In un istituto a Spilimbergo (Pordenone) i docenti invocano la «clausola di minoranza», prevista da una legge del 2015: non possono essere forzati ad agire contro la loro morale. Per loro «Mario» non diverrà «Giorgia».
Le persone che pretendono di farsi chiamare con nomi opposti al loro sesso biologico hanno un problema: assecondare la loro .errata percezione della realtà non li aiuta affatto. E chi ci vuole costringere a farlo addirittura per legge causa danni giganteschi.