Imagoeconomica
Istanze Lgbt, legalizzazione delle droghe terapeutiche, matrimoni «egualitari». Le priorità indicate dal partito di Enrico Letta segnano l’abbandono definitivo del ceto moderato in favore di istanze radicali.
«Cari giornalisti, non chiamatelo blitz né furbata per lavargli le coscienze. È solo una truffa. La liberalizzazione della cannabis light chiesta con un emendamento spuntato nel decreto milleproroghe da una trentina di deputati di M5s, Pd, Leu e +Europa, è un atto arrogante sul piano politico oltre che vile sul piano legislativo per la scelta di infilarlo nel caos. Al "buio" si compiono solo azioni scorrette e illegali e i parlamentari non possono agire come dei falsificatori qualunque» hanno dichiarato il presidente di Pro Vita e Famiglia,Toni Brandi, e il vice presidente Jacopo Coghe. «Con questa forzatura - hanno continuato - non solo si mettono in pericolo concreto tanti nostri ragazzi che vengono portati a credere così che la cannabis non sia una droga, ma si mettono in difficoltà le loro famiglie, che lottano ogni giorno per insegnare loro i valori della cultura, del vivere civile, dell'impegno, dello sport».
«Come volevasi dimostrare - hanno concluso - in Italia la commercializzazione della cannabis light è diventata un apripista per un'industria che farà il bene solo delle casse dello Stato, dei lobbisti in Parlamento e di qualche venditore e tutto sulla nostra pelle. Al di là di questo la cultura di morte non potrà mai essere un orizzonte felice».