Dopo aver trascorso la prima notte in Transilvania è facile capire come mai questa regione della Romania sia stata di ispirazione allo scrittore Bram Stoker. Durante i mesi più freddi dell'anno, una leggera nebbia ricopre le strade e la fitta boscaglia; un velo grigio attraverso cui è possibile intravedere solo le torri dei maestosi castelli che caratterizzano l'area. Il vento soffia freddo ed è possibile udire in lontananza l'ululare di un lupo.
Sono trascorsi 122 anni dall'uscita del libro di Bram Stoker, ma la Transilvania sembra essere stata capace di mantenere immutato il suo fascino. È così possibile ripercorrere la storia del conte Dracula - libro alla mano - indossando i panni dell'inglese Jonathan Harker. Il romanzo si apre infatti con il diario del giovane, intento a concludere una vendita con un prestigioso cliente che vive in Transilvania.
Harker parte da Monaco e così ha fatto anche il giornalista di Atlas Obscura Luke Spencer. Nel 1897 - anno di pubblicazione di «Dracula» - la stazione Hauotbahnhof di Monaco aveva solo 49 anni e, nonostante la sua quasi totale distruzione nella Seconda Guerra Mondiale, è ancora oggi la più importante stazione di Baviera. Il viaggio di Jonathan Harker durò 12 ore, ma oggi potete percorrere la stessa distanza in sole quattro. La prima tappa è Vienna, da cui prendere un treno notturno fino a Budapest.
Nel diario, Harker racconta così l'arrivo in Romania: «L'impressione è aver lasciato l'Occidente entrando in Oriente. Il più Occidentale degli splendidi ponti sul Danubio, che qui è di grandezza e profondità nobili, ci porta tra le tradizioni dei domini turchi». Ed è qui che si arriva al primo problema. Stoker - che non aveva mai messo piede in Romania - racconta di come l'avvocato abbia passato la sua prima notte a Klausenburg. Purtroppo però di questa città a oggi non c'è più traccia, il suo nome è infatti cambiato dopo la Prima Guerra Mondiale diventato Cluj-Napoca. Neanche l'Hotel Royale dove Jonathan afferma di aver passato la notte esiste, ma lo storico Hotel Transilvania si dice convinto di essere l'ispirazione per il romanzo.
Il viaggio dell'avvocato Harker si spinge più a est, nella città di Bistrita. È qui che il giovane riceve il primo messaggio da «Dracula» che gli dà il benvenuto. L'hotel Coroana de Air (Corona D'Oro, ndr) offre un ristorante intitolato proprio allo storico viaggiatore. È solo uno dei tanti accenni al romanzo che troverete sul vostro cammino. Se infatti nella storia, gli abitanti dei villaggi iniziavano a mostrarsi spaventati di Dracula e imploravano il giovane di tornare a casa, qui, tra le montagne Bargaului è possibile passare la notte all'Hotel Castel Dracula.
I proprietari della struttura sostengono che il loro albergo sia situato proprio nel punto in cui Bram Stoker ha immaginato sorgesse il castello del pericoloso Conte. L'hotel è stato costruito circa 30 anni fa come attrazione turistica e presenta un finto cimitero, un bar nella torre e persino «la tomba» di Dracula nel sotterraneo.
A parte questo piccolo «parco divertimenti» non ci sono tracce di Dracula in queste città e il viaggio deve continuare. Ed è allora che si arriva al Castello di Bran, vera ispirazione per la casa del vampiro Dracula.
Come abbiamo già detto Bram Stoker non mise mai piede in Romania. Tutti i dettagli presenti nel libro sono stati letti e studiati alla British Library e al British Museum. Bran era il luogo perfetto per rappresentare la casa di Dracula, «vasto castello in rovina, dalle cui alte finestre nere non veniva alcun raggio di luce».
La realtà è ben diversa e neppure Vlad III - figura che ha ispirato il crudele conte - soggiornò a Bran. La sua vera casa era la fortezza di Poenari a pochi chilometri di distanza. Ad oggi restano solo rovine e per raggiungerlo bisogna salire una scalinata di 1.480 gradini.
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Come raggiungere la Transilvania
Benvenuto in mia casa. Entrate e lasciate un po' della felicità che recate.
(Dracula, Bram Stoker)
La Transilvania è una regione storica, situata nella Romania centrale e nordoccidentale. Caratterizzata da fitti boschi e dalla catena montuosa dei Carpazi, Transilvania significa letteralmente «oltre la foresta». Il territorio acquista però la sua fama nel 1897 con l'uscita del romanzo di Bram Stoker, «Dracula» e negli anni diventa ambientazione prescelta di alcune delle più famose storie dell'orrore, non solo di vampiri, nonché set cinematografico per alcuni capolavori come «Frankenstein junior». Per raggiungere la Romania - e di conseguenza la Transilvania - si possono scegliere diversi mezzi di trasporto: macchina, treno, aereo e persino autobus.
Sicuramente l'opzione più veloce è l'aereo e sono tante le compagnie che offrono tratte dalle principali città italiane alla capitale Bucarest o a Sibiu, limitando così anche i costi. Scegliendo compagnie low-cost come Ryanair o Wizzair raggiungere la capitale della Romania quest'inverno può costarvi solo 80 euro (andata e ritorno). Per contro, il costo di un viaggio in autobus con Flixbus parte dai 70 euro a tratta.
In Romania il mezzo più popolare per viaggiare sono i treni. Le Caile Ferate Române gestiscono più di 11000km di binari, collegando la maggior parte delle città e dei maggiori villaggi del paese. Ma attenzione, esistono cinque differenti tipi di treni: i «personal» che sono i più lenti, così lenti da consentire ai passeggeri di scendere o salire col treno in movimento, gli «accelerat», i «rapid», gli «expres» e infine gli «inter-city». Se volete sentirvi più liberi e personalizzare il vostro itinerario, il migliore consiglio è quello di noleggiare un'automobile in città, cercando di evitare di fare lunghi percorsi durante il weekend, per evitare ore di coda.
Biertan

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Il villaggio di Biertan è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 1993. Tre livelli concentrici di mura difensive alte 35 metri e collegate da torri e porte circondano il complesso datato XV-XVI secolo, rendendo la chiesa una vera e propria roccaforte. Un edificio a tre navate, costruito tra il 1495 e il 1516, in stile tardo gotico con elementi rinascimentali e barocchi. Le pareti interne sono state affrescate nel 1500 mentre è unica nel suo genere la porta di legno della sagrestia, costruita nel 1515 con un particolare sistema di bloccaggio.
L'intero complesso fortificato di Biertan è circondato da sette torri, tutte da visitare. La Torre dell'Orologio, il Campanile, la Torre Mausoleo che custodisce le tombe dei sacerdoti, la Torre Cattolica, la Torre del Municipio, la Torre di Pancetta e la Torre della Prigione. La storia di quest'ultima è particolarmente interessate. Le coppie che volevano divorziare venivano rinchiuse in quella torre, con una sola coperta e una sola sedia, per sei settimane. Un rito che doveva servire a rendere più saldo il loro legame e spingerle a cambiare idea.
Chi si trova a visitare questo meraviglioso villaggio a settembre - più precisamente il giorno 15 - può assistere al Festival dei Sassoni con tanti eventi culturali e una sfilata in costume tradizionale. Se invece siete appassionati dei film dell'orrore, visitate questo paese durante «Luna Plina», il più famoso film festival dedicato a horror e fantasy. Non è un caso che Biertan sia stata scelta come set del film horror «The Nun - Le vocazione del male».
Brasov

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Brasov si trova al centro della Transilvania. È una pittoresca cittadella medievale circondata da mura datate XV secolo, altre 12 metri, lunghe tre chilometri e con sette bastioni. Brasov ospita la Chiesa Nera, la più grande chiesa gotica della Romania, costruita tra il 1385 e il 1477. Il nome dell'edificio si deve a un grande incendio, avvenuto nel 1689, che devastò gran parte della città e annerì le mura della chiesa.
A Brasov è anche possibile percorrere la «Strada Rope» o «Sforii», la via più stretta della Romania (e secondo Atlas Obscura del mondo) che collega via Cerbului a via Poarta Schei. Ma la cosa più curiosa della città è senza dubbio la scritta hollywoodiana che campeggia sul monte Tampa e può essere ammirata dalla città vecchia.
La città di Brasov diventa ancora più bella durante il periodo natalizio quando le strade si ricoprono di piccole luci a riprodurre un cielo perennemente stellato.
Sibiu

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Capitale europea della cultura nel 2007, Sibiu è una delle città più belle della Romania. Fondata dai Sassoni nel 1190 su un antico insediamento romano, la città si divide in una parte bassa e una alta.
La prima è più rustica e si collega alla parte superiore con il Ponte delle Bugie, il primo in ferro battuto della Romania. La città alta è invece caratterizzata da tre piazza: la Piata Mare con la chiesa romano-cattolica e la torre del consiglio, la Piazza Piccola dove si trovano tanti negozi e caffetterie e la Piazza Huet dove si trova la chiesa evangelica.
Per il The Guardian Sibiu è anche la città perfetta per una fuga romantica invernale. Abbandonati i vampiri e i castelli tenebrosi che hanno reso la Transilvania famosa, questa città è legata a un'altra incredibile leggenda, quella del pifferaio magico di Hamelin. Una versione della storia, narra che i bambini non vengono chiusi nella grotta e lasciati morire, ma seguono il pifferaio fino alla Transilvania, dando così vita a Sibiu.
Una città dal fascino senza tempo a cui però si devono tanti primati. A Sibiu venne aperto nel 1292 il primo ospedale della Romania, poi la prima scuola romena, la prima farmacia e infine il primo teatro. Qui venne stampato anche il primo libro in lingua rumena e aperto il primo museo del paese, Brukenthal. Nel 1797 venne aperto a il primo laboratorio omeopatico al mondo, nel 1896 fu la prima città rumena a utilizzare l'energia elettrica; nel 1904 fu la seconda città europea ad avere una linea di tram urbani alimentati ad elettricità.
Sighisoara

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Sighisoara è un grazioso e coloratissimo borgo medievale fondato alla fine del XII secolo. Un gioiello architettonico che conserva 9 delle 14 torri originarie, viuzze acciottolate, ripide scalinate e piazzette appartate. Sighisoara è però famosa per un particolare dettaglio: è la città natale del principe della Valacchia, Vlad Tepes.
Il primo luogo da visitare è quindi senza dubbio la casa di Vlad l'Impalatore. Si trova in Piazza Cittadella, vicino alla Torre dell'Orologio e al piano terra ospita un ristorante, mentre al primo piano si trova il museo delle armi. Si dice che il conte che diede l'ispirazione a Bram Stoker sia nato nel 1431 e vissuto in quella casa con il padre fino al 1435.
Il simbolo di Sighisoara - che è anche patrimonio Unesco - è però la Torre dell'Orologio, chiamate anche Torre del Consiglio perché ospitava le assemblee cittadine. Alta 64 metri, la torre sfoggia un orologio a due quadranti - uno volto verso la città bassa, l'altro verso la rocca - che funge anche da carillon, mettendo in moto figurine di legno che rappresentano i giorni della settimana. Un incantevole tetto in ceramica completa questa imponente struttura barocca.
La città ospita infine due chiese: la Chiesa del Monastero Domenicato in stile tardogotico e la Chiesa sulla Collina che conserva affresco del 1480 ed è raggiungibile solo attraverso una scala in legno rivestito chiamata la scala studiosi.
Il Castello di Bran, dimora di Vlad Tepes
Tra i tanti castelli della Romania, quello di Bran è sicuramente il più famoso. Situato lungo l'antico confine tra la Transilvania e la Valacchia, è ormai conosciuto come la dimora di Vlad Tepes, il principe che ispirò Bram Stoker nella creazione del suo personaggio più famoso: il conte Dracula.
Situata a pochi chilometri dalla città di Brasov, questa fortezza è stata costruita nel Trecento da Ludovico I d'Angiò come luogo di guardia. Il suo posizionamento - arroccato su una parate rocciosa all'interno di una stretta gola - permette infatti di controllare l'intera vallata, e aumentare l'alone di mistero e leggenda.
La visita al castello costa 22 euro circa e comincia risalendo il viale che conduce alla soglia e che costeggia la Torre di Pietra, la parte più antica della fortezza. Il resto dell'edificio è stato realizzato in epoche diverse, ma è l'influsso gotico sulle sale di corte a rendere il castello davvero incantevole (e un poco terrificante). L'edificio si sviluppa su quattro piani dei quali quello sotterraneo è il più fedele al disegno originale. Gli altri tre piani sono stati destinati alla servitù, alla regina Maria e al re Ferdinando.
Dal livello più alto è possibile anche accedere alle torri. Ed è nella torre Rotonda che si trova una mostra dedicata ai non morti, o meglio agli «stringoi». Non provate però a fare domande alla vostra guida su Vlad o ancora peggio sul Conte Dracula, vi risponderà brevemente che il vampiro non c'entra nulla col castello e che l'argomento non è molto gradito. Questo certo non ferma le centinaia di negozi situati nel borgo di Bran che vendono tazzine, magneti, magliette e ogni altro tipo di souvenir vampiresco.
Il luogo più amato dai visitatori del castello di Bran è però la balconata interna che si affaccia sul cortile interno, con il pozzo di pietra e una fantasia di tetti rossi su vari livelli. Decisamente poco spaventoso, ma altrettanto pittoresco.
Castello di Bran
Mysterious beautiful Bran Castle. Vampire Residence of Dracula in the forests of Romania