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L'avvocato Luigi De Siervo è del tutto estraneo ai fatti che hanno riguardato l'assegnazione sui mercati stranieri dei diritti della Serie A nel periodo 2008 – 2014 e, di conseguenza, è estraneo alle indagini avviate dalla Procura di Milano rispetto agli stessi fatti, nonché al provvedimento emesso dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nell'aprile 2019. Non risulta, inoltre, che alcuna squadra di Serie A abbia mai impugnato gli atti di gestione dei bandi relativi alla commercializzazione dei diritti della Serie A, compiuti dall'avvocato De Siervo.

Nell'articolo abbiamo evidenziato il fatto che Infront, società della quale è stato amministratore delegato Luigi De Siervo, abbia avuto un'indagine della procura di Milano, indagine poi archiviata. Abbiamo citato anche la sentenza dell'Antitrust sulla stessa vicenda. Rispetto alla vicenda Img, la società di diritti tv ha fatto causa sul bando per i diritti esteri, danno riconosciuto dalla Lega Calcio e pagato 30 milioni di euro. Non abbiamo mai scritto che la Seria A abbia impugnato gli atti di gestione compiuti dall'avvocato De Siervo, ma semplicemente evidenziato che la società Roma ha inviato una lettera chiedendo spiegazioni sullo stipendio di De Siervo.

Un pugno di club vuole la testa di De Siervo
Luigi De Siervo (Ansa)
All'ad della Lega di Serie A vengono contestati il maxistipendio più bonus, ma senza il voto dell'assemblea (e senza risultati). La Roma guida il gruppo degli insoddisfatti. Domani si riunisce il Consiglio e Aurelio De Laurentiis minaccia l'azione di responsabilità.
Pericolo conflitto di interessi di De Siervo sui diritti della serie A all'estero
Luigi De Siervo (Ansa)
  • L'attuale amministratore delegato della Lega calcio è stato in Raicom ed è numero uno di Infront e in questi anni ha gestito il bando per l'assegnazione delle partite delle nostra squadre di all'estero contro cui hanno fatto ricorso diversi club. A vincerlo è stata Img, già multata dall'Antitrust nel 2019 per la gestione 2008-2014.
  • L'autorità per la concorrenza del mercato di fatto aveva confermato l'impianto che i consulenti della procura di Milano, Ignazio Arcuri e Stefano Martinazzo, avevano ipotizzato: ci fu un patto di segretezza che fu sottoscritto in quegli anni per falsare le gare dei diritti audiotelevisivi.

Lo speciale contiene due articoli

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