Haftar alza il tiro per far fuori (dalla Libia) Erdogan e Fratelli musulmani

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Haftar alza il tiro per far fuori (dalla Libia) Erdogan e Fratelli musulmani
ANSA

In attesa dell'arrivo del nuovo ambasciatore italiano, Giuseppe Maria Buccino Grimaldi (per lui, che sostituisce Giuseppe Perrone destinato in Iran, si tratta di un ritorno, essendo già stato a capo della missione tra il 2011 e il 2015), la Libia ribolle nonostante gli sforzi dell'inviato Onu Ghassan Salamé in vista del voto in primavera. Fayez Al Serraj, il presidente del governo di Tripoli, fatica a tenere a badare le proteste violente nel Sud del Paese, in particolare nel Fezzan. Il suo rivale Khalifa Haftar, il generale che guida la Cirenaica, ha deciso di rivolgersi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per chiedere l'apertura «immediata» di un'inchiesta sul sequestro di un carico di armi e munizioni diretto in Libia e proveniente dalla Turchia. E domani Giuseppe Conte vola a Tripoli.

Cresce il fronte contro le tasse di Ursula
Ursula von der Leyen (Ansa)
  • La Commissione deve spiegare come intende finanziare il bilancio 2028-2034. Le entrate arriverebbero da rincari delle sigarette, aumento dell’Iva, balzelli green e imposte sulle società. Previste sforbiciate ai fondi di coesione. Ma il blocco del «no» è ampio.
  • I trattori tornano a Bruxelles: domani attesi in 40.000. Ci sarà la Coldiretti, che pensa anche ad altre iniziative.

Lo speciale contiene due articoli.

Il commissario Sefcovic ammette: «Eravamo vicini a un accordo». Fare la voce grossa ha rovinato tutto. L’Europa (divisa) per ora individua ritorsioni per 72 miliardi.
Il «Corriere» censura il Ministro
Alessandro Giuli (Imagoeconomica)
Galli della Loggia attacca in prima pagina la politica culturale della destra. Giuli chiede di replicare: gli offrono un’intervista però non la pubblicano. «Non gli è piaciuta la mia risposta alla domanda sul professore. Poi dicono che gli illiberali siamo noi».
Inchiesta Eni, un’altra assoluzione. De Pasquale fa collezione di flop
Fabio De Pasquale (Ansa)
Cadono le accuse contro il nigeriano ritenuto la figura chiave della «tangente fantasma».
Le Firme

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