2021-09-01
Via libera ai test salivari a scuola per evitare la didattica a distanza
La Conferenza Stato-Regioni approva i nuovi tamponi molecolari, come più volte chiesto dalla «Verità». I controlli verranno eseguiti su «classi sentinella» ogni 15 giorni, al fine di scovare possibili focolai di Covid.La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il piano per il monitoraggio della circolazione del Covid che introduce i test salivari periodici nelle scuole primarie e secondarie di primo grado (elementari e medie) che verranno analizzati poi con la tecnica molecolare. Il documento, approvato nella riunione straordinaria convocata ieri pomeriggio dal presidente Massimiliano Fedriga, prevede l'utilizzo a campione dei test molecolari eseguiti sulla saliva, e mette in campo un programma di testing per monitorare e ridurre la diffusione del virus limitando isolamenti e quarantene, ma soprattutto cercando di evitare il ritorno in Dad. Il piano dovrebbe prevedere tamponi ogni 15 giorni su «classi sentinella» che sono già state individuate con la collaborazione delle regioni e in una prima fase dovrebbero riguardare 110.000 ragazzi, e chiede un approfondimento al ministero della Salute per validare i test salivari molecolari ai fini del rilascio del green pass. Fedriga invoca inoltre «l'indispensabile predisposizione di una modulistica unica e di un accordo nazionale per i test con le farmacie, così come è già avvenuto per le vaccinazioni». Sembrano, dunque, finalmente cadute le ultime resistenze e la linea dura del «green pass o niente» dopo che anche il Cts ha iniziato a fare i conti con la comodità dei test, non solo per il loro costo più basso ma soprattutto per la loro facilità di esecuzione che rende molto meno complessa l'intera procedura, per risolvere il pasticcio del pass nelle scuole. Il percorso dovrebbe essere graduale per poi diventare pienamente operativo in autunno-inverno e punta a intercettare precocemente eventuali incrementi dei positivi o l'insorgenza di focolai in modo da assicurare la piena continuità dell'attività didattica in presenza ed in sicurezza. Soprattutto per tutti quegli alunni con un'età inferiore ai 12 anni che per dato anagrafico non hanno ancora la possibilità di accedere alla campagna vaccinale. L' utilizzo dei salivari, del resto, è già disciplinato da una circolare del ministero della Salute dello scorso 14 maggio dove si spiega come «la presenza di Sars-CoV-2 è stata dimostrata anche nei campioni salivari in individui asintomatici o pre-sintomatici. La saliva conterrebbe una carica virale significativamente più elevata in pazienti con fattori di rischio per Covid-19 di grave entità (sesso maschile, età avanzata, specifiche condizioni patologiche respiratorie, cardiovascolari, oncologiche sottostanti e altre condizioni patologiche sistemiche e immunosoppressive) e sembrerebbe correlata ai sintomi di Covid-19, in particolare ad ageusia/disgeusia». Anche a livello ministeriale, il sottosegretario all'Istruzione, Rossano Sasso, ha già più volte rimarcato «l'importanza dell'uso massiccio dei tamponi salivari per il monitoraggio, il tracciamento ed evitare quarantene di massa alla prima positività».Pur in assenza di una presa di posizione formale da parte delle autorità sanitarie, molte regioni si erano già mosse in autonomia. La Lombardia ha lanciato un progetto pilota sulle vaccinazioni e l'attività di screening che dallo scorso 23 agosto prevede anche per i ragazzi di età 6-13 anni (cioè quelli che ancora non possono vaccinarsi), oltre che per quelli di 14-19 anni, la possibilità di sottoporsi gratuitamente a tamponi antigenici gratuiti, ogni 15 giorni, in farmacia (con 700 farmacie che hanno già aderito a questa campagna). In Veneto Luca Zaia ha improntato insieme all'università di Padova un piano in base alle scuole «sentinella», ovvero «una rete di decine di istituti sparsi in ogni provincia dove si monitora costantemente il livello di circolazione del Covid, facendo tamponi su tamponi, uno screening a tappeto». Nel Lazio saranno circa 18.000 i test salivari a disposizione per la prima tranche di verifiche a campione nelle scuole nell'immediatezza della ripartenza (circa il 10% del numero complessivo a livello nazionale), i test verranno ripetuti ogni 15 giorni e interesseranno gli studenti di scuole primarie e secondarie di primo grado (elementari e medie). A fare da apripista sono state le Marche: la Asl Marche Nord, supportata dall'assessore alla Sanità ha deciso di puntare sui salivari, grazie ad uno strumento messo a punto dall'azienda Perkin-Elmer, che consente di effettuare i test a un euro. Si tratta di un'analisi molecolare effettuata con la tecnica della Rt-Pcr (Real time-polymerase chain reaction) ma eseguita su un campione raccolto con tampone salivare. I tamponi vengono processati nell'arco di 6-12 ore e l'attendibilità della tecnica è del 98 per cento, dato confermato dalla Fda americana che ha collocato al primo posto per sensibilità e specificità il test.Intanto, Massimiliano Romeo, capogruppo del Carroccio al Senato, ha detto che «la Lega sosterrà a livello parlamentare la proposta di introdurre i tamponi salivari per i ragazzi under 18 che svolgono attività sportive. I giovani non possono e non devono essere discriminati e privati del diritto di praticare sport. È giusto quindi offrire le stesse opportunità a tutti».