
In Commissione la proposta di Fdi. Pure Vladimir Luxuria ammette: «Sfruttare le donne è una pratica abominevole».La commissione Giustizia della Camera ha deciso di calendarizzare le proposte di legge del centrodestra sulla maternità surrogata, il cui esame, come ha detto il presidente Ciro Maschio (Fdi), inizierà tra oggi e domani, giovedì. Sono state accorpate le proposte di Lega e Forza Italia al testo con prima firma della deputata Carolina Varchi, di Fratelli d’Italia. «Tutto il centrodestra» ha commentato la Varchi, «è d’accordo nel rendere la maternità surrogata reato universale: le diverse proposte sono sovrapponibili». Le proposte non prevedono l’introduzione di un nuovo reato che è già previsto dal nostro ordinamento, in particolare dalla legge 40/2004, secondo cui «chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro». Le nuove proposte vorrebbero rendere la gestazione per altri o surrogazione di maternità un reato universale, ovvero un crimine ritenuto particolarmente grave in modo che la giustizia italiana possa perseguire quei genitori che hanno fatto ricorso alla pratica all’estero. Il testo della proposta di legge è stato presentato uguale anche al Senato ed è lo stesso che nella scorsa legislatura venne presentato da Giorgia Meloni. Il dibattito sull’omogenitorialità si è infiammato dopo la manifestazione di sabato a Milano contro lo stop del Viminale alla registrazione in Italia di figli all’interno di coppie gay. «L’utero in affitto non è realmente perseguito nel nostro Paese», ha sottolineato il ministro della Famiglia, Eugenia Roccella. «Quando si torna in Italia, il genitore biologico è riconosciuto. Il problema è che queste coppie a volte non accettano il riconoscimento del padre biologico e chiedono di essere iscritti all’anagrafe entrambi». Durante la protesta lombarda, la neosegretaria Elly Schlein aveva annunciato che il Pd è pronto a portare in Parlamento una nuova proposta anche perché, dopo aver affermato di essere a favore della gestazione per altri, si è ritrovata sola su un’istanza che non coinvolge tutto il partito e il centrosinistra. Stefano Bonaccini, presidente Pd, si era sempre detto contrario, come lo sono i cattolici dem, senza dimenticare che proprio loro, nel 2016, emendando il ddl Cirinnà, provarono a estendere la punibilità delle pratiche di maternità surrogata anche al di fuori dell’Italia. Esattamente come propone oggi, sette anni più tardi, il centrodestra. Sempre nel governo Renzi, fu un emendamento del Pd, primo firmatario Gianpiero Dalla Zuanna, a proporre di alzare fino a 12 anni di carcere e a un milione di euro le pene per «chiunque organizza, favorisce o pubblicizza la pratica di surrogazione della maternità». Carlo Calenda, terzo polo, ha detto di avere sulla maternità surrogata la stessa posizione del governo con l’ex azzurra Mara Carfagna che ha affermato: «Va bene la tutela ai figli delle coppie gay, ma sulla maternità surrogata siamo pronti a votare con Giorgia Meloni». A fare «l’asino di Buridano», tra Schlein e cattolici, è il leader del M5s, Giuseppe Conte, che preferisce non pronunciarsi. Decisamente critica l’ex parlamentare Vladimir Luxuria, voce importante della comunità Lgbt: «L’utero in affitto è una pratica abominevole perché sfruttare la condizione di povertà di una donna che solo per sopravvivere ti fa un figlio e te lo consegna, spesso senza regola, lo trovo orrendo. È la mercificazione del corpo di una donna». E se dal ministro della Salute Orazio Schillaci, arriva l’invito a «placare i toni, nell’interesse di tutti», la proposta per rendere l’utero in affitto reato universale è secondo Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro vita & famiglia Onlus, «una norma di civiltà urgente e necessaria. I bambini non sono una merce e nessuno ha il diritto di sacrificare la madre o il padre di un bambino sull’altare del proprio desiderio. Ci auguriamo che ci sia una reale e concreta volontà di arrivare all’obiettivo di perseguire chiunque, all’estero, sfrutti questa pratica disumana che rappresenta la nuova forma di schiavitù delle donne del terzo millennio».
Il toro iconico di Wall Street a New York (iStock)
Democratici spaccati sul via libera alla ripresa delle attività Usa. E i mercati ringraziano. In evidenza Piazza Affari: + 2,28%.
Il più lungo shutdown della storia americana - oltre 40 giorni - si sta avviando a conclusione. O almeno così sembra. Domenica sera, il Senato statunitense ha approvato, con 60 voti a favore e 40 contrari, una mozione procedurale volta a spianare la strada a un accordo di compromesso che, se confermato, dovrebbe prorogare il finanziamento delle agenzie governative fino al 30 gennaio. A schierarsi con i repubblicani sono stati sette senatori dem e un indipendente affiliato all’Asinello. In base all’intesa, verranno riattivati vari programmi sociali (tra cui l’assistenza alimentare per le persone a basso reddito), saranno bloccati i licenziamenti del personale federale e saranno garantiti gli arretrati ai dipendenti che erano stati lasciati a casa a causa del congelamento delle agenzie governative. Resta tuttavia sul tavolo il nodo dei sussidi previsti ai sensi dell’Obamacare. L’accordo prevede infatti che se ne discuterà a dicembre, ma non garantisce che la loro estensione sarà approvata: un’estensione che, ricordiamolo, era considerata un punto cruciale per gran parte del Partito democratico.
2025-11-10
Indivia belga, l’insalata ideale nei mesi freddi per integrare acqua e fibre e combattere lo stress
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In autunno e in inverno siamo portati (sbagliando) a bere di meno: questa verdura è ottima per idratarsi. E per chi ha l’intestino un po’ pigro è un toccasana.
Si chiama indivia belga, ma ormai potremmo conferirle la cittadinanza italiana onoraria visto che è una delle insalate immancabili nel banco del fresco del supermercato e presente 365 giorni su 365, essendo una verdura a foglie di stagione tutto l’anno. Il nome non è un non senso: è stata coltivata e commercializzata per la prima volta in Belgio, nel XIX secolo, partendo dalla cicoria di Magdeburgo. Per questo motivo è anche chiamata lattuga belga, radicchio belga oppure cicoria di Bruxelles, essendo Bruxelles in Belgio, oltre che cicoria witloof: witloof in fiammingo significa foglia bianca e tale specificazione fa riferimento al colore estremamente chiaro delle sue foglie, un giallino così delicato da sfociare nel bianco, dovuto a un procedimento che si chiama forzatura. Cos’è questa forzatura?
Zohran Mamdani (Ansa)
Nella religione musulmana, la «taqiyya» è una menzogna rivolta agli infedeli per conquistare il potere. Il neosindaco di New York ne ha fatto buon uso, associandosi al mondo Lgbt che, pur incompatibile col suo credo, mina dall’interno la società occidentale.
Le «promesse da marinaio» sono impegni che non vengono mantenuti. Il detto nasce dalle numerose promesse fatte da marinai ad altrettanto numerose donne: «Sì, certo, sei l’unica donna della mia vita; Sì, certo, ti sposo», salvo poi salire su una nave e sparire all’orizzonte. Ma anche promesse di infiniti Rosari, voti di castità, almeno di non bestemmiare, perlomeno non troppo, fatte durante uragani, tempeste e fortunali in cambio della salvezza, per essere subito dimenticate appena il mare si cheta. Anche le promesse elettorali fanno parte di questa categoria, per esempio le promesse con cui si diventa sindaco.
Ecco #DimmiLaVerità del 10 novembre 2025. Il deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo ci parla del progetto del Ponte sullo Stretto e di elezioni regionali.






