mario giordano

Caro Nagel, lei è un perdente di successo
Alberto Nagel (Ansa)

Caro Alberto Nagel, caro ex capo di Mediobanca, le scrivo questa lettera per consolarla: la immagino affranto a dover lasciare la storica istituzione milanese in cui lavora da quando aveva ancora le braghe corte: ci è entrato infatti subito dopo l’università (ovviamente la Bocconi, ovviamente laureato con una tesi su Mediobanca) e poi ha scalato rapidamente le gerarchie.

Le donne in cucina. Parola di femminista...
Chiara Pavan
La cuoca stellata Chiara Pavan si confessa a «Repubblica» e spiega che il «potere femminile» si annida davanti ai fornelli Il più classico dei luoghi comuni maschilisti viene così ribaltato senza tante spiegazioni. E avverte: «Chef? Chiamatemi cheffe».
Il taser è una scusa, vogliono abolire la polizia
(Imagoeconomica)
Le polemiche per i due casi di decesso di persone raggiunte dalla scossa elettrica emessa dal dispositivo nascondono l’odio di molti esponenti dell’opposizione verso le forze dell’ordine. Un copione già usato contro le armi da fuoco e le manette.
Più artigiani milanesi che operai Fiat
(Imagoeconomica)
I dati diffusi dalla Cgia di Mestre sono impietosi: i dipendenti di Stellantis nel nostro Paese sono ridotti al lumicino. Le Pmi creano posti di lavoro, non le grandi dinastie.
Caro Bertinotti, la rivoluzione è un pranzo di gala
Fausto Bertinotti. Nel riquadro, ritratti di Mao Tse-Tung di Andy Warhol (Imagoeconomica)

Caro Fausto Bertinotti, le scrivo questa cartolina perché sono preoccupato: dopo anni di pettegolezzi sul comunista ricco, compagno col cachemire, dopo anni di malelingue su falce&caviale, Bertinight e terrazze romane, rivoluzione e Dom Perignon, lotta dura e champagne senza paura, infatti, ci tocca prendere atto che lei, al contrario di ogni maldicenza, è davvero povero.

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