La pentastellata rientra alla Link, dove è assunta dalla società di gestione guidata dalla compagna dell'uomo che ha ospitato il prof in fuga. In passato lavorò per un ente satellite che si occupava anche di sicurezza privata.
Dopo gli scoop della Verità compare magicamente una registrazione con la voce di un uomo provato: «Non sono una spia e non ho contatti con i servizi segreti». Opinioni divergenti sull'autenticità del file.
La carta di credito di Joseph Mifsud e diverse fonti permettono di ricostruire l'itinerario del testimone chiave del Russiagate. A fine 2017 è nelle Marche, poi raggiunge Malta. Prima di iniziare una vera e propria «vita randagia» tra il Lazio e la Toscana.
Il legale del professore maltese, Stephan Claus Roh, accusò la Link campus di non collaborare: «Lo state tenendo nascosto». E spunta un bonifico destinato al fuggitivo di 20.000 euro, inviato dalla Gran Bretagna su un conto di Agrigento.