2021-04-06
Invece dei vaccini ci danno le multe
Il ministro Roberto Speranza prolunga al 30 aprile la quarantena per chi torna dall'estero. Ma mentre gli italiani vengono puniti per qualche gitarella, le vaccinazioni sono ben lungi dalla soglia delle 500.000 al giorno promesse da Francesco Paolo FigliuoloRoberto Speranza poteva far mancare agli italiani il suo personale regalo pasquale? Ovviamente no. Infatti, ai pochi che dopo un anno di pandemia hanno deciso di concedersi un viaggio all'estero, approfittando delle maglie larghe e soprattutto delle dimenticanze del responsabile della Salute, il ministro, nel giorno in cui è risorto il Redentore, ha voluto fare una sorpresa. Ovvero una nuova ordinanza, dopo quella che ha partorito pochi giorni prima delle partenze verso spiagge e luoghi di villeggiatura internazionali. Come è noto, se questo giornale, insieme a pochi altri organi di informazione, non avesse segnalato l'incongruenza di un decreto che impediva la libera uscita sul territorio nazionale ma agevolava quella all'estero, molto probabilmente nessuno si sarebbe accorto di niente. Vale a dire che i connazionali avrebbero potuto continuare a entrare e uscire da aeroporti e frontiere senza che nessuno trovasse nulla da ridire. In pratica, senza una correzione, mentre milioni di persone erano costrette agli arresti domiciliari anche nel giorno di Pasqua, poche migliaia di fortunati avrebbero potuto aggirarsi per l'Europa e anche oltre senza neppure essere sottoposti a un tampone e neppure alla quarantena. Una volta denunciati i fatti, Speranza ha scoperto che era compito suo intervenire per impedire l'assurdità di qualcuno (tanti) che non può uscire di casa, e qualcun altro che invece può addirittura uscire dal Paese, senza neppure pagare il dazio di un controllo. Svegliato all'improvviso dal suo quotidiano torpore, il ministro della Salute ha dovuto intervenire e lo ha fatto a modo suo, cioè in misura largamente insufficiente, imponendo una quarantena di cinque giorni nei confronti di chi rientra, più un tampone a metà della clausura. Già è abbastanza folle che le norme vengano introdotte quando le persone sono già partite e dunque quando è praticamente impossibile rispettarle, ma Speranza è riuscito a fare di più. Siccome cinque giorni di quarantena fanno ridere, in quanto non sono motivati da alcuna evidenza scientifica e, soprattutto, non hanno paragoni in nessun altro Paese della Ue, il ministro della Salute, per fare un po' di scena, ha deciso di estendere l'obbligo fino a fine mese: non si sa mai che qualche italiano decida di prolungare le vacanze pasquali fino al primo maggio, facendo un maxi ponte. Del resto, non è importante essere tempestivi e neppure efficaci: ciò che conta è dare la sensazione di esserlo. Il provvedimento del numero uno della Salute è dunque una specie di ammuina borbonica, una sorta di commedia con cui si finge di darsi da fare, anche se lo spostamento non serve a nulla. Come per la Marina napoletana, ciò che conta è riuscire a creare la maggiore confusione possibile. E coi divieti a rate, in effetti Speranza ci sta riuscendo a meraviglia. Nessuno sa bene a che cosa servano le disposizioni dell'ultimo minuto, tuttavia mostrare i muscoli e imporre decisioni perentorie dà la sensazione che il ministro sia conscio del fatto proprio. Soprattutto, l'ordinanza in extremis invece di apparire per quel che è, ossia un intervento a cui nessuno fino all'ultimo ha pensato, finge di rispondere a necessità di urgenza di chi, più di chiunque altro, ha il polso della situazione.Risultato, quando i buoi sono ormai usciti dalla stalla, cioè quando i vacanzieri hanno già preso il volo, Speranza cambia le carte in tavola e allunga la quarantena, in modo che nessuno possa scappare. Ovviamente, le contestazioni della quarantena imposta senza preavviso saranno migliaia e così pure le cause di chi non intenderà pagare le multe per le eventuali violazioni dell'ordine di restare chiusi in casa. Ma tra le tante cose incomprensibili di questi giorni, ci sono anche le sanzioni per chi si è concesso una passeggiata in montagna o un po' di calore in spiaggia. Che senso ha multare un escursionista che si è spinto, senza creare assembramenti, su un sentiero o qualcuno che ha deciso di prendere un raggio di sole in riva al mare? Non c'è scienziato che giustifichi le idee bislacche di Speranza. Anzi, c'è chi pensa che negare alle persone la possibilità di stare all'aperto sia pure controproducente. In Gran Bretagna, dove pure hanno vaccinato molta più gente che in Italia, il premier Boris Johnson invita tutti a incontrare gli amici all'aperto piuttosto che al chiuso. In quanto, come chiunque ormai ha capito, gli ambienti chiusi favoriscono il contagio. Grazie a Speranza, in Italia, invece di spingere per fare più tamponi, si insiste a spingere per rinchiudere gli italiani, rallegrandosi per il numero crescente di persone a cui, pur essendo a piedi o in bicicletta, sia stata elevata una contravvenzione per violazione delle norme anti passeggiata. Fossimo Speranza, ma anche Lamorgese e compagni, invece di preoccuparci per gli italiani a spasso nei parchi cittadini, presteremmo più attenzione al numero di sanitari che hanno il compito di immunizzare le persone. Nonostante il commissario all'emergenza Covid, il generale Figliuolo, parli di 500.000 vaccini al giorno per raggiungere l'immunità di gregge, il giorno di Pasqua siamo riusciti a fare la metà di vaccini somministrati la domenica precedente, vale a dire meno di 90.000 persone. Sarà anche l'effetto della Resurrezione, ma visto che molte chiese sono rimaste vuote, si ha il sospetto che chi doveva vaccinare abbia preferito svacanzare. Lungi da noi prendercela con medici, infermieri e volontari, i quali avranno voluto tirare il fiato, almeno per un giorno. E però, a Speranza, il quale anche a Pasquetta si è fatto sentire, suggeriremmo di prestare attenzione alle cose serie. Per battere il coronavirus non ci vogliono le quarantene, ma i vaccini. Dunque, se davvero vuole far uscire l'Italia da un incubo, lasci perdere le multe, che servono solo a riempire i tg della sera, e si concentri sulle fiale, per le cui consegne in ritardo, Speranza stesso andrebbe multato con la sanzione massima, ovvero l'espulsione dal governo.
Il giubileo Lgbt a Roma del settembre 2025 (Ansa)
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)