(IStock)
Dopo il fattaccio di gennaio, a Roma nuovo agguato dei nordafricani alla polizia per impedire un arresto. Ma gli attivisti rifiutano il modello Caivano. E gli irregolari violenti godono della pietà dei giudici pro migranti.
«Un morto, troppe ombre». Così titolava ieri in prima pagina La Repubblica. Occhiello: il giallo del carabiniere ucciso. Più sotto venivano spiegati i «dubbi sulla dinamica dei fatti», quasi che i militari dell'Arma, il cui collega l'altra sera a Roma è rimasto vittima di un brutale assassinio, avessero qualche cosa da nascondere. Più esplicita però era la riga nera conclusiva del titolo: «Foto shock dell'interrogatorio in caserma», con relativo giudizio del portavoce del comando generale: «Metodi inaccettabili». (...)