Gli spericolati rapporti della Turchia con l'Isis e un attentato ancora tutto da decifrare

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Gli spericolati rapporti della Turchia con l'Isis e un attentato ancora tutto da decifrare
Ansa
  • La guerra in Ucraina prima e l’attentato di domenica scorsa a Istanbul dai contorni a dir poco misteriosi, stanno contribuendo a silenziare tutta una serie di vicende che si giocano in Siria e nel Paese della mezzaluna.
  • L’Isis, nonostante i rapporti a dir poco obliqui, resta una minaccia costante per Ankara che guarda con preoccupazione al fatto che lo Stato islamico in Siria e in Iraq, durante il periodo pandemico, è riuscito nell’impresa titanica di riorganizzarsi.
  • Secondo le Nazioni Unite, sono circa 10.000 i miliziani dell'Isis tutt’ora operativi nel «Siraq», nonostante l'organizzazione terroristica internazionale sia stata dichiarata militarmente sconfitta più di tre anni fa in Siria e più di cinque anni fa in Iraq.

Lo speciale contiene tre articoli.

Flotilla, il cibo per Gaza ha sfamato i velisti
Ansa
A bordo delle bagnarole trovati pochissimi viveri, alcuni avariati. Eppure i marinai dichiaravano di avere 200 tonnellate di beni. Autogol del reduce Arturo Scotto (Pd): mostra orgoglioso in un video gli aiuti umanitari, nient’altro che un cartone con pacchi di pasta.
Oltre al tabacco, la Commissione sta pensando di rincarare le bottiglie su pressione dell’Oms che vorrebbe limitarne i consumi. Per la prima volta si lavora a un’accisa anche sul vino, proprio quando l’export italiano negli Stati Uniti è frenato dalle gabelle.
  • Ridotta l’Irpef per i redditi fino a 50.000 euro, sgravi per i rinnovi contrattuali, aumentano bonus mamme e pensioni minime. La Commissione europea sta invece valutando la possibilità di aggiornare le aliquote fiscali sugli alcolici: nel mirino il vino.
  • Mattarella: troppi squilibri nelle retribuzioni. Meloni replica: «Con noi salari reali tornati a salire».

Lo speciale contiene due articoli.

I magistrati che occultano le prove non possono continuare a fare i pm
Sergio Spadaro e Fabio De Pasquale (Imagoeconomica)
La condanna in Appello per De Pasquale e Spadaro nel caso Eni-Nigeria deve spingere Nordio a rimuoverli. E la loro pretesa di una irresponsabile autonomia delle toghe è un manifesto per la riforma della giustizia.
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