2020-02-25
Terrore in Germania. Scaglia un furgone dritto sul Carnevale. Trenta feriti, 7 gravi
Attentato in Germania (Gettyimages)
In Assia, stesso Land che una settimana fa ha visto il massacro neonazista con 11 morti. Non si esclude l'attentato premeditato.L'Assia, uno dei sedici Stati federati della Germania che meno di una settimana fa ha dovuto fare i conti con una strage neonazista (undici morti in due narghilè bar mercoledì scorso), è di nuovo al centro delle cronache tedesche per quello che potrebbe essere un nuovo attentato. Ieri, verso le 14.30, durante una sfilata di carnevale a Volkmarsen (piccola città di circa 6.800 persone nel distretto di Waldeck-Frankenberg, a circa 30 chilometri da Kassel, a Nord di Francoforte) un'auto - un van Mercedes Kombi - ha investito una folla di persone causando almeno una trentina di feriti (tra cui diversi bambini secondo i testimoni), almeno sette secondo i media locali, in gravi condizioni. La vettura ha abbattuto le transenne piombando sulla gente presente alla sfilata, nei pressi di un supermercato. L'autista, un ventinovenne della zona, è stato arrestato, riferiscono le autorità, e sono state sospese tutte le sfilate di carnevale in Assia, il land già colpito dalla strage di Hanau, dopo la quale il ministero dell'Interno aveva aumentato i dispositivi di sicurezza in tutto il Paese. La polizia ritiene che l'uomo alla guida del Van abbia agito «intenzionalmente», scrive la Bild, spiegando però che forze dell'ordine ritengono che ancora non si possa parlare di «un attentato». Tuttavia, il ministero dell'Interno dell'Assia è piuttosto cauto e non esclude l'ipotesi di un attentato premeditato.Alla Bild un testimone ha raccontato che dopo l'incidente la folla è corsa verso il conducente con i pugni alzati e che la polizia è dovuta intervenire per proteggerlo. «Quando sono arrivato c'erano 15 persone a terra, inclusi molti bambini piccoli», ha spiegato. La ricostruzione della dinamica dell'attacco riportata dalla Bild è confermata da quanto riferito dall'emittente locale Hessischer Rundfunk: alcuni testimoni affermano che l'automobile piombata sulla folla avrebbe dato gas partendo da circa 30 metri di distanza. «È ancora troppo presto» per fare questo tipo di valutazioni, ha detto un portavoce della polizia tedesca, sempre molto prudente quando si tratta di episodi simili. Prudenza suggerita anche dagli inquirenti, non intenzionati a diramare «notizie che non siano certe».Mentre La Verità andava in stampa la polizia tedesca non aveva (ancora?) fornito dettagli sull'attentatore. Ma soffermiamoci sul tipo di attacco, quello definito dagli esperti car-ramming attack, che gli analisti di Stratfor identificavano in un rapporto del 2008 come una nuova tattica militare meno efficace ma più difficile da contrastare rispetto agli attentati suicidi. Si tratta di un'azione affermatasi proprio in quegli anni in Israele, consigliata perfino da Al Qaeda e dallo Stato islamico.Infatti si è affermata come tecnica, diventando molto utilizzata dai cosiddetti lupi solitari inneggianti alla jihad in tutto il mondo: non richiede molte risorse economiche (si può noleggiare un veicolo, se non se ne possiede uno) né un addestramento specifico. Pensiamo non soltanto agli attacchi a Gerusalemme e Tel Aviv tra 2007 e 2014 ma anche a quelli - solo per citarne alcuni, tutti con vittime - nel Regno Unito (la barbara uccisione del soldato britannico Lee Rigby a Londra nel 2013, gli attentati del 2017 - sempre nella capitale britannica - a Westminster, al London Bridge, a Finsbury Park e quello del 2018 ancora a Westminster), in Germania (Berlino, 2016) in Francia (Nizza, 2016, con 86 vittime e Champs-Élysées, 2017), in Spagna (Barcellona, 2017), negli Stati Uniti (Ohio, 2016 e New York, 2017).E con gli attentati possiamo ricordare anche le misure decise nelle grandi città occidentali: basti pensare alle barriere di cemento anti furgoni-killer, i cosiddetti jersey, che ormai dal 2017 sono presenti in molte città italiane, a partire da Milano.L'ultimo episodio di questo tipo risale a inizio febbraio, quando a Gerusalemme, in Israele, un'auto ha investito un gruppo di soldati ferendone dodici. Il veicolo dell'assalitore è stato ritrovato a Beit Jala, nei pressi di Betlemme, e la polizia ha aperto le indagini per «atto di terrorismo». Il caso più recente di attacco con auto in Germania, Paese negli ultimi tempi colpito pesantemente dal terrorismo di varia matrice, risale, invece, al giorno di capodanno: a Bottrop, città di quasi 120.000 abitanti nella parte Nord della Renania Settentrionale-Vestfalia, un cinquantenne aveva investito con la propria vettura un gruppo di siriani e afghani, cercando di ucciderli. A conferma che la tecnica, quasi sempre utilizzata dagli estremisti islamici, riscuote successo anche nel mondo xenofobo.
Alessandro Benetton (Imagoeconomica)