2024-02-24
Terrorismo sull’Alta velocità: preso anarchico
Arresti domiciliari e braccialetto elettronico per Antonio Recati, elettricista di 28 anni già in contatto con il movimento di Alfredo Cospito. L’8 agosto del 2023 smantellò i sistemi di sicurezza del tratto Bologna-Firenze. È già a processo per altri sei danneggiamenti simili.Il presunto danneggiatore seriale di linee ferroviarie con finalità di terrorismo è stato arrestato ieri mattina. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e divieto assoluto di comunicare con persone diverse dai conviventi.Antonio Recati, 28 anni, elettricista manutentore di elettrodomestici originario di Prato, secondo l’accusa si sarebbe trasformato in un esperto sabotatore di strumentazione elettronica di sicurezza. La notte dell’8 agosto 2023 avrebbe manomesso un quadro elettrico, un piezometro e un modem per la trasmissione di dati (tutti strumenti che servivano per il monitoraggio dell’infrastruttura e per la sicurezza) sulla linea ferroviaria dell’Alta velocità della tratta Firenze-Bologna. La circolazione andò in tilt fino alla mezzanotte del giorno successivo, con pesanti riverberi sulla viabilità. I reati contestati: attentato alla sicurezza dei trasporti e rimozione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Con l’aggravante della finalità di terrorismo.Stando alle indagini, l’uomo, prima di agire, avrebbe strappato i cavi di due telecamere di videosorveglianza che puntavano sulla cabina con la strumentazione elettronica poi sabotata. «L’insieme dei danni provocati», secondo i magistrati della Procura di Firenze, «compromise e mise in pericolo l’intero sistema di soccorso e la gestione dell’emergenza della galleria Scheggianico, nel Comune di Firenzuola». Sei giorni dopo, sul sito web di area anarchica Il Rovescio, noto per le battaglie a favore del cattivo maestro Alfredo Cospito, il primo anarco-insurrezionalista finito al 41 bis (il regime di carcere duro previsto dall’amministrazione penitenziaria), è comparsa una rivendicazione.Secondo l’accusa, inoltre, l’attentato sarebbe stato una risposta a due operazioni di polizia giudiziaria: i nove arresti di militanti anarchici a Carrara e lo sgombero, effettuato proprio l’8 agosto, del centro sociale di via Ponte di Mezzo a Firenze. Durante lo sgombero si registrarono anche degli scontri con la celere. Recati non era presente nell’immobile, ma durante le indagini si è appreso che avrebbe fatto parte del manipolo di occupanti che si impossessarono della struttura nel 2002. Già allora fu indicato come appartenente alle realtà dell’area movimentista anarchica (mentre in passato, da ragazzo, avrebbe manifestato simpatie per i partiti dell’estrema sinistra, tra i quali Rifondazione comunista). Ma, soprattutto, si porta dietro accuse simili per altri sei episodi di danneggiamento ferroviario, sempre nella stessa galleria, per le quali era stato arrestato il 25 gennaio 2023 ed è sotto processo. In quell’occasione le toghe sottolinearono le «competenze tecniche» che lo renderebbero capace di mettere a repentaglio la sicurezza del sistema ferroviario. Ma anche «una buona conoscenza dei luoghi e dimestichezza nell’utilizzo del maneggio di materiale elettrico». Fino al maggio del 2022 Recati risulta aver lavorato come apprendista per una ditta che si occupa di riparazione di elettrodomestici. E lì potrebbe aver appreso le tecniche necessarie. Per i sei danneggiamenti era accusato di aver manomesso e dato fuoco a strutture di servizio di Rfi, dopo essere entrato in aree interdette e aver tranciato, con precisione da addetto ai lavori, i cavi elettrici delle telecamere di sorveglianza in modo da metterle fuori uso.Ma commise un errore: lasciò il suo smartphone acceso. Gli investigatori, infatti, l’hanno individuato proprio tramite la geolocalizzazione del telefono cellulare, rilevando la sua presenza nelle località degli attentati e in orari compatibili. Si fece riprendere anche dalla telecamera di un distributore della zona del Mugello, proprio mentre, poco prima di uno dei danneggiamenti, faceva il pieno alla sua auto e riempiva una tanica di benzina (forse proprio il liquido infiammabile usato poco dopo per l’attentato incendiario). L’aggravante della finalità del terrorismo, pur contestata dalla Procura, però, fu esclusa dal gip. «Il giovane pratese passato all’azione», ricostruì il quotidiano La Nazione, «e quindi più vicino ai militanti della Federazione anarchica informale Fai-Fri (quella promossa da Cospito, ndr) votati all’azione terroristico-eversiva, è noto per essere legato ad alcune realtà ultra antagoniste fiorentine». Stando alle ricostruzioni giornalistiche ci sarebbe, quindi, un filo che sembra legare il sabotatore ferroviario all’arruffapopoli al 41 bis anche se gli investigatori sul punto restano abbottonati e rimandano alle ordinanze di custodia cautelare nelle quali compare il suo nome.Di certo, nell’inchiesta sui sei danneggiamenti, erano saltate fuori delle frequentazioni di Recati «di locali anarco-insurrezionalisti quali il Pdm 32 di via Del Ponte di Mezzo e il vicino Studentato autogestito». Anche in quel caso a provarlo c’erano le celle agganciate dal cellulare e le frasi intercettate nel corso delle indagini. Poco, secondo il gip, per contestargli l’aggravante terroristica. Ma abbastanza, secondo la Procura, per «pervenire a una certa definizione del contesto ideologico in cui si muove l’indagato, risultando congruente con la finalità degli attentati in contestazione di destare panico nella popolazione».Un quadro investigativo praticamente riproposto nell’ordinanza di custodia cautelare di ieri. Questa volta con il visto del gip. Anche sull’aggravante della finalità terroristica.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.