2022-07-10
Trapianto negato al «renitente». Il caso ora finisce in Parlamento
Interrogazione di Fdi a Roberto Speranza: «Bisogna tutelare il diritto alla salute del malato».Il trapianto negato a un paziente non vaccinato contro il Covid è diventato oggetto di interrogazione parlamentare. Marcello Gemmato, deputato di Fratelli d’Italia, nella seduta del 7 luglio ha chiesto al ministro della Salute, Roberto Speranza, «di quali elementi specifici disponga in merito alla vicenda», denunciata dall’emittente televisiva Byoblu e riportata dalla Verità. Nel servizio, il bellunese Gianni Tollardo, cinquantacinquenne di Lamon affetto da fibrosi interstiziale bronchiolocentrica, una grave malattia polmonare, raccontava di essere stato prima respinto dagli accertamenti ospedalieri per il trapianto, in quanto privo di vaccinazioni, poi, una volta cambiate le regole e ricoverato nel reparto di pneumologia clinica di Padova, si era visto rifiutare l’operazione perché durante la degenza erano «emersi dei tratti paranoici legati all’argomentazione della vaccinazione anti Covid-19». Il paziente, sottolinea Gemmato, ad aprile di quest’anno «fu sottoposto a un esame microbiologico, un Rx, un ecocolordoppler, una broncoscopia, la scintigrafia, una visita cardiologica, una consulenza dietistica, una visita fisiatrica e anche ad una consulenza psichiatrica e una psicologica», per stabilire se era un soggetto idoneo all’inserimento nella lista trapianto di polmoni. Da queste visite, non era emerso che il paziente presentasse «aspetti di psicopatologia in atto», eppure, come ha scritto La Verità, nel servizio televisivo viene mostrata la lettera di dimissioni dal reparto e indirizzata al medico curante del signor Tollardo, nella quale l’unico elemento negativo per l’equipe, nell’ottica di un trapianto, risulta essere il rifiuto del vaccino. Il 30 aprile venne dichiarato che il paziente era stato sottoposto agli esami clinico laboratoristici e strumentali «dai quali non sono emerse controindicazioni maggiori», riporta Gemmato nell’interrogazione, «seppur presentando tratti paranoici legati alla vaccinazione Covid, che, per quanto circoscritti potrebbero influenzare l’iter trapiantologico in un’ottica di accettazione e adattamento all’organo ricevuto». Il deputato di Fdi chiede al ministro Speranza: «Se tutti i fatti esposti in premessa dovessero corrispondere al vero, quali iniziative di competenza intende adottare al fine di garantire e tutelare il diritto alla salute e alle prestazioni sanitarie al paziente citato in premessa e ad eventuali altri in analoghe condizioni». Due giorni fa, l’Azienda ospedaliera università di Padova ha tenuto a precisare che «non vi è alcuna “motivazione ideologica”», dietro la scelta di non inserire Gianni Tollardo in lista trapianti. «La mancata adesione alla vaccinazione Covid-19 da parte del paziente», avrebbe avuto «poca o nessuna attinenza», con le scelte fatte dai medici valutatori che, scrive sempre la direzione sanitaria, «hanno preso in considerazione fattori ben più ampi». A un medico curante, che viene informato del perché il suo paziente non è stato inserito nella lista trapianti, le motivazioni del rifiuto dovevano essere indicate. Invece, nulla compare nella lettera al di fuori delle osservazioni legate all’atteggiamento del signor Tollardo nei confronti del vaccino anti Covid. Vaccino che «potrebbe aggravare ulteriormente il suo sistema immunitario», secondo quanto sostiene Francesco Oliviero, pneumologo e psichiatra e che in ogni caso, ben poco serve a proteggerlo visto che sotto terapia immunosoppressiva, senza che il sistema immunitario funzioni, il vaccino anti Covid non può far fare anticorpi. Privato della possibilità di avere un trapianto, le condizioni del paziente di Lamon risultano destinate a peggiorare e Speranza deve chiarire che cosa è successo all’Ospedale università di Padova.