Uno su quattro ne ha uno. Ma attenzione, rimuovere un tatuaggio costa caro

- Gli americani sono i maggiori fan di queste decorazioni, mentre in Italia (mercato da circa 300 milioni) si supera di poco la media europea.
- L'ultima moda è quella dei «soundwave tattoo». Onde sonore sul corpo che grazie a un'app prendono vita. Per immortalare la vostra canzone preferita o la voce di una persona cara.
- Si chiamano «tatuaggi-biosensori» e sono creati con un inchiostro speciale capace di monitorare i cambiamenti nel livello di glicemia, trasformandosi dal blu al marrone.
- I quattro trend da seguire nel 2020: dai colori pastello alla tecnica a mano.
- Dentro la psicologia del tattoo: che cosa significa preferirne uno sulla schiena o sul braccio e perché devono essere sempre dispari.
Lo speciale contiene sette articoli e gallery fotografiche.
Il mercato dei tatuaggi non vede crisi. Nel prossimo decennio l'industria dei tattoo crescerà ad un tasso medio del 7,7%, stando ad un'analisi redatta dal Wall Street Journal. La crescita sarà trainata principalmente dagli Stati Uniti che nel solo 2017 hanno fatto registrare un fatturato di 1,6 miliardi di dollari (report Ibis World). E vede il 22,5% degli americani tatuati. Al secondo posto c'è l'Australia con il 12,25%, seguita dall'Europa con il 12%. Nel Vecchio continente sono 60 milioni gli europei che hanno la pelle decorata. E se si scorpora il dato a livello nazionale si possono trovare paesi come il Lussemburgo dove più della metà della popolazione è tatuata (60%) e l'Ungheria (50%). E altri come la Germania e la Polonia dove solo il 9% ha dei tatuaggi. L'Italia supera di poco la media europea con il 12,8% di persone tatuate (circa 7,7 milioni).
Nel Bel paese si spendono circa 300 milioni di euro nel settore tattoo. Secondo un'analisi condotta da UnionCamere in sette anni (dal 2012 al 2019) si è passati da 1.328 attività di tatuaggio e piercing registrate a 5.224. Si parla dunque di ben 3896 nuove imprese regolari. La regione con il numero maggiore di società è la Lombardia (1155), seguita dal Lazio (542) e dall'Emilia Romagna (486). Fanalino di coda invece la Valle d'Aosta con solo 12 attività di tatuaggi e piercing. La Lombardia, prima in classifica, ha registrato una variazione in positivo tra il 2012 e il 2019 di un 273%, il Lazio del 217% e l'Emilia Romagna del 283%. Sempre in Italia le imprese di tatuaggi e piercing sono fondate in media per il 65,6% da uomini e per il 34,4% da donne. Se si scorpora il dato per fasce di età, si nota come gli under 30 uomini rappresento il 61%, mentre gli over 50 il 72,4% dei fondatori di società di tatuaggi e piercing. Per quanto riguarda le donne le fondatrici under 30 rappresentano il 39%, mentre le over 50 solo il 27,6%.
Ma come mai ci si tatua? Secondo lo studio dell'istituto superiore di sanità, realizzato su un campione di 7608 persone rappresentativo della popolazione italiana dai 12 anni in su, chi si tatua lo fa prevalentemente per abbellire il proprio corpo. Lo 0,5% ha dichiarato di sottoporsi a tatuaggi con finalità mediche e il 3% per finalità estetiche (trucco permanente). Spostando il focus sul genere, si nota invece come i tatuaggi siano maggiormente diffusi tra le donne (13,8% delle intervistate) rispetto agli uomini (11,7%). E il primo tatuaggio viene effettuato mediamente a 25 anni. Tra i 35 e i 44 anni si registra una presenza doppia di tatuaggi rispetto alla popolazione generale. Percentuale alta anche tra i minorenni. Il 7,7% tra i 12 e i 17 anni risulta infatti avere almeno un tatuaggio.
Oltre che per genere ed età ci sono differenze anche con il titolo di studio, l'area geografica e lavoro dipendente o autonomo. La ricerca mostra infatti come il 55,4% della popolazione tatuata ha un diploma di scuola superiore mentre il 30,8% è laureato. Il 29% risiede nelle regioni del nord-ovest, il 16,7% in quelle del nord-est, il 23,6% in quelle del sud, il 21% in centro Italia e il 9,7% nelle isole maggiori. E tra chi lavora, la percentuale maggiore di tatuati è rappresentata dai lavoratori dipendenti (47,6%), seguita dai lavoratori autonomi (15,5%). Il 14% è invece rappresentato da studenti, il 10,3% da disoccupati o da chi è in cerca di lavoro, il 9,8% da casalinghe e il 2,8% da pensionati.
Tatuarsi è un investimento. La spesa per tingersi il corpo può oscillare da 50 euro fino a oltre 1.500 euro. E se ci si dovesse pentire della scelta fatta si dovrà pagare anche per farselo togliere. In questo caso si va dai 50 ai 250 euro per ogni centimetro quadrato di inchiostro rimosso. Ovviamente la somma totale sarà tanto più alta più grande è il tatuaggio che è stato fatto. Negli Usa, il mercato più grande dei tatuaggi, il 15% di quelli che si sono fatti un tatuaggio vorrebbero rimuoverselo. In Italia il numero è inferiore, anche perché il mercato è nettamente più piccolo. Si parla infatti di quasi un milione e mezzo di pentiti.
Soundwave fa suonare i tuoi tatuaggi
La moda dei «Soundwave tattoos» nasce due anni fa negli Stati Uniti da un'idea di Nate Siggard e una semplice domanda: «Non sarebbe bello se si potesse ascoltare un tatuaggio?». Così nasce il primo tatuaggio sonoro, con la frase «I love you» sussurrata dal figlio di quattro anni del tatuatore. Oggi, imprimere sulla propria pelle il ritornello di una canzone o l'audio di una persona cara è diventato un vero e proprio trend.
Il processo per creare il proprio «Soundwave tattoo» è abbastanza semplice. Basta andare sul sito di Skin motion e caricare la traccia audio che preferite così da creare la vostra onda sonora, che andrà a comporre il vostro tatuaggio. Cercate poi nell'elenco presente sul portale il tatuatore più vicino a voi - in Italia ce ne sono dieci circa - e fissate il vostro appuntamento. Infine, tornate sul sito, caricate una foto del vostro tatuaggio e attivatelo a 39.99 dollari (con una fee annuale di 9.99 dollari) e il gioco è fatto. Basterà avvicinare il vostro smartphone al tatuaggio per sentire il ritornello della vostra canzone preferita o un «ti amo» davvero speciale.
È necessario, perché il tatuaggio funzioni, che i contorni dell'onda sonora restino ben visibili. Questo permette quindi di sbizzarrirsi, colorando l'interno del tatuaggio o creando pattern articolati. Insomma, è possibile personalizzare il «Sounwave tattoo» in centinaia di maniere diverse, per rappresentare al meglio la vostra personalità. C'è solo una limitazione. Non si può applicare questo tipo di tatuaggio ovunque. La tecnologia Skin motion necessita di una superficie piatta e quindi il tatuaggio non può curvarsi seguendo le linee del corpo. Il punto più raccomandato è l'avambraccio, ma anche le gambe possono essere un luogo ideale dove fare il vostro «Soundwave tattoo». Anche la misura è piuttosto importante. Lo smartphone non riesce infatti a leggere un tatuaggio troppo piccolo. La misura ideale, secondo Nate Siggard è 150 mm.
Il tatuaggio del futuro monitora anche la salute

Dermal Abyss
I ricercatori del Mit Media Lab, in collaborazione con gli scienziati della scuola di medicina di Harvard hanno dato vita a un inchiostro speciale, capace di monitorare i cambiamenti del livello di glicemia nel corpo. Il progetto denominato «Dermal Abyss» sta andando ottimo risultati e nei prossimi anni potremmo trovarci di fronte a una commercializzazione dei tatuaggi-biosensori.
I ricercatori hanno dato vita a tre tipi di inchiostro che si modificano in base alle concentrazione di alcune sostanze nei liquidi interstiziali, ovvero quei liquidi che occupano lo spazio tra le cellule. L'obiettivo, ha spiegato la responsabile del progetto Katia Vega, è quello di «rendere la pelle un display interattivo» capace di leggere senza alcuna fatica l'andamento di valori basilari per la salute come la glicemia, il ph o il sodio. Un esempio? In caso di cambiamenti nei livelli di glucosio il colore del tatuaggio passerà dal blu al marrone. Il ph invece varia dal viola al rosa, mentre il sodio diventa fluorescente.
«Il nostro è un progetto di ricerca […] Lo abbiamo testato sulla pelle di suino, provando vari tipi di inserimento dell'inchiostro per valutare la visibilità e la funzionalità del biosensore» ha spiegato Vega. «In futuro anziché pungersi più e più volte al giorno i diabetici potrebbero semplicemente guardare il colore del loro tatuaggio per sapere quanta insulina iniettare».
I trend per i prossimi anni
Fare un tatuaggio non è una scelta così semplice. Il numero di professionisti specializzati nella rimozione di tatuaggi è in continua crescita a dimostrazione che il rimpianto è sempre dietro l'angolo. Ad esempio, quei tatuaggi tribali tanto di moda negli anni Novanta oggi sono tra i meno amati. A sostituirli ci hanno pensato i tattoo minimalisti, creati con aghi finissimi come insegna l'artista delle star Dr. Woo. Quali sono allora i principali trend per i prossimi anni? Ecco i quattro tatuaggi su cui puntare.
Colore
Il più grande trend del nuovo anno è il colore. Il minimalismo è ancora molto amato, ma sempre più persone scelgono di aggiungere un tocco brillante per differenziarsi. I colori pastello sembrano essere i più amati, insieme alle classiche tinte rosse.
Ago sottile
Devono la loro popolarità a Instagram e alle influencer che ne sfoggiano a decine. I tatuaggi sottili sembrano essere ancora una volta tra i più amati. Alcune volte sono così piccoli da essere quasi invisibili. Perfetti per chi vuole osare, ma non troppo.
American style
Un ritorno inaspettato, quello del tipico tatuaggi made in Usa. Linee nere spesse e colori brillanti sono nuovamente molto richiesti. L'evoluzione delle tecniche e la capacità di sfumare i colori in maniera molto realistica ha contributo al ritorno di questo stile.
Stick n Poke
Una particolare tecnica che significa letteralmente «punto a mano». In questo processo, l'ago è controllato esclusivamente dal movimento della mano, invece che dalla spinta di un motore. È la più arcaica forma di tatuaggio. Il motivo per cui è tornata alla ribalta è che questi tatuaggi sono meno invasivi e quindi meno dolorosi. Questa tecnica richiede però un tempo maggiore d'esecuzione.
Tatuaggio a destra o a sinistra?
La psicologia del tatuaggio cerca di spiegare le motivazioni che stanno dietro alla scelta di una particolare immagine o di una particolare posizione in cui si applica il proprio tattoo. Si dice infatti che tatuarsi la parte sinistra del corpo rimanda a un legame col passato. A scegliere questa parte sono le persone più pessimiste e introspettive. Al contrario chi decide di tatuarsi nella zona destra del corpo guarda sempre al futuro. Si tratta di una persona aperta ai cambiamenti, con un carattere positivo e solare. Allo stesso tempo la scelta però denota una tendenza al pragmatismo.
Perché i tatuaggi devono essere dispari?
Si dice sempre che i tatuaggi dovrebbero essere dispari. Il motivo nasce agli inizi dell'Ottocento, quando gli equipaggi di marinai rimasero affascinati da questa tecnica di colorare il corpo, appresa nelle isole del Pacifico. Tra i marinai divenne così consuetudine tatuarsi come simbolo di buon auspicio prima di partire per un lungo viaggio di mare. La prassi era la seguente: un tatuaggio alla vigilia del viaggio, un altro quando si arriva a destinazione e l'ultimo tornati a casa sani e salvi. Insomma, riuscire a riportare il numero di simboli dispari significa essere sopravvissuti anche all'ultima avventura.
Quale parte del corpo tatuare e perché?
- Gambe. A scegliere di tatuarsi sulle gambe sono gli eterni Peter Pan, quelle persone capaci di crescere e riflettere.
- Tronco. Contrario alle gambe, un tatuaggio sul busto o sulla schiena è sinonimo di concretezza.
- Braccia. Farsi un tatuaggio sul braccio significa attraversare un periodo di evoluzione e maturazione.
- Zona nascoste. Le persone timide tendono a selezionare punti invisibili ai più. La zona più scelta è vicino all'ombelico
- Caviglia. La zona più scelta dalle donne gelose e dagli uomini molto competitivi. Essendo una zona molto esposta chi la sceglie ha un carattere deciso.
- Zone intime. La scelta assume connotazioni diversi a seconda del sesso di chi lo sceglie. Per la donna il tatuaggio è sinonimo di forza e sensualità, mentre per l'uomo di insicurezza.





























