2024-12-20
Tony Effe fa il suo concerto e frega Gualtieri
Il trapper cacciato dall’evento al Circo Massimo organizza uno show di Capodanno al Palaeur. Ma il sindaco se la ride: «Almeno abbiamo fatto parlare i giornali». Interrogazione di Maurizio Gasparri: «A Sanremo rapper legati all’ultrà Luca Lucci».Più che un concerto di fine anno sono in arrivo i fuochi d’artificio. Il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri ieri ha ironizzato sull’esclusione di Tony Effe dal concertone al Circo Massimo per i suoi testi sessisti, ma a stretto giro il trapper ha rilanciato «fregando» il Campidoglio. Il cantante festeggerà comunque la fine del 2024 e l’inizio del 2025 a Roma con il suo pubblico ma al Palaeur. Vivo Concerti infatti ha opzionato il palazzo dello sport dell’Eur per due sere: il 30 e il 31 dicembre. Nel progetto di Effe c’è una serata low cost: biglietti a prezzi calmierati e donazioni ad associazioni contro la violenza sulle donne. Del resto aveva pubblicato una storia su Instagram con un velato annuncio: «Rispetto e amo tutte le donne e mi dispiace che ancora pensi il contrario. Roma ci vediamo a Capodanno». Ironia della sorte, il nuovo concerto si svolgerà in qualche modo in casa di Gualtieri. Anche se l’organizzazione degli eventi organizzati all’interno è totalmente in capo ad una società privata, il Palasport è di proprietà di Eur Spa, controllata al 90% dal Mef e al 10% dal Comune di Roma.Il concerto «alternativo» di Effe dunque diventa uno sgambetto in piena regola al Comune. Chissà come avrà reagito Gualtieri alla notizia, dopo che ieri, durante il rituale brindisi di Natale con la stampa, aveva ironizzato: «Roma è tornata nel dibattito pubblico, e mancava da molto tempo e questo è un grandissimo passo avanti. Oltre ai lavori del Giubileo, vi abbiamo pure regalato un fronte più leggero da raccontare, da prenderci in giro. Vi abbiamo regalato la chicca del concerto di Capodanno: avete tanto materiale per queste feste». Insomma, anche male, purché se ne parli. Ed è proprio così, visto che è stata necessaria la vicenda Effe per mandare in cortocircuito quella sinistra, uomini e donne, sempre sulle barricate quando si tratta di accusare chiunque di patriarcato e che poi alza le barricate per difendere dalla «censura» canzoni con testi controversi. Dopo l’annuncio del cartellone dell’appuntamento di fine anno, il sindaco dem era stato sollecitato dall’associazione impegnata nella lotta contro la violenza di genere «Differenza Donna» ad escludere il trapper per le sue canzoni «irrispettose nei confronti delle donne, un’istigazione continua alla mancanza di rispetto e gravemente lesive della dignità delle donne e diseducative anche nei confronti del pubblico di giovani». Ospite della trasmissione Di Martedì, su La7, Gualtieri ha ribadito a proposito della scelta fatta: «Tutti posso cantare ma in questo caso stiamo parlando del concerto di Capodanno, pagato con i soldi pubblici. Si è visto onestamente che la scelta di fare di Tony Effe l’artista principale divideva, creava un forte disagio in tante persone che si battono e che considerano i testi delle sue canzoni non coerenti con i messaggi positivi che si danno sulle donne e sul contrasto alla violenza. Se uno deve fare un concerto pagato dai cittadini, deve unire. Viva Tony Effe, faccia i concerti che vuole ma a Capodanno faremo qualcos’altro». Resta però il rischio di un’ulteriore figuraccia per il sindaco dem che aveva annunciato in pompa magna un concerto con almeno 70-80.000 presenze e che invece si ritrova a dover cercare il sostituto del cantante «incriminato». Senza scartare l’ipotesi dell’annullamento dell’evento che sarebbe una debacle economica non indifferente per l’amministrazione capitolina. Sono infatti arrivate le defezioni di Mahmood e Mara Sattei, convinti che «un cantante abbia comunque la libertà di espressione» mentre Giorgia, Emma, Noemi, Elodie e Lazza hanno scritto sui loro social che «la musica è libertà, la censura non è la soluzione ma è violenza». Anche Vasco Rossi, in un post su Instagram, si è schierato con il trapper: «Penso che censurare gli artisti non sia la soluzione. L’arte deve restare un luogo di espressione, anche quando fa discutere». E c’è da chiedersi chi accetterà, ora, di sostituire Tony Effe, quando tutta l’industria musicale si è schierata con lui. Su questo il Codacons attacca «chi in queste ore e del tutto a sproposito ha fatto ricorso al termine censura per definire la scelta di chi non avalla la violenza sulle donne. Molte delle cantanti donne che sono intervenute per difendere Tony Effe sono in pieno conflitto di interessi, perché appartenenti alla stessa casa discografica e allo stesso management del rapper o addirittura, in alcuni casi, legati all’artista da rapporti commerciali a seguito di duetti realizzati proprio con lui». Inoltre il presidente Carlo Rienzi lancia una sfida alle varie cantanti schieratesi con il trapper: «Cantino nei loro concerti le frasi violente di Tony Effe contro le donne, e pubblichino canzoni contenenti gli stessi insulti al genere femminile, dal momento che tali artiste con le loro dichiarazioni sembrano schierarsi apertamente a favore di sessismo, violenza e misoginia». Intanto il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri ha presentato un’interrogazione al ministro della Cultura Alessandro Giuli e una ai vertici Rai sulla presenza a Sanremo di «rapper legati al capo ultrà rossonero Luca Lucci e per sapere quali siano le valutazioni riguardo alla scelta di alcuni cantanti e in che modo intendano tutelare il patrimonio artistico italiano, evitando che la selezione degli artisti sconfini nella scelta di modelli di dubbia reputazione».
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)
Ursula von der Leyen (Ansa)
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L’area tra Varese, Como e Canton Ticino punta a diventare un laboratorio europeo di eccellenza per innovazione, finanza, sviluppo sostenibile e legalità. Il progetto, promosso dall’associazione Concretamente con Fabio Lunghi e Roberto Andreoli, prevede un bond trans-frontaliero per finanziare infrastrutture e sostenere un ecosistema imprenditoriale innovativo. La Banca Europea per gli Investimenti potrebbe giocare un ruolo chiave, rendendo l’iniziativa un modello replicabile in altre regioni d’Europa.