come indirizzo direttamente quello del ministero dell’Economia e delle finanze: Via XX settembre 97. Evidentemente Altavilla era convinto di non avere esagerato. La trasmissione stasera racconterà anche un aspetto «positivo» della gestione Altavilla ovvero la prima offerta che era riuscito a portare a casa, da parte di Lufthansa per la cessione di Ita, che sarebbe stata di «un po’ meno di un miliardo»; ben più alta dei 325 milioni concordati circa un mese fa per il 41 per cento delle quote. Ma all’epoca il governo Draghi preferì bandire una gara pubblica. Forse non si fidava già più del manager che avevo scelto per rilanciare la compagnia aerea.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.