Ansa
- La sfida al ridicolo degli intellettuali progressisti. Prima invocano la censura rossa sulla kermesse letteraria, poi lanciano un surreale dibattito sull'opportunità di boicottarla. Tutto pur di restare sotto i riflettori e cancellare la libertà di espressione.
- L'editore di Altaforte: « Sul nostro conto troppe bugie. Siamo indipendenti da Casapound e non stampiamo libri sul fascismo».
Lo speciale contiene due articoli.
Lo scrittore satirico Sgargabonzi straccia l'invito su Facebook, il collettivo Wu Ming annulla il suo evento per protestare contro la presenza dello stand della casa editrice Altaforte: «Non stiamo accanto ai neri».