2023-03-31
Stellantis tira la cinghia agli italiani e porta operai slovacchi a Mirafiori
Nuova beffa per Torino e gli altri siti della Penisola dopo il caso degli aumenti salariali inferiori a quelli francesi e lo spostamento in Algeria della produzione di alcuni marchi Fiat. I sindacati: assumete i nostri.Aumenta il lavoro a Mirafiori per il «Cinquino» a batteria e Stellantis che fa? Chiama 17 operai slovacchi, in forza nello stabilimento del gruppo di Trnava. Da lunedì lavoreranno per alcuni mesi sulla linea della 500 elettrica per dare supporto allo sforzo produttivo richiesto. Altri due operai arriveranno dalla Sevel di Atessa. L’annuncio della trasferta e dell’arrivo dei colleghi, su base volontaria, dall’Est Europa è stato fatto ieri mattina dai responsabili di Mirafiori ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dello stabilimento torinese del gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa. Certo, si tratta di una piccola squadra, però i metalmeccanici temono che si creai un pericoloso precedente per il futuro, limitando per altro le possibilità di assunzioni in loco, seppur a tempo. Secondo Davide Provenzano, segretario della Fim Cisl di Torino, «la notizia è preoccupante perché da un lato viene confermata la tesi che servono assunzioni, dall’altra se passa questo principio, nulla vieta a Stellantis di fare utilizzo di manodopera ad un potenziale minor costo». Da mesi i sindacati chiedono assunzioni rispetto proprio alla linea della 500, dove gli operai lamentano turni pesanti.La richiesta di «utilizzare risorse umane dal territorio nazionale prima che dall'estero» arriva anche dai responsabili territoriali e le rsa di Mirafiori plant firmatari del contratto specifico di lavoro (ccsl), Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri. «Come sindacato firmatario del ccsl, sentiamo tutto il carico di responsabilità conseguente alla salvaguardia della realtà occupazionale dell’area territoriale di Mirafiori» aggiungono. Critica anche la Fiom. «È una scelta che va nell’ottica solo di un maggior profitto per l'azienda», spiega il responsabile di Mirafiori, Giovanni Mannori. Per il segretario generale Fismic Confsal, Roberto Di Maulo, «dovremo fare i conti, sia per il presente che per il futuro, con sempre più frequenti scambi di lavoratori, sia per ragioni di capacità professionali sia per questioni puramente solidaristiche. Già diverse centinaia di lavoratori, principalmente dello stabilimento di Melfi, operano in trasferta negli stabilimenti francesi e in quello di Pomigliano; nei prossimi mesi diverse centinaia di lavoratori dello stabilimento di Termoli saranno chiamati a svolgere per mesi attività di formazione nella Gigafactory francese di Acc».Uno sgarbo che va a sommarsi a quello dello spostamento della produzione di alcuni marchi Fiat in Africa e alla questione stipendi. Lo scorso 9 marzo i sindacati (tranne la Fiom) avevano firmato il nuovo contratto collettivo specifico di lavoro (Ccsl) che aumenta dell’11% il salario dei 70 mila dipendenti Stellantis, Cnh, Iveco e Ferrari (più di 20 mila in Piemonte, 11 mila a Mirafiori). Ma a livello nazionale la situazione è diversa. A fine febbraio la Stellantis a trazione francese aveva annunciato la distribuzione ai dipendenti in tutto il mondo di oltre 2 miliardi in partecipazione agli utili e bonus variabili. In Italia il premio medio per dipendente sulla carta è di 1.879 euro, legato alla retribuzione contrattuale di riferimento (la prima tranches è arrivata a febbraio, la seconda arriverà ad aprile). Ogni Paese però ha una diversa articolazione dei bonus contrattuali e per effetto del contratto specifico, gli ammortizzatori sociali si «mangiano» la maturazione del premio. Infatti, quello che percepiranno le lavoratrici e i lavoratori potrebbe essere ben al di sotto del premio nominale. Non solo. All’inizio di dicembre il management di Stellantis aveva già deciso un incremento dei salari del 5,3% per il 2023 per i dipendenti in Francia mentre nel nostro Paese il gruppo ha pure chiesto uno sconto del 7% ai fornitori. E ora procede con il premio per tutti (quindi anche per i francesi) ma che per i dipendenti italiani arriverà già diluito.
Gabriele D'Annunzio (Getty Images)
Lo spettacolo Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile, con Edoardo Sylos Labini e le musiche di Sergio Colicchio, ha debuttato su RaiPlay il 10 settembre e approda su RaiTre il 12, ripercorrendo le tappe della vita del Vate, tra arte, politica e passioni.
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Ansa)
Lo stabilimento Stellantis di Melfi (Imagoeconomica)