2023-08-09
Taglio alle spese e maggiore equità. Il nuovo Rdc contro le balle del M5s
A settembre entrerà in funzione il nuovo strumento di sostegno alle famiglie. Il governo risparmierà i fondi prima destinati «a pioggia» anche per chi risulta abile al lavoro: per loro è prevista la formazione.Le sigle dei taxi non incroceranno le braccia, marcando le distanze dalla Cgil. Pure per Assoutenti una protesta dei guidatori sarebbe «assurda e intollerabile».Lo speciale contiene due articoli.A settembre il nuovo Reddito di cittadinanza entrerà nel vivo. Una misura che non si discosta molto dall’originale, sia in termini economici sia di requisiti. Il decreto Lavoro, successivamente pubblicato in Gazzetta ufficiale, ha messo nero su bianco che il governo, per il 2024, spenderà 7 miliardi di euro per finanziare il nuovo Reddito di cittadinanza: 5,6 miliardi saranno destinati all’Assegno di inclusione e 1,5 per il supporto alla formazione e il lavoro. Se si considera che il Reddito di cittadinanza è costato nel solo 2022, stando all’ultimo osservatorio Inps, 7,99 miliardi, il governo ha di fatto stimato un risparmio di «solo» 999 milioni di euro. Un taglio minimo, che si è concentrato su quella fetta di popolazione che viene ritenuta abile al lavoro. Per il 2023 sono, inoltre, previste spese per 506 milioni di euro per finanziare l’accompagnamento alla fine del Reddito e della pensione di cittadinanza (384 milioni) e altri 122,5 milioni per sostenere, dal primo di settembre, il supporto alla formazione e il lavoro per chi è ritenuto occupabile: cioè chi ha tra i 18 e i 59 anni, un Isee fino a 6.000 euro l’anno e non gravi disabilità. L’inps ha, infatti, precisato che, per i nuclei familiari che includono figli minori, disabili e anziani ultrasessantenni, è prevista la percezione del Reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023. Per tutti gli altri, al raggiungimento della settima mensilità di erogazione della prestazione, il beneficio viene gradualmente sospeso. E, dunque, per chi ha minori, disabili o ha più di 60 anni, è previsto a partire dal primo gennaio 2024 l’Assegno di inclusione e i requisiti per richiederlo sono gli stessi previsti dal Reddito di cittadinanza (Isee, patrimoni, reddito, autoveicoli, ecc). L’integrazione al reddito prevista varia dai 6.000 ai 7.500 euro l’anno se il nucleo familiare è composto da persone con età superiore ai 67 anni o da soggetti che presentano gravi condizioni di invalidità o di non autosufficienza. Il beneficio viene erogato mensilmente per un periodo non superiore ai 18 mesi e potrà essere rinnovato, dopo un mese di sospensione, per ulteriori 12 mesi. Per chi è, invece, considerato abile al lavoro, non è più previsto il Reddito di cittadinanza ma il supporto alla formazione. Al momento, i numeri ufficiali parlano di circa 200.000 italiani che rientrano in questa categoria e che saranno presi in carica dall’Inps, dalla Regione di competenza e dai Servizi sociali per l’inizio del loro percorso di formazione che avrà una durata massima di 12 mesi. Dal 1° di settembre sarà operativa la piattaforma predisposta e gestita dall’Inps per censire gli ex percettori che si dovranno registrare dando, di fatto, la loro disponibilità a formarsi e, quindi, ad accettare anche un lavoro. Dall’avvio del percorso di formazione verrà erogato un supporto di 350 euro mensili a persona, per tutta la durata del corso. Quindi, una famiglia composta da padre, madre e due figli di 19 e 21 anni, tutti aventi i requisiti previsti dalla norma per accedere alla formazione, percepirà complessivamente 1.400 euro di supporto alla formazione, oltre che avere l’Assegno unico e il sussidio per il Gol. Quest’ultima è una misura prevista dal Pnrr che dispone di 4,4 miliardi di euro di risorse e, secondo l’Anpal, chi viene preso in carico sono per il 54,5% disoccupati che hanno fatto domanda di Naspi o Dis-Coll, per il 22,7% beneficiari di Reddito di cittadinanza e per il 22,8% disoccupati non soggetti a condizionalità.Le novità non finiscono qui, perché il nuovo Reddito di cittadinanza incrocia la sua strada con l’Assegno unico e universale (Auu). Questo sussidio continuerà a essere erogato anche per tutti quei nuclei familiari considerati abili al lavoro e, dunque, esclusi dal nuovo Reddito. L’Inps ha, infatti, spiegato che il 27 agosto si riceveranno, senza eccezioni, le somme spettanti relative all’Assegno unico maturate a luglio e se si fa parte di un nucleo familiare che è stato sospeso dalla fruizione del Reddito di cittadinanza, si continuerà a percepire l’Assegno unico fino al compimento dei 21 anni del figlio. L’accredito della somma «avverrà sulla carta (del Reddito di cittadinanza, ndr) per tutte le rate spettanti fino a febbraio 2024. Nell’ipotesi di presentazione di una nuova domanda di Auu, il pagamento avverrà con le modalità prescelte a decorrere dal mese successivo a quello della domanda», precisa la nota dell’Istituto. Per tutti i nuclei familiari che, invece, proseguiranno la percezione del Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023, l’integrazione dell’Assegno unico è corrisposto, insieme al reddito, sulla carta preposta. Per le rate di gennaio e febbraio 2024, quando la prestazione del Reddito di cittadinanza sarà cessata, il pagamento dell’Assegno unico avverrà sempre sulla stessa carta. Inoltre, per le mensilità non coperte dalla misura del Reddito, non saranno più applicate le decurtazioni, previste dalla legge, per la contestuale presenza delle due misure, calcolate sulla base della scala di equivalenza.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/taglio-spese-maggiore-equita-rdc-2662977250.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="taxi-no-allo-sciopero-preventivo" data-post-id="2662977250" data-published-at="1691543331" data-use-pagination="False"> Taxi, no allo sciopero preventivo La norma più a rischio protesta è stata tolta durante la riunione del Consiglio dei ministri di lunedì: la cumulabilità delle licenze. Avrebbe permesso a una persona di detenere più licenze, con la possibilità che i taxisti passassero dall’essere lavoratori autonomi a dipendenti (una sola persona, il datore di lavoro, avrebbe potuto avere più licenze e farle usare ai suoi dipendenti). Nel 2006 ci aveva già provato, senza successo, Pier Luigi Bersani, da ministro dello Sviluppo economico. L’obiettivo del dl è di risolvere la carenza delle auto bianche: a Roma ne circolano 7.900, poche per il grande afflusso dei turisti, a Milano 4.855, a Napoli sono 2.400. Numeri insufficienti pensando ai grandi eventi che si svolgeranno in queste città. La Ryder cup Roma 2023 di golf, per esempio, con 50.000 spettatori previsti al giorno dal 25 settembre al primo ottobre 2023, o il Giubileo del 2025 con 32 milioni di pellegrini stimati. Per non parlare delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 che porteranno 1,7 milioni di visitatori. Esclusa la cumulabilità, il dl Asset stabilisce che le città metropolitane, i capoluoghi e i Comuni sede di aeroporti internazionali possano bandire un concorso straordinario per le nuove licenze per taxi, sino a un incremento del 20% rispetto a quelle esistenti. Il concorso sarà accessibile solo a chi è in possesso di un’auto green. Per l’acquisto dei taxi necessari all’esercizio delle nuove licenze è previsto il raddoppio, fino a 10.000 euro, dell’Ecobonus. Sburocratizzato, malgrado lo scarso successo, lo strumento della doppia guida, cioè la stessa vettura in servizio h24 ma con due guidatori, per affrontare i picchi turistici con la massima efficacia e semplicità per gli operatori. Previste anche licenze temporanee per far fronte a eventi straordinari, per un anno e prorogabili per 2 anni, con misure semplificate e potranno essere rilasciate a chi ha già una licenza da taxista, che sarà poi libero di venderla al prezzo che desidera, cosa che limiterebbe l’impatto dell’acquisto della nuova auto. «Questo governo si è accollato una bega che non era sua perché, prima dei taxi, doveva intervenire sui Comuni che non seguono le linee guida dettate dall’Art, l’Autorità regionale dei trasporti», insiste Bittarelli che sul dl dice: «Buona idea, per loro, è compensare tassisti con doppia licenza, ma noi non la vogliamo perché è costosa e l’auto elettrica ancora di più: una licenza a Roma costa 120.000 euro, l’auto 40.000. Cifre che non si ammortizzano con 24 mesi». Secondo Bittarelli, a capo di 8.500 auto bianche, per migliorare il servizio taxi nelle metropoli italiane bisognerebbe fare una verifica seria sulla carenza di taxi, se strutturale o periodica, e introdurre elementi di flessibilità, pur dentro le regole già fissate, con le doppie guide che non decollano per la burocrazia delle Camere di commercio; ottimizzare le turnazioni, oggi non equilibrate; introdurre più tecnologia per la trasparenza e, all’interno del mercato regolamentato dal Comune, poter condizionare la domanda attraverso la leva del prezzo con limiti verso il basso o l’alto. Ora il decreto inizia il suo iter parlamentare per la conversione, con l’impegno dell’esecutivo per un provvedimento che può andare incontro alle richieste della categoria.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.