2025-01-01
Su Sky è il momento di «The ones who live», lo spin off di «The Walking Dead»
True
«The Walking Dead: The ones who live»
Lunedì 30 dicembre, su Sky, ha debuttato The Walking Dead: The ones who live, sequel della saga madre. L'intento che l'ha animata è lo stesso che sempre (ri)anima le serie fortunate, quando queste esauriscono la propria carica propulsiva, ossia raccontare cosa sia accaduto al protagonista dopo il finale di una data stagione.Oggi, le apocalisse zombie, i virus letali, in grado di decimare la popolazione terrestre e mettere a ferro e fuoco il mondo per come abbiamo imparato a conoscerlo, non hanno nulla di originale. Inflazionate, si direbbe in una parola, a sottolineare - senza alcuna pretesa di indulgenza - l'eccessivo sfruttamento del genere. Di un genere che, nel 2003, quando Robert Kirkman ha scritto e illustrato The Walking Dead, non era stato (ancora) depredato. Allora, l'idea di un pianeta piagato da un virus che l'umanità credeva di poter controllare aveva un che di affascinante. Era guardare oltre il baratro, al fondo dell'abisso, dove la paura e l'irrazionalità si mescolano. Kirkman, dal cui fumetto, poi, è stata tratta l'omonima serie televisiva, aveva dato sfogo a un immaginario archetipico: i morti si sarebbero svegliati, per punire i vivi, ucciderli, contagiarli, creare una società anarchica, senza più regole né baluardi di civiltà. The Walking Dead, undici stagioni che secondo la critica sono riuscite anche a nobilitarlo, questo genere zombie, ha ridefinito la narrazione distopica. E, a due anni dalla sua fine, ha deciso di spingersi oltre.Lunedì 30 dicembre, su Sky, ha debuttato The Walking Dead: The ones who live, sequel della saga madre. L'intento che l'ha animata è lo stesso che sempre (ri)anima le serie fortunate, quando queste esauriscono la propria carica propulsiva, ossia raccontare cosa sia accaduto al protagonista dopo il finale di una data stagione. Nel caso di The Walking Dead: The ones who live, questo protagonista è l’ex sceriffo Rick Grimes (Andrew Lincoln), colui che sarebbe dovuto morire sul finire dello show. Sarebbe, tuttavia, ché cosa sia successo a Grimes gli sceneggiatori non si sono mai dati la pena di farlo vedere. Ci sono state allusioni, lacrime. C'è stato il silenzio a riempire il vuoto, la quieta rassegnazione che, spesso, si tiene di fronte all'imperscrutabile. Poi, è venuta l'idea di questo spin-off, il sesto della saga. Qui Grimes non è morto e, cinque anni più tardi del dì che avrebbe dovuto essergli fatale, si ricongiunge con la fidanzata, la spadaccina Michonne (Danai Gurira). Lo ha trovato lei, vivo in una periferia militarizzata di Philadelphia. E, negli episodi inediti di The ones who live, lo costringe ad una nuova lotta per la sopravvivenza, quella che permetterebbe a Rick Grimes di ricongiungersi con la propria famiglia e, in un mondo ormai disastrato, trovare una nuova modalità per esistere.
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