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(Arma dei Carabinieri)

Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Salvatore Luongo assieme al ministro della Difesa Guido Crosetto hanno presentato all'Auditorium Parco della Musica di Roma, il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri edizione 2026.

Giunto alla sua 93ª edizione, il Calendario Storico si conferma uno dei prodotti editoriali più apprezzati e collezionati: oltre 1.200.000 copie stampate, traduzioni in otto lingue — inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo. Versioni anche in sardo e friulano.

L'articolo contiene un video e una gallery fotografica.

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Da Guttuso a Fontana, passando per De Pisis e Vedova, allo Spazio Arca di Vercelli un’inedita mostra (sino all’11 gennaio 2026) racconta l’Espressionismo italiano attraverso un nucleo significativo di opere realizzate tra il 1920 e il 1945 e appartenenti alla sezione storica della collezione Giuseppe Iannaccone. Tra capolavori noti e lavori mai esposti prima, in mostra anche una giovane voce dell'arte contemporanea: Norberto Spina.

Moda e pubblicità in mostra alla Fondazione Magnani Rocca
Giovanni Gastel, 4 colori almeno! copertina per rivista Donna, marzo 1982/Archivio Giovanni Gastel


Alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (PR) una mostra che racconta l'Italian Style dal 1950 agli anni 2000. In un intreccio di moda, fotografia e pubblicità, esposte (sino al 14 dicembre 2025 ) oltre 300 opere, fra cui iconiche campagne pubblicitarie di Armando Testa e Olivieri Toscani e straordinari scatti di Giovanni Gastel e Gian Paolo Barbieri.

Rodney Smith in mostra a Rovigo
Skyline, Hudson River, New York, 1995 © Rodney Smith

Sempre in bilico fra reale e surreale, eccentrico «Magritte» della fotografia e artista dall’estetica inconfondibile, al grande fotografo newyorkese Rodney Smith Palazzo Roverella di Rovigo dedica un’ampia retrospettiva di oltre cento opere (4 Ottobre 2025 - 1 Febbraio 2026), che raccontano il mondo con grazia e raffinato umorismo.

Marco Casamonti: «Lo Stato ha smesso da tempo di commissionare la bellezza»
Il quartiere Qt8 di Milano in costruzione. Nel riquadro, l'architetto Marco Casamonti
L’architetto, che non vuol essere chiamato «archistar»: «Nelle case popolari di Fanfani doveva esserci sempre una statua. La norma c’è ancora, ma è disattesa».
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