2024-11-28
Inizia la tregua, Hezbollah verso la ritirata
In vigore il cessate il fuoco tra Israele e Libano. Stando agli accordi, la milizia filoiraniana dovrebbe lasciare il Sud del Paese arretrando fino al fiume Litani. E prima dello stop delle ostilità, l’Idf ha distrutto una fabbrica nemica che produceva missili.Alle 3 ore italiane (le 4 ora locale) di ieri in Libano è entrato in vigore il cessate il fuoco dopo due mesi di guerra tra le Forze di difesa israeliane (Idf) e i jihadisti sciiti filoiraniani Hezbollah. Poco prima che la tregua entrasse in vigore, le Idf hanno lanciato il loro attacco più devastante contro Hezbollah: cento ordigni, tra cui numerosi anti bunker; nel nord del Libano hanno raso al suolo una fabbrica segretissima specializzata nella produzione di missili terra-terra utilizzati dai miliziani libanesi. La notizia è stata riportata da Channel 12, che ha specificato come l’operazione sia stata concepita come «l’ultimo colpo» prima del cessate il fuoco. L’obbiettivo era quello di impedire a Hezbollah di sviluppare autonomamente missili a lungo raggio in futuro dato che difficilmente Teheran potrà continuare a farlo nella situazione attuale. Poco dopo l’entrata in vigore del cessato fuoco, l’esercito israeliano ha annunciato che continuerà a mantenere la sua presenza militare nel Sud del Libano. Inoltre, ha invitato i civili della zona, «per la loro sicurezza e quella delle loro famiglie a non tornare nelle proprie abitazioni. È vietato avvicinarsi ai villaggi che le Forze di difesa hanno chiesto di evacuare o alle postazioni delle truppe Idf nell’area - ha dichiarato un portavoce dell’esercito -. Per la vostra sicurezza e quella dei vostri cari, vi esortiamo a non recarvi nella regione. Vi avviseremo quando sarà sicuro rientrare».Qualche ora prima, l’esercito israeliano aveva ordinato l’evacuazione di due edifici situati a Sud di Beirut. Il quotidiano The National, degli Emirati Arabi Uniti, ha pubblicato il testo completo dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Il documento composto da 13 punti afferma che le Forze armate libanesi dovranno far rispettare la risoluzione 1701 delle Nazioni Unite del 2006, che impedisce a Hezbollah di rifornirsi di armi e infrastrutture militari a Sud del fiume Litani, e richiede l’invio di 10.000 soldati libanesi nella zona il prima possibile, ma sotto la guida di Stati Uniti e Francia. Si tratta di un passaggio importante perché mostra come in tutti questi anni la missione Unifil non è servita a nulla, o quasi, dato che Hezbollah ha spadroneggiato in lungo e in largo costruendo depositi di armi e tunnel sotterranei. Gran parte del testo riguarda il funzionamento di un meccanismo tripartito istituito dalla Forza di osservazione internazionale Unifil, dagli Stati Uniti e dalla Francia per gestire l’applicazione e le violazioni del trattato. L’accordo indica all’esercito libanese di controllare l’accesso alle aree a sud del Litani, anche se molti libanesi sembrano essersi già riversati nella zona. Un ultimo punto include una richiesta da parte di Gerusalemme e Beirut affinché gli Stati Uniti e l’Onu «aiutino a facilitare i negoziati indiretti tra Israele e Libano con l’obiettivo di risolvere i punti controversi rimanenti lungo la Linea Blu (frontiera Israele-Libano), in linea con la Risoluzione 1701». Israele vuole che i combattenti di Hezbollah si spostino a Nord del fiume Litani come parte di un accordo definitivo per il cessate il fuoco. A Gaza invece si continua a combattere e all’alba, le Idf hanno eliminato Mumin al-Jabari, un importante membro dell’Unità di cecchini della Brigata di Gaza City di Hamas. Al-Jabari operava da una stanza situata all’interno di una struttura che in precedenza ospitava la scuola al-Taba. Il portavoce delle Idf ha spiegato che l’operazione è stata condotta dall’aviazione israeliana, sotto la supervisione congiunta delle Idf. Al-Jabari aveva diretto e condotto numerosi attacchi terroristici contro le truppe israeliane nella Striscia di Gaza e aveva a disposizione un grande arsenale di armi nella stanza in cui era operativo. Prima di intraprendere l’attacco, le Idf hanno messo in atto varie misure per minimizzare i rischi per i civili, tra cui l’uso di munizioni di precisione, una sorveglianza aerea continua e l’impiego di informazioni di intelligence dettagliate. Nella stessa nota, l’esercito israeliano ha ribadito che continuerà a operare contro i terroristi che si nascondono all’interno delle scuole e altre infrastrutture civili, utilizzandole come copertura per le loro azioni. All’agenzia di stampa Afp un alto funzionario di Hamas ha affermato che il gruppo jihadista è pronto per la tregua a Gaza dopo il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah: «L’annuncio del cessate il fuoco in Libano è una vittoria e un grande successo per la resistenza. Hamas è pronto per un accordo di cessate il fuoco e per un serio accordo di scambio di prigionieri», ha aggiunto. Per il ministro della Difesa Israel Katz ora «l’obiettivo supremo» del governo israeliano dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco con gli Hezbollah è il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. «Israele intende fare tutti gli sforzi necessari per creare le condizioni per un nuovo scambio di ostaggi e riportare tutti a casa», ha detto Katz. Nei prossimi giorni gli Stati Uniti «lanceranno una nuova iniziativa insieme a Turchia, Egitto, Qatar, Israele e altri Paesi per raggiungere il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas», ha detto Joe Biden.
Il giubileo Lgbt a Roma del settembre 2025 (Ansa)
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)