«The Traitors Italia», il gioco del sospetto sbarca su Prime Video con Alessia Marcuzzi

Dopo il successo internazionale, arriva anche in Italia The Traitors. Nel cast quattordici vip e Alessia Marcuzzi alla conduzione, per un reality che rinuncia al gossip e punta tutto su logica, tensione e inganni all’interno di un castello misterioso.
In Inghilterra e negli Stati Uniti, The Traitors è partito in sordina. Le prime stagioni del reality show, complice l'ambientazione gotica, i cappucci, l'atmosfera artificiosa di un castello fuori dal tempo, sono state accolte con una certa diffidenza: quella di chi, ormai, ha fatto l'abitudine alla miriade di titoli e proposte, diverse nella forma, mai nella sostanza. Poi, però, le puntate si sono rincorse, il gioco è entrato nel vivo. E qualcosa, nell'accoglienza di quello show, è cambiato.
The Traitors è diventato un fenomeno. Il Guardian, certo non generoso nell'elargire buoni giudizi, gli ha accordato cinque stelle, il massimo. E, in Italia, ha cominciato a farsi largo l'idea di un adattamento proprio. Adattamento che, su Amazon Prime Video, è destinato a debuttare giovedì 30 ottobre. The Traitors Italia, con Alessia Marcuzzi a condurre, dovrebbe replicare pedissequamente il meccanismo del format originale (né inglese, né statunitense, ma tedesco). Dunque, un castello, quattordici concorrenti e una conduttrice a tenere le fila del gioco, sapendo, lei sola, chi sia il traditore del gruppo. Scopo del reality show, che la Marcuzzi ha detto averle consentito di realizzare un piccolo desiderio e farsi un po' attrice, prendendo le distanze dal modello materno e leggero che ha proposto al pubblico nei tanti anni di carriera, è quello di creare due diverse fazioni e lasciare si sfidino tra loro. Dei quattordici in gara, tutti vip, sette sono leali, altrettanti traditori. Ma chi sia cosa, agli altri, non è dato sapersi. Attraverso le prove, fisiche e logiche, i concorrenti dovranno capire da sé quale status abbiano gli altri. I leali dovranno riconoscersi e fare squadra, cercando di eliminare nel corso della competizione tutti i traditori. In questo modo, alla fine dello show, potranno dividersi il montepremi di centomila euro. Montepremi che, nel caso in cui uno fra i traditori riesca ad arrivare alla fine, gli sarà corrisposto per intero. The Traitors Italia, sei episodi totali, dovrebbe, dunque, allontanarsi dal meccanismo che i tanti (troppi) reality show hanno reso arcinoto. Non dovrebbero esserci altarini, convivenze forzate né gossip ad allungare il brodo. Solo la sfida fra individui e l'incognita della loro appartenenza. Le emozioni dovrebbero essere altre, il sospetto avere la meglio su ogni distrazione.
Il pubblico dovrebbe trovarsi a parteggiare come difficilmente oggi si riesce a fare. E, sull'onda di un gioco rapido e dinamico, i concorrenti (Paola Barale, Aurora Ramazzotti, Giuseppe Giofrè, Michela Andreozzi, Filippo Bisciglia, Giancarlo Commare, Pierluca Mariti, Tess Masazza, Alessandro Orrei, Mariasole Pollio, Raiz, Daniele Resconi, Rocco Tanica e Yoko Yamada) dovrebbero uscire dai propri personaggi per diventare altro: persone, diffidenti e dubbiose quanto e più di chi stia a guardarle.






