Per i 117 comuni di Regioni a statuto ordinario e per i 9 Comuni della Sicilia al voto i seggi hanno chiuso alle 15 di ieri. Stabile rispetto alle elezioni amministrative precedenti il dato complessivo dell’affluenza, segno che quando si vota per i propri diretti amministratori, l’elettorato resta coinvolto e interessato. Il dato definitivo è 56,29% contro il 56,32% di cinque anni fa. Sono tre i capoluoghi di provincia in cui si è votato in questa tornata di elezioni comunali oltre a Genova.
A Ravenna vince il candidato del campo largo, Alessandro Barattoni. Il candidato, favorito anche dalla spaccatura sul territorio del centrodestra che ha visto la Lega sostenere un candidato diverso rispetto a quello sostenuto da Fratelli d’Italia e Forza Italia, non dovrà neanche arrivare allo scontro in ballottaggio avendo superato la soglia del 50% +1 dei votanti. 58,3% il risultato a 121 sezioni su 164. Dietro di lui Nicola Grandi (Fdi-Fi) con il 25%. Alvaro Ancisi (Lega) con le stesse sezioni scrutinate ottiene solo il 6,47%. 4,4% per Veronica Verlicchi (candidata civica); 2,95% per Marisa Iannucci (sinistra); 1,4% sia per Maurizio Miserocchi (candidato civico) che per Giovanni Morgese (centro).
Buon risultato per il Pd che ottiene oltre il 40% mentre è irrisorio il contributo del Movimento 5 stelle con appena il 4%, pari a meno di 2.000 voti.
Anche a Taranto avanti il candidato di centrosinistra che in questo caso non ha ricevuto però il sostegno del Movimento 5 stelle che ha portato alle elezioni un candidato sindaco differente. Meno ampio il distacco per Pietro Bitetti quindi, che risulta primo, favorito però anche qui dalla divisione Fdi-Fi e Lega sul territorio. Lo dimostra il fatto che i due candidati di centrodestra, in uno scontro testa a testa fino alla fine, insieme avrebbero probabilmente superato il loro avversario di sinistra. La candidata del Movimento 5 stelle tuttavia, nelle proiezioni superava già il 10%.
Lento lo scrutinio nella città dell’ex Ilva. Con appena 15 sezioni scrutinate su 191.
Bitetti ottiene il 37%; segue il candidato della Lega Francesco Tacente con il 24,97% (le proiezioni in serata lo davano al 27,5%), che supera Luca Lazzaro (Fdi-Fi) al 20%. Annagrazia Angolano (M5S) il 10,8%; 5,07 per Cosimo Di Bello (Candidato civico) e 1,18% per Mario Cito (Destra).
La partita in Puglia non finisce qui perché si andrà a ballottaggio. Bitetti e Tacente si sfideranno l’8 e il 9 giugno insieme al voto per il referendum. Al primo turno il dato definitivo dell’affluenza si attesta al 56,60%, in aumento di più di quattro punti percentuali rispetto al 52,21 della scorsa tornata elettorale.
In Basilicata al voto andava anche Matera. A urne chiuse l’affluenza si attesta al 65,2% degli aventi diritto al voto. In calo rispetto al 2020: cinque anni fa si attestò al 70,83%. Il dato è in linea con quello della Regione Basilicata: negli otto Comuni al voto l’affluenza è del 62,96% (67,26% nella precedente tornata). A Matera i risultati parziali con 2 sezioni scrutinate su 62 vedono Roberto Cifarelli (centrosinistra) al 44%, Antonio Nicoletti del centrodestra al 37%, Domenico Bennardi (M5s) appena sotto al 9%, i candidati civici Luca Prisco e Vincenzo Santochirico entrambi intorno al 4%.
A Matera il candidato del M5s ha già dichiarato che non sosterrà il candidato del Pd al ballottaggio.



100 presepi in Vaticano (Ansa)
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Il presepe vivente nei Sassi di Matera






















