Atp Finals, Musetti si rialza e infiamma Torino: battuto De Minaur ed è ancora in corsa per le semifinali
Alla Inalpi Arena il carrarino conquista la sua prima vittoria alle Atp Finals superando in tre set Alex De Minaur dopo quasi tre ore di battaglia. «La più emozionante della mia carriera». Ora la qualificazione passa dal match con Alcaraz.
Non è stata una partita, ma una prova di resistenza. Lorenzo Musetti ha battuto Alex De Minaur nella seconda gara delle Atp Finals di Torino al termine di quasi tre ore di gioco, imponendosi 7-5, 3-6, 7-5. Un successo che lo mantiene in corsa per la semifinale e, soprattutto, segna un passo in avanti nella sua maturazione sportiva.
Il pubblico dell’Inalpi Arena ha accompagnato ogni punto come fosse decisivo, trascinando il carrarino fuori dalle difficoltà di un match che ha rischiato più volte di sfuggirgli di mano. Dopo aver conquistato il primo set in 50 minuti con un break all’undicesimo game, Musetti ha accusato la stanchezza e il ritmo aggressivo dell’australiano, cedendo 3-6 nel secondo parziale. Nel terzo, partito con il break di De Minaur, ha saputo però riemergere punto dopo punto, restituendo l’equilibrio e trovando la forza di chiudere ancora 7-5.
Il match è stato interrotto per nove minuti nel corso del set decisivo, a causa del malore di un tifoso in tribuna. Una pausa che ha finito per alzare ulteriormente la tensione: al rientro, l’azzurro ha ritrovato lucidità e mano, trasformando il sostegno del pubblico in carburante emotivo.
«Prima di tutto ci tenevo a ringraziare il pubblico, perché senza tutto questo entusiasmo non sarei mai riuscito a vincere questa partita», ha detto Musetti a fine incontro. «La stanchezza, specialmente a metà partita, si è fatta sentire. Le gambe non giravano come all’inizio e Alex aveva preso un ottimo ritmo. Facevo fatica a stargli dietro ma sono riuscito a scavare dentro di me la poca energia rimasta, perché questi ultimi due mesi sono stati abbastanza impegnativi».
Una vittoria che vale più del risultato: per il numero 9 del ranking Atp è il primo successo alle Finals, conquistato dopo settimane di gioco continuo e di rincorsa alla qualificazione. «Questa serata avrà un posto speciale nel mio cuore», ha aggiunto in conferenza stampa. «È la mia prima vittoria alle Finals e per come è arrivata la considero la partita più emozionante della mia carriera. Ho dovuto spingermi oltre il limite, soprattutto a livello fisico. La dedico a Leandro, che a breve nascerà».
Per Musetti, 23 anni, il trionfo di Torino rappresenta un segnale di crescita tecnica e mentale. «Onestamente mi sentivo spacciato», ha ammesso. «Ma questo sport riesce sempre a sorprendermi. Vincere partite così è un salto di qualità che stava mancando alla mia carriera». Adesso la qualificazione si decide contro Carlos Alcaraz. Servirà un’impresa, ma le combinazioni restano aperte: una vittoria in due set permetterebbe all’italiano di superare lo spagnolo nel girone grazie allo scontro diretto, aprendo la strada a una semifinale tutta azzurra con Jannik Sinner. Uno scenario che farebbe da contrappunto al duello per la vetta del ranking mondiale: con un successo di Sinner nel torneo e uno di Musetti su Alcaraz, lo spagnolo perderebbe la posizione di numero uno.
Musetti, intanto, si gode il momento e l’abbraccio del pubblico torinese. «Contro Carlos sarà la partita più difficile del girone, ma su un aspetto sono favorito io: nel pubblico. L’avrò dalla mia parte dall’inizio, come è successo questa sera». Poi, sui social, ha sintetizzato la serata con due parole: «Fino alla fine». Un motto familiare per un tifoso juventino, ma anche il riassunto perfetto della sua serata: un giocatore che ha imparato a soffrire, a cadere e rialzarsi, e che a Torino ha finalmente trasformato la fatica in forza.







