Perché io, progressista, ora scrivo per «La Verità» e sono contento

Perché io, progressista, ora scrivo per «La Verità» e sono contento
Emanuele Bencivenga (Getty images)
Essere progressisti significa stare dalla parte degli oppressi. Cioè, oggi, delle categorie che subiscono la dittatura sanitaria. Di fronte al pericolo, conta aprire spazi di libertà ovunque possibile, pure in un giornale lontano da me come «La Verità»
Da Silvestro II a Leone IX. I Pontefici sottovalutati che riformarono la Chiesa
Dagli antipapi «perfidi e corruttori» ai successori di Pietro imposti dall’imperatore Un libro spiega che alcuni dei grandi innovatori della cristianità erano degli outsider.
Salvini: «Stop alla follia dell'elettrico, difendiamo 14 milioni di posti di lavoro»

Lo ha dichiarato a Bruxelles il vice premier e ministro dei Trasporti a margine del Consiglio Ue dei Trasporti.

Il settore moto e scooter va meglio di quello auto: in Europa immatricolazioni in lieve aumento dell’1,3% ma con forti differenze fra i mercati. Su Italia e Spagna, giù Francia e Germania. E Pechino festeggia.
L’ode di Sgarbi e Cacciari alla Maria umana
Getty images
I due intellettuali riflettono sulla «Madonna del parto» di Piero della Francesca, in cui la Vergine non è ritratta come una maestà ma come una mamma con il figlio in grembo. Un messaggio potente nell’epoca in cui la generatività della donna viene osteggiata.
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy