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Washington lancia l’allarme sul terrorismo nel Sahel
I marines americani addestrano i nigerini a combattere contro Al Qaeda nel deserto del Sahara (Getty Images)

L’amministrazione Trump guarda con preoccupazione alla regione del Sahel, che è stata recentemente definita dal capo dello Us Africa Command, Michael Langley, come l’«epicentro del terrorismo».

Il Sahel nella morsa dei terroristi
Ansa
  • Al-Qaeda sta intensificando gli attacchi nel Mali centrale per costringere i civili alla sottomissione, rafforzare le zone di supporto e ottenere più risorse per isolare le forze maliane nell’area.
  • Dopo la morte di Abu Bakr al-Baghdadi nel 2019, l’Isis si è concentrata sempre più sulle sue province africane, comprese le filiali in Somalia, nella Repubblica Democratica del Congo, intorno al Lago Ciad e altrove nella regione del Sahel, che taglia in tutto il continente sotto il deserto del Sahara.
  • Nella regione rimane molto attiva la Russia, interessata a collaborare con la neonata alleanza degli Stati del Sahel ed eludere così le sanzioni occidentali imposte a causa della guerra in Ucraina.

Lo speciale contiene tre articoli.

La crescita del jihadismo salafita nel Sahel

Il Global Terrorism Index (Gti) ha rilevato un aumento sostanziale dell'attività estremista violenta nel Sahel tra il 2007 e il 2021 con Burkina Faso, Mali e Niger che hanno registrato rispettivamente 732, 572 e 554 morti in più nel 2021 rispetto al 2007.

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