Uno straniero «accolto» da padre Zanotti lo indica come molestatore e denuncia atti sessuali non voluti, minacce e ricatti. Eppure la Curia, in due anni, ha saputo esprimere solo parole di circostanza senza agire.
Don Antonio Zanotti, già indagato per abusi sessuali, a Bergamo gestiva fiumi di denaro pubblico. E tagliava le spese sul cibo per gli stranieri. Due dipendenti: «Butta via i milioni e al posto di pagare gli stipendi investe in mobili».
L'indagine che ha portato ai domiciliari padre Antonio Zanotti e due suoi collaboratori per truffa ai danni dello Stato scuote il sistema orobico dell'accoglienza. Firme e fatture false per moltiplicare i 35 euro di sussidio pubblico.
Indagata nell'inchiesta bergamasca anche la Ruah, che lamentava il calo d'attività Ha fatto anche causa ai Comuni tramite un'associazione giuridica sostenuta da George Soros.