Regalare denaro pubblico ai Pride, processioni dove Cristo e la Madonna sono ingiuriati in maniera gravissima, vuol dire calpestare le libertà religiose. Il movimento Lgbt? Braccio armato con cui la sinistra sta cercando di distruggere il cristianesimo.Si intitola Sodoma distrutta un libricino edito da Radiospada che riporta le parole di santi, Papi e dottori della Chiesa sul comportamento sodomitico. Ne riporto alcuni.San Paolo: «Badate a non errare: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i maschi che giacciono con i maschi, né i ladri, né gli avari, né quelli che sono dediti all’ubriachezza, né i maledici, né i rapaci avranno l’eredità del regno di Dio». San Pietro: «Dio condannò alla distruzione le città di Sodoma e di Gomorra, riducendole in cenere, facendole esempio a coloro che sono per vivere empiamente; e liberò il giusto Lot, vessato dall’ingiuria e dall’impuro vivere di uomini infami».San Giuda Taddeo apostolo: «Sodoma e Gomorra e le città confinanti che si abbandonarono nella stessa maniera all’impurità e andarono dietro al vizio contro natura, furono fatte esempio, soffrendo la pena di un fuoco eterno».Vorrei sottolineare che San Paolo, San Pietro e San Giuda Taddeo erano ebrei, conoscevano sicuramente l’ebraico, conoscevano sicuramente la Bibbia. Coloro che affermano che, conoscendo bene l’ebraico, si evince che Sodoma e Gomorra furono distrutte in quanto città poco ospitali, che non amavano i migranti, e altre idiozie del genere sono smentiti degli stessi apostoli che, essendo ebrei, ebraico e la Bibbia li conoscevano sicuramente meglio di loro. Dato che, come testimoniano apostoli ovviamente ebrei, Sodoma fu distrutta per la sodomia, tutte le volte che Gesù Cristo nomina nei suoi discorsi la distruzione di Sodoma sta riconoscendo la gravità enorme di questo peccato.Sant’Agostino: «I delitti compiuti dai sodomiti devono essere condannati ovunque e sempre. […] I delitti che vanno contro natura, ad esempio quelli compiuti dai sodomiti, devono essere condannati e puniti ovunque e sempre. Quand’anche tutti gli uomini li commettessero, verrebbero tutti coinvolti nella stessa condanna divina: Dio infatti non ha creato gli uomini perché commettessero un tale abuso di loro stessi. Quando, mossi da una perversa passione, si profana la natura stessa che Dio ha creato, è la stessa unione che deve esistere fra Dio e noi a venire violata». (Confessioni, c. III, p.8).San Gregorio Magno: «Era giusto che i sodomiti perissero per mezzo del fuoco e dello zolfo. […] Che lo zolfo evochi i fetori della carne, lo conferma la storia stessa della Sacra Scrittura, quando parla della pioggia di fuoco e zolfo versata su Sodoma dal Signore. Egli aveva deciso di punire in essa i crimini della carne, e il tipo stesso del suo castigo metteva in risalto l’onta di quel crimine. Perché lo zolfo emana fetore, il fuoco arde. Era quindi giusto che i Sodomiti, ardendo di desideri perversi originati dal fetore della carne, perissero ad un tempo per mezzo del fuoco e dello zolfo, affinché dal giusto castigo si rendessero conto del male compiuto sotto la spinta di un desiderio perverso». (Commento morale a Giobbe, XIV, 23, vol. II, p. 371).San Giovanni Crisostomo: «La passione omosessuale è diabolica. […] Le passioni sono tutte disonorevoli, perché l’anima viene più danneggiata e degradata dai peccati di quanto il corpo lo venga dalle malattie; ma la peggiore fra tutte le passioni è la bramosia fra maschi. […] I peccati contro natura sono più difficili e meno remunerativi, tanto che non si può nemmeno affermare che essi procurino piacere, perché il vero piacere è solo quello che si accorda con la natura. Ma quando Dio ha abbandonato qualcuno, tutto è invertito! Perciò non solo le loro (degli omosessuali, ndr) passioni sono sataniche, ma le loro vite sono diaboliche. […] Perciò io ti dico che costoro sono anche peggiori degli omicidi, e che sarebbe meglio morire che vivere disonorati in questo modo. L’omicida separa solo l’anima del corpo, mentre costoro distruggono l’anima all’interno del corpo. Qualsiasi peccato tu nomini, non ne nominerai nessuno che sia uguale a questo, e se quelli che lo patiscono si accorgessero veramente di quello che sta loro accadendo, preferirebbero morire mille volte piuttosto che sottostarvi. Non c’è nulla, assolutamente nulla di più folle o dannoso di questa perversità». (Homilia IV in Epistula Pauli ad Romanos; cfr. Patrologia Graeca, vol. 47, coll. 360-362).San Pier Damiani: «Questo vizio non va affatto considerato come un vizio ordinario, perché supera per gravità tutti gli altri vizi. Esso infatti, uccide il corpo, rovina l’anima, contamina la carne, estingue la luce dell’intelletto, caccia lo Spirito Santo dal tempio dell’anima». (op. cit., in Patrologia Latina, vol. 145, coll. 159-190).San Tommaso d’Aquino: L’omosessualità «offende Dio stesso come ordinatore della natura. […] L’intemperanza è sommamente riprovevole, per due ragioni. Innanzitutto perché ripugna sommamente all’umana eccellenza, trattandosi di piaceri che abbiamo in comune coi bruti. […] Secondariamente perché ripugna sommamente alla nobiltà ed al decoro, in quanto cioè nei piaceri riguardanti l’intemperanza viene offuscata la luce della ragione, dalla quale deriva tutta la nobiltà e la bellezza della virtù. […] I vizi della carne che riguardano l’intemperanza, benché siano meno gravi quanto alla colpa, sono però più gravi quanto all’infamia. Infatti la gravità della colpa riguarda il traviamento dal fine, mentre l’infamia riguarda la turpitudine, che viene valutata soprattutto quanto all’indecenza del peccato. […] Ma i vizi che violano la regola dell’umana natura sono ancor più riprovevoli. Essi vanno ricondotti a quel tipo di intemperanza che ne costituisce in un certo modo l’eccesso - è questo il caso di coloro che godono nel cibarsi di carne umana, o nell’accoppiamento con bestie, o in quello sodomitico». (Summa Theologica, II-II, q. 142, a. 4).Santa Caterina da Siena: «Non solo essi hanno quell’immondezza e fragilità, alla quale siete inclinati per la vostra fragile natura (benché la ragione, quando lo vuole il libero arbitrio, faccia star quieta questa ribellione), ma quei miseri non raffrenano quella fragilità: anzi fanno peggio, commettendo il maledetto peccato contro natura. Quali ciechi e stolti, essendo offuscato il lume del loro intelletto, non conoscono il fetore e la miseria in cui sono; poiché non solo essa fa schifo a Me, che sono somma ed eterna purità (a cui è tanto abominevole, che per questo solo peccato cinque città sprofondarono per mio divino giudizio, non volendo più oltre sopportarle la mia giustizia), ma dispiace anche ai demoni, che di quei miseri si sono fatti signori. Non è che ai demoni dispiaccia il male, quasi che a loro piaccia un qualche bene, ma perché la loro natura è angelica, e perciò schiva di vedere o di stare a veder commettere quell’enorme peccato». Chiunque affermi che l’omosessualità sia una bella cosa sta affermando che Cristo e tutti i santi hanno torto. Una società tollerante deve tollerare il peccato. Tollerare, approvare e finanziare con denaro pubblico non sono sinonimi. Permettere che peccatori entrino nelle classi a insegnare che il loro peccato è una gran bella cosa, è un comportamento anticristiano, e quindi, viola la Costituzione. Finanziare con denaro pubblico i Pride, processioni dove Cristo e la Madonna sono ingiuriati in maniera gravissima, vuol dire calpestare le libertà religiose più elementari. La stragrande maggioranza degli omosessuali sa benissimo di essere in una situazione di peccato, o comunque di trasgressione, e vorrebbe solamente essere lasciata pace. Il movimento Lgbt non rappresenta le persone a comportamento omoerotico. Il movimento Lgbt è costituito da poche persone non elette da nessuno ed è il braccio armato con cui la sinistra sta cercando di distruggere il cristianesimo, a favore dell’islam. I cristiani che pregano in silenzio davanti alle cliniche dove si praticano aborti o che recitano preghiere per i Pride sono arrestati. Gli islamici possono bloccare strade per pregare. Due donne a comportamento lesbico hanno fatto arrestare il sacerdote che aveva letto in mezzo alla strada l’affermazione che l’uomo e la donna devono diventare una carne sola. Il premier musulmano della Scozia, Humza Yousaf, ha già cominciato a attaccare cristiani soprattutto cattolici attaccando proprio sui temi Lgbt. Ai popoli cristiani è proibita la loro religione e la loro storia.
(IStock)
Riparte l’allarme sulle difficoltà di migliorare la propria condizione. Eppure il dato rivela una tendenza positiva: il superamento dell’ossessione della carriera, dei soldi e della superiorità, specie tra le nuove generazioni.
Oltre 3.000 professionisti, club, aziende e istituzioni sportive hanno partecipato all’ottava edizione del Social Football Summit a Torino. Tra talk, workshop e premi internazionali, focus su tecnologia, intelligenza artificiale, infrastrutture e leadership femminile nello sport, con la Start Up Competition vinta da Wovlabs.
2025-11-19
Colpevolizzare tutti i maschi per la violenza sulle donne creerà solo giovani più fragili
Gino Cecchettin (Ansa)
Etichettare gli uomini bianchi come potenziali criminali non fermerà i femminicidi. La condanna generalizzata, ora perfino a scuola, provoca invece angoscia nei ragazzi.
Ci parlano di femminicidi. In realtà ci assordano. Il signor Gino Cecchettin, padre di una figlia brutalmente assassinata, chiede corsi di prevenzione scolastica. Abbiamo una cinquantina di cosiddetti femminicidi l’anno su una popolazione di 60 milioni di abitanti. Ogni anno le donne assassinate sono poco più di cento, a fronte di 400 omicidi di maschi di cui non importa un accidente a nessuno. Abbiamo circa tre morti sul lavoro al giorno, al 98% maschi: anche di questi importa poco a tutti, a cominciare dal sindacalista Maurizio Landini, troppo impegnato in politica estera fantastica per occuparsi di loro. I suicidi sono circa 4.000 l’anno, e di questi 800 circa sono donne e 3.200 uomini. Il numero dei suicidi dei maschi è approssimato per difetto, perché molti maschi non dichiarano nulla e simulano l’incidente.
Luca Palamara (Ansa)
La gip che fece spiare Palamara per accuse risultate infondate parla di «gogna» se pubblichiamo messaggi messi agli atti.
I magistrati si fanno la guerra e poi accusano i giornali. Il 10 novembre abbiamo intervistato l’ex avvocato Piero Amara e lui ci ha rivelato che un pm, Mario Formisano, nel giugno del 2019, gli avrebbe chiesto, «in ginocchio» e «scherzosamente», di fargli «fare l’inchiesta della vita su Luca Palamara», in quel momento accusato di corruzione dalla Procura di Perugia. Non basta. Da alcune chat sequestrate in un procedimento per accesso abusivo ai danni di un ex cancelliere della Procura, emergeva anche che Formisano con altri colleghi si era adoperato per far trapelare sui media notizie che riguardavano l’ex procuratore aggiunto di Perugia Antonella Duchini, in quel momento indagata per corruzione. Una gogna mediatica che oggi la giunta della sezione perugina dell’Associazione nazionale magistrati prova a contestare a chi, come noi, si è limitato a registrare delle notizie.





