Perché io, progressista, ora scrivo per «La Verità» e sono contento

Perché io, progressista, ora scrivo per «La Verità» e sono contento
Emanuele Bencivenga (Getty images)
Essere progressisti significa stare dalla parte degli oppressi. Cioè, oggi, delle categorie che subiscono la dittatura sanitaria. Di fronte al pericolo, conta aprire spazi di libertà ovunque possibile, pure in un giornale lontano da me come «La Verità»
Il problema non sono i conti pubblici, ma il deficit della bilancia commerciale. Dovuto a una moneta troppo forte, che ha permesso acquisti all’estero illimitati. Ora per tornare competitivi serve rigore, ma senza poter smorzare le tensioni sociali con la svalutazione.
Giorgia Meloni al Forum della Guardia Costiera (Ansa)

Il premier al Forum della Guardia Costiera: «Il Calo degli sbarchi è incoraggiante. Il nostro approccio va oltre le inutili ideologie».

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Pure tra i macronisti cresce il dubbio se sostenere il neo premier Lecornu
Sébastien Lecornu (Ansa)
  • Il nuovo capo del governo, che ieri ha visto il suo ex leader Nicolas Sarkozy, rischia di perdere il sostegno perfino di alcuni parlamentari eletti nel partito del presidente. Mozione di 104 deputati contro l’inquilino dell’Eliseo.
  • A pochi mesi dalle Regionali, il Parlamento tedesco toglie le garanzie a Maximilian Krah, accusato di aver ricevuto soldi dalla Cina: perquisiti i suoi uffici e la sua casa.

Lo speciale contiene due articoli

Blitz di Macron e Germania per portar via soldi all’Italia
Friedrich Merz ed Emmanuel Macron (Ansa)

Altro che Difesa comune: vertice «segreto» con i Paesi Baltici. Obiettivo: tagliare dal bilancio Ue i fondi per i «mediterranei».

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