«La normativa sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione è all'avanguardia, manca però la sua attuazione, in particolare a livello locale. Senza competenze tecniche e manageriali, il progetto per la trasformazione digitale non avrà seguito. Ai dirigenti, chiamati ad attuare il piano di transizione al digitale, vengono attribuite retribuzioni di risultato senza alcun controllo degli obiettivi raggiunti, con performance valutate in modo sommario e discrezionale; l'Agenda digitale di cui si parla dagli anni Novanta è ancora sulla carta». Chi parla è Mara Mucci, che nella scorsa legislatura è stata vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla digitalizzazione e innovazione della pubblica amministrazione.
Con il Covid i nodi della scarsa digitalizzazione sono venuti al pettine. Come mai il Paese è così indietro?
«Le app sono state lanciate senza un'organizzazione in grado di farle funzionare, oltre ad essere poco pubblicizzate. Prendiamo Immuni. Doveva tracciare i contatti durante la pandemia invece è stato un flop. Pochi l'hanno scaricata e pochissimi l'hanno usata».
Che cosa andava fatto per far funzionare Immuni?
«Sono mancate una governance nazionale delle App e le attività correlate. La continua confusione fra competenze regionali e nazionali e l'assenza di un indirizzo manageriale serio sono responsabilità di un governo che scappa quando deve prendere decisioni puntuali. Le Asl dovevano esser pronte a recepire le segnalazioni dei positivi al virus ma l'app è stata lanciata senza che nessuno si domandasse se il sistema sanitario sarebbe stato in grado di gestire i flussi. Si è investito su un flop annunciato, un'app la cui intended use è la prevenzione ma che è senza certificazione a marchio CE».
Quanto ha pesato la scarsa diffusione delle tecnologie nelle famiglie?
«Molto. Non si è considerato che c'erano aspetti tecnologici che potevano far prevedere la non adozione da fasce di popolazione, per caratteristiche dei telefoni e per scarse competenze digitali. Si è sottovalutato che gli anziani, non avendo dimestichezza con i sistemi informatici, avrebbero chiamato, come hanno fatto, i centralini degli ospedali e gli ambulatori, per avere spiegazioni. E i medici, impegnati nelle emergenze, non avevano tempo per le loro domande».
Ma forse anche i medici non erano in grado di rispondere ai dubbi degli anziani, o no?
«Non lo escludo. Il problema principale nella pubblica amministrazione è l'assenza di competenze, manageriali e tecniche, che scarseggiano anche nei vertici politici».
Come è possibile se si parla dagli anni Novanta di Stato digitale?
«Si possono introdurre strumenti innovativi, ma se non c'è nessuno che li fa funzionare diventano inutili».
Anche Io, nata con grandi ambizioni, è un fallimento.
«L'obiettivo era di integrare i servizi di diverse amministrazioni e operare online con la pubblica amministrazione. Ma su 8.000 Comuni, meno di 100 sono agganciati all'applicazione. L'app fornisce solo pochi servizi nazionali come il pagamento del bollo auto e il cashback e gli enti locali sono indietro con la digitalizzazione dei servizi. Io quindi è come una cassettiera che potrebbe essere riempita ma è rimasta vuota».
Non c'erano scadenze per la digitalizzazione dei Comuni?
«Scadenze sempre prorogate e senza sanzioni, quindi inutili. La riforma Bassanini, che ha separato la responsabilità politica dalla gestione amministrativa, oggi dimostra tutti i suoi limiti. Il dirigente pubblico ha piena autonomia nella gestione e nel fare, la politica dovrebbe definire gli obiettivi e valutare l'operato. Manca però un sistema di valutazione oggettivo e relative sanzioni. La legge Semplificazioni prevede una decurtazione del premio di risultato se entro il 28 febbraio il dirigente non si fa promotore della digitalizzazione. Ma chi controllerà? Sono rare le penalizzazioni nella pubblica amministrazione. Entro il 28 febbraio le amministrazioni devono adottare PagoPa per i pagamenti telematici, integrare Spid come unico sistema di identificazione, avviare progetti di digitalizzazione di tutti i servizi per renderli fruibili tramite l'app Io. Il decreto affida all'Agenzia per l'Italia digitale il controllo e il potere sanzionatorio: vedremo se davvero le penalità saranno applicate».
Se questo è lo scenario, come si può pensare di intraprendere una vaccinazione Covid di massa con prenotazioni su piattaforme o app?
«Il piano di vaccinazione di massa è ancora oscuro. Chi dovrà fare le piattaforme, quale sarà lo standard di produzione dei dati, il livello di sicurezza e affidabilità? I portali dovranno reggere un afflusso di richieste importante. La piattaforma del governo sullo stato di avanzamento della vaccinazione dei sanitari ha fatto infuriare più di un governatore perché non restituiva i dati aggiornati in tempo reale».
Da chi dipende?
«Da come è stato progettato il sistema. E a proposito di trasparenza del governo, dove sono i dati sui contagi nelle scuole? Troppo facile dire che la pandemia ci ha trovati impreparati. Si è perso tempo con i banchi a rotelle invece di preparare un meccanismo di monitoraggio del virus. C'è stata una grande confusione nella comunicazione dei dati del contagio. Se il cittadino non capisce perché si chiudono scuole o ristoranti, perde la fiducia nella politica. Solo i dati possono dare una spiegazione. Poi ci sono operazioni che per me hanno poco senso».
Si riferisce al cashback?
«Il governo lancia un'iniziativa che dovrebbe incentivare la spesa nel momento in cui ristoranti e negozi sono chiusi. Non si capisce chi si vuole aiutare. Un altro punto interrogativo riguarda il bonus biciclette».
Il sito è stato intasato, quindi dovrebbe essere andato bene.
«Tanti hanno ottenuto il bonus ma quanti lo hanno speso? Il governo è in grado di fornire i dati? E poi c'è il superbonus del 110% sulle ristrutturazioni».
Anche il bonus edilizia non funziona?
«Mi sarei aspettata una procedura semplificata invece sono previste 32 certificazioni. Il professionista non sa come districarsi nella giungla dei documenti da presentare e si deve rivolgere a società specifiche. Ma così la burocrazia aumenta».