mario giordano

islam europa conquista
Cartelli antisionisti affissi fuori dallo stadio dell'Aston Villa prima del match contro il Maccabi Tel Aviv (Ansa)
Dai cartelli antisionisti di Birmingham ai bimbi in gita nelle moschee: i musulmani spadroneggiano in Europa. Chi ha favorito l’immigrazione selvaggia, oggi raccoglie i frutti elettorali. Distruggendo le nostre radici cristiane.

Uno spettro si aggira per il mondo: lo spettro dell’islamo-socialismo. Da New York a Birmingham, dalle periferie francesi alle piazze italiane, cresce ovunque la sinistra di Allah, l’asse fra gli imam dei salotti buoni e quelli delle moschee, avanti popolo del Corano, bandiera di Maometto la trionferà. Il segno più evidente di questa avanzata inarrestabile è la vittoria del socialista musulmano Zohran Mamdani nella città delle Torri Gemelle: qui, dove ventiquattro anni fa partì la lotta contro la minaccia islamica, ora si celebra il passo, forse definitivo, verso la resa dell’Occidente. E la sinistra mondiale, ovviamente, festeggia garrula.

Caro Timmermans, e adesso vada a zappare
Frans Timmermans (Ansa)

Caro Franz Timmermans, caro papà del Green deal ed ex leader della coalizione sinistra-verdi, le scrivo questa cartolina per esprimerle la mia solidarietà dopo la batosta elettorale che ha subìto nel suo Paese, l’Olanda, e che l’ha costretta a dimettersi nottetempo. Dicono che la colpa di questa memorabile sconfitta sia nel fatto che lei non risulti simpatico.

Caro Speranza, dopo l’Italia può chiudere il Pd
Roberto Speranza (Ansa)

Caro Roberto Speranza, come sta? Ho deciso di scriverle questa cartolina perché l’altro giorno ho rivisto la sua foto su Repubblica e ho avuto un sussulto da film zombie: a volte ritornano.

Burioni, lei insulta ma la medaglia d’oro della somaraggine è tutta sua
Roberto Burioni ospite di Fabio Fazio a «Che tempo che fa» (Ansa)
Dalla confusione sulle mascherine all’immunità di gregge, sarebbe lungo elencare tutte le sciocchezze dette dalla virostar. Che ciancia di metodo scientifico per evitare di guardare la realtà. Come quella dei danneggiati.
Caro Nagel, lei è un perdente di successo
Alberto Nagel (Ansa)

Caro Alberto Nagel, caro ex capo di Mediobanca, le scrivo questa lettera per consolarla: la immagino affranto a dover lasciare la storica istituzione milanese in cui lavora da quando aveva ancora le braghe corte: ci è entrato infatti subito dopo l’università (ovviamente la Bocconi, ovviamente laureato con una tesi su Mediobanca) e poi ha scalato rapidamente le gerarchie.

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