2024-07-14
Trump adesso è quasi invincibile. Biden torna buono per la sconfitta
Solidarietà del presidente che non si sbilancia sul movente. Difficile venga sostituito.La giornata del presidente degli Stati Uniti Joe Biden dopo l’attentato alla vita del suo rivale, l’ex capo della Casa Bianca, candidato dei repubblicani Donald Trump si è conclusa con un discorso alla Casa Bianca dopo una serie di briefing nella Situation Room con i funzionari della sicurezza nazionale.«Sono felice che stia bene», dice il presidente ribadendo che «non c'è posto per la violenza negli Stati Uniti. L’attentato a Trump è contrario a tutto ciò che rappresentiamo come nazione». E prosegue: «Questo è il momento dell'unità. Che Dio protegga le nostre truppe e i nostri agenti della sicurezza». Assicurando massima protezione per Donald Trump. Non ci sarebbero dubbi: era un tentato omicidio secondo le forze dell’ordine. Ma per Biden «non bisogna saltare a conclusioni affrettate sul movente dell’attacco. Sappiamo chi è stato ma non sappiamo le ragioni». Il presidente ha infine annunciato un discorso dallo Studio Ovale nella notte. Ai briefing si è unito il vicepresidente Kamala Harris. Con loro il procuratore generale Merrick Garland, il segretario del Dipartimento per la sicurezza interna Alejandro Mayorkas e il direttore dell’Fbi Christopher Wray. Hanno partecipato anche il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, e Kim Cheatle, direttore dei servizi segreti americani.Prima di questo ultimo discorso c’era stata una telefonata «breve, buona e rispettosa» tra il presidente Biden e Trump. Telefonata preceduta da una severa condanna del capo della Casa Bianca su quanto accaduto. «Non c’è posto per questo tipo di violenza in America», ha commentato Biden, «Non possiamo tollerarla e dobbiamo condannarla tutti. È inaccettabile!». Nel suo primo discorso fatto in Delaware aveva precisato che stava aspettando ulteriori informazioni prima di definire formalmente l’attacco un tentato omicidio contro l'ex presidente. «Ho un'opinione, ma non ho alcun fatto», ha detto ai giornalisti, impegnandosi a fornire aggiornamenti man mano che ne saprà di più. Molti repubblicani hanno subito attribuito la genesi della violenza contro Trump a Biden e ai suoi alleati, sostenendo che gli attacchi prolungati al candidato repubblicano come minaccia alla democrazia hanno creato un ambiente tossico. Hanno sottolineato in particolare un commento che Biden ha fatto ai donatori l’8 luglio. Disse: «È ora di mettere Trump nel centro del bersaglio».Il presidente dopo l’attentato è rientrato dal Delaware dove si trovava al mare per il fine settimana, tentando subito di telefonare a «Donald», così gli si è rivolto, mentre il tycoon si trovava ancora «con i medici». Biden, che si trovava in chiesa quando è avvenuta la sparatoria, ha annullato il suo viaggio in Texas previsto per oggi e per rispetto ha deciso di sospendere la campagna elettorale in Pennsylvania dove si trovava Kamala Harris anche lei impegnata in appuntamenti con gli elettori. La Harris, a causa della «terribile sparatoria» ha anche annullato il viaggio programmato per domani nella contea di Palm Beach, in Florida. Fino a ieri era lei che teoricamente avrebbe potuto sostituire il presidente nella corsa per le elezioni di novembre, dietro questa ipotesi, la regia dell’ex presidente dem Barack Obama e dell’ex speaker della Camera Nancy Pelosi. Un voltafaccia quello di Obama che dopo il dibattito andato male con Trump aveva speso parole di sostegno nei confronti di Biden. La decisione sarebbe potuta arrivare oggi in contrapposizione alla convention repubblicana prevista a Milwaukee o direttamente a metà agosto in occasione della convention democratica di Chicago. Adesso però potrebbe cambiare tutto. L’attentato a Trump secondo quasi tutti gli analisti gli consegna una vittoria certa e questo potrebbe convincere i dem a desistere dall’ammutinamento per virare su una conferma del presidente e offrirlo così come vittima sacrificale. Dalla sua parte c’è sicuramente il progressista Bernie Sanders che ha chiesto, scrivendo sul New York Times di credere in Biden e di sostenerlo nella sua corsa per la riconferma alla Casa Bianca.
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Ansa)
Lo stabilimento Stellantis di Melfi (Imagoeconomica)
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