francesco pazienza

Giuseppe Cossiga: «Quando papà zittì De Mita: “Hai rotto i ...”»
Ciriaco De Mita e Francesco Cossiga. Nel riquadro Giuseppe Cossiga (Ansa)
Il secondogenito del picconatore: «Aveva un lato gioviale nascosto, noi bambini in estate avevamo il via libera per le parolacce. Votai Msi, alle ultime politiche Fdi, mai Dc. Aveva un debole per il Pci; durante la richiesta di impeachment gli dissi: “Sono comunisti”».
Francesco Pazienza: «Wojtyla temuto per l’anticomunismo. E l’attentato fu pensato in Vaticano»
Roberto Pazienza nel 1995 (Ansa)
L’ex agente del Sismi: «Il Pontefice aveva un approccio muscolare contro Mosca, cosa che era invisa a molti. Se Roberto Calvi me lo avesse chiesto, gli avrei fornito un passaporto vero. Altro che dare 530.000 dollari a Flavio Carboni».
Francesco Pazienza: «Caracciolo mi chiese soldi per L’Espresso»
L'ex 007 del Sismi: «L'editore voleva 5 miliardi di lire da Calvi e dal Banco Ambrosiano per salvare il gruppo ma non gradiva che si sapesse. Suo cognato Gianni Agnelli regalò un telefono d'oro a Licio Gelli. Mai ricevuto fondi dal capo della P2 in Svizzera, querelo».
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Change privacy settings