2023-11-06
La sinistra (ebraica) cambia idea sull’immigrazione
Edith Bruck definiva razzista il governo di destra, ma dal 7 ottobre ci ha ripensato: «Sbarcano antisemiti, giusto fermarli».Non era nemmeno la metà di agosto del 2022 e Giorgia Meloni doveva ancora diventare presidente del Consiglio. Repubblica già descriveva la poetessa Edith Bruck come «arrabbiata» e «indignata». Motivo? A dire dell’intellettuale ebrea di origine ungherese, la destra italiana era ancora fascistissima. «Non credo a una sola parola: Giorgia Meloni che abiura il fascismo è solo facciata, una mossa tattica per arrivare alla presidenza del Consiglio», diceva la Bruck, gelida. A settembre dello stesso anno, da Corrado Formigli a LA7, altri strali: «Mi fa male questo mondo che ricomincia da capo con razzismo, discriminazione, antisemitismo», dichiarava Edith, prendendosela con «questa destra che in Europa ha alzato la testa, compresa l’Italia».Nemmeno un anno dopo, nell’aprile del 2023, ecco una nuova scarica di biasimo. Sentita dal Riformista, la Bruck tuonava ancora contro Fratelli d’Italia, e in particolare il ministro Francesco Lollobrigida che aveva evocato - parlando di migranti - la Grande Sostituzione. «Le parole vanno usate con cura, lo so bene, ma non vanno edulcorate, adattandole alla convenienza politica del momento. Io almeno la penso così», attaccava Edith. «Per questo non ho paura o remore a usare la parola fascismo per definire molti degli atti o le dichiarazioni di chi oggi governa l’Italia. E ha fatto non bene, di più il presidente Mattarella a ricordare, da Auschwitz, che a stilare la lista delle persone trucidate dai nazisti alle Fosse Ardeatine sono stati degli italiani. Fascisti. Come quelli che oggi parlano di sostituzione etnica». Fascisti, dunque. E razzisti, intolleranti, nemici dei migranti. Ma all’improvviso la signora Bruck ha del tutto cambiato idea sulla destra e perfino - udite - sulla accoglienza dei migranti. «Sì, è vero, ho cambiato idea dopo il massacro dei bambini a Kfar Aza», dice. «Per anni, in Italia, abbiamo accolto tutti coloro che arrivavano dal mare. Io stessa dicevo: poveretti, dobbiamo aiutarli. Ma adesso è molto diverso». E perché sarebbe diverso? Sentiamo: «Perché l’antisemitismo sta attraversando la Palestina e l’intero mondo arabo. Sono totalmente avvelenati non solo contro Israele ma contro tutti gli ebrei. Hanno imparato e copiato dal nazismo le espressioni più atroci. Dicono: stermineremo tutti gli ebrei, li annienteremo fino all’ultimo. Sono le stesse frasi, esprimono la stessa volontà. Quindi stiamo accogliendo i nostri stessi nemici in casa. Ma vediamo cosa è accaduto in Francia? Quasi 8 milioni di immigrati e sono loro i più antisemiti». Perbacco. Prima i nazifascisti erano i pericolosi destrorsi che non volevano accogliere i migranti. Adesso invece a essere nazisti sono i migranti stessi, divenuti «nemici». Quanto al sulfureo duo Salvini-Meloni, la Bruck ora ha parole di miele: «Dobbiamo ringraziarli per come difendono Israele: il mondo si è capovolto. Noi prima ce l’avevamo con loro due per come la pensavano sull’immigrazione. Oggi per me non è più così. Una certa sinistra per troppi anni è stata cieca, ha difeso le posizioni palestinesi come se fossero tutti santi. E quale è il risultato? Ci ritroviamo in casa veri e propri fascisti, neonazisti. Ma lo vedono cosa è accaduto ad Azzate, vicino Varese? Nel nome di Hamas c’è chi parla di svastica, di fascio littorio, di odio per gli ebrei e per Israele. L’ondata di antisemitismo sta attraversando l’Italia, anche l’Europa, si registra in tante parti del mondo». Ora, ciascuno ha senz’altro diritto a cambiare idea, e se Edith Bruck ha mutato opinioni ne siamo felici per lei. Questa inversione a U, tuttavia, dovrebbe suggerirci qualche riflessione. La prima è che forse si dovrebbe andare cauti nell’utilizzo fuori contesto di termini quali nazismo e fascismo, perché a quanto pare i confini di queste parole elastiche cambiano anche troppo velocemente. La seconda considerazione riguarda l’immigrazione. Non è certo da oggi che in Europa sbarcano stranieri provenienti da nazioni non certo filoisraeliane. Perché allora prima andavano bene adesso no? A quanto pare, gli intellettuali e i grandi giornali come il Corriere fanno scattare l’indignazione soltanto quando a essere minacciata è la loro comfort zone. Se gli stranieri causano problemi sociali, uccidono ragazzine, stuprano o rapinano, poco male: sono casi isolati che non devono fermare l’accoglienza. Ma se si corre il rischio che tra loro ci sia un antisemita, ecco che si può liberamente parlare di terroristi sui barconi. In fondo, benché sotto nuove spoglie, è la solita vecchia tiritera: fascismo è ciò che non piace a me. Ed è bella l’accoglienza, ma se mi disturba si può far senza.
Leonardo Apache La Russa (Ansa)
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).
Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)