La lettera inedita di Carlo Maria Viganò al Pontefice per denunciare «la strategia della menzogna» che impedisce di punire gli abusi del clero: «Continui enunciati su norme e procedure, nessuna difesa della morale».
Edgar Peña Parra (Archivio Grzegorz Galazka:Mondadori via Getty Images)
Il monsignore denuncia la «rete di complicità e connivenze» i cui membri sono «scelti proprio in ragione della loro corruttibilità: chi ha preso il posto di Becciu è più ricattabile del predecessore». Ed elenca gli scandali sessuali in cui sarebbe coinvolto Edgar Peña Parra.
In Vaticano le epurazioni senza prove sono diventate una prassi degna della Rivoluzione francese. Così facendo alcune persone rette sono state umiliate, mentre molti impresentabili sono rimasti al potere. Scandalizzando i fedeli e rinforzando i nemici esterni.
Papa Francesco (Photo by Francois Nel/Getty Images)
Il caso Becciu è solo l'ultimo inciampo. Dai «dubia» al dossier Viganò, dalla pedofilia alla Cina, questi otto anni sono stati deludenti. E anche i fedelissimi guardano al futuro.
L'ufficio stampa di Bergoglio va in tilt. Dopo l'epurazione nessuno fiata più. Da parte del segretario di Stato, Pietro Parolin, nemmeno una parola. Ma il silenzio più imbarazzante è quello dei comunicatori papalini Andrea Tornielli e Antonio Spadaro. Mentre i vescovi sardi si stringono attorno all'ex cardinale.
Il porporato remava contro il Papa che voleva ripulire lo Ior con l'Apsa. Il gesuita Guerrero Alves era in lotta con il governatorato su mandato del Pontefice.