2025-03-22
Centrodestra in pressing sui sindaci pro Ue
Il 6 aprile la seconda piazza, è bagarre sui fondi. Santoro polemico: «Gualtieri e Serra ipocriti, andate a f...»Le piazze per l’Europa ricordano un po’ il fenomeno delle Sardine. Nel 2020 la sinistra rischiava seriamente di perdere le elezioni regionali in Emilia-Romagna. L’astensionismo colpiva profondamente i progressisti, l’umore a sinistra era sotto i tacchi, quando alcuni ragazzi, capitanati da Mattia Sartori, diventarono i protagonisti di eventi di piazza con la partecipazione di artisti e intellettuali in chiave soprattutto anti Lega. La partecipazione fu altissima, e ebbe un forte impatto sulle regionali, con Stefano Bonaccini che riuscì a battere Lucia Borgonzoni. Elly Schlein fu in prima linea in quella che definì «la prima rivoluzione ittica della storia». All’epoca l’attuale segretaria era uscita dal Pd in polemica con la linea di Matteo Renzi: si candidò alle regionali con una lista di sinistra, fu eletta e diventò la vicepresidente della Regione. Stavolta al posto delle Sardine c’è il quotidiano Repubblica, il cui editorialista Michele Serra è il promotore delle piazze per l’Europa: il prossimo 6 aprile a Bologna è in programma una manifestazione congiunta, organizzata dal sindaco Matteo Lepore e dalla collega di Firenze Sara Funaro. Sono però tutt’altro che spente le polemiche sul primo appuntamento, quello dello scorso 15 marzo a Roma, e in particolare sul fatto che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Gualtieri abbia finanziato la manifestazione con 270.000 euro attraverso Zètema, società partecipata al 100% da Roma Capitale, che opera nel settore della cultura. Nei giorni scorsi Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno presentato esposti alla Corte dei Conti e organizzato manifestazioni di protesta contro la scelta del Comune di Roma di spendere soldi pubblici per una manifestazione politica. Ieri in commissione Trasparenza del Comune, convocata proprio per discutere di questo argomento, il presidente Federico Rocca di Fratelli d’Italia ha posto alcune domande ad Albino Ruberti, capo segreteria del sindaco Gualtieri, domandando perché l’amministrazione comunale si sia fatta carico delle spese di una manifestazione organizzata da Repubblica e ha anche chiesto lumi su 1.800 euro per biglietti ferroviari. «C’è stata una interpretazione sbagliata», ha risposto Ruberti, «non è che il promotore era Michele Serra e noi siamo diventati l’organizzatore: Serra ha lanciato un appello, che è stato fatto proprio da Roma Capitale e dai sindaci e si è generata una manifestazione. La piazza di sabato scorso è diventata sin dal primo giorno una iniziativa della città di Roma e dei sindaci. E questo era così trasparente che era sul sito istituzionale prima della manifestazione». Ruberti, come riporta l’Ansa, ha ricordato di essere stato per 21 anni amministratore di della partecipata «con 5 sindaci e commissari» e «non è mai successo che qualcuno non abbia usato Zètema per eventi simili». Con la giunta Alemanno, per esempio, ha ricordato Ruberti, si organizzò con Zètema a seguito di un appello una manifestazione per il 20° anniversario della caduta del Muro di Berlino, che costò 896.000 euro. Sulla vicenda è intervenuto su X Michele Santoro, che ha pubblicato un paio di gustosi video conclusi da un sonoro vaffa. «Gualtieri e Serra siete degli ipocriti!», è il titolo. «Caro sindaco», attacca Santoro, «in quattro e quattr’otto ha deciso di saldare tutti i conti della famosa manifestazione spontanea convocata da Michele Serra a Piazza del Popolo: 270.000 euro. Con i nostri soldi hanno potuto urlare al mondo intero “Putin ci fa schifo, Trump ancora di più e noi vogliamo l’Europa. Ma non chiedeteci cosa fare per avere l’Europa, perché questo non lo sappiamo”. Lei non ha pensato solo alle spese di pulizia, a garantire la sicurezza, come doveva fare e come ha fatto, caro sindaco. Ma ha fornito anche i microfoni, ha fornito anche il palco a Repubblica, senza preoccuparsi di togliere quei soldi agli asili o alle periferie. Se si scoprisse che gli artisti e gli intellettuali», aggiunge Santoro, «hanno avuto pure l’albergo e i biglietti pagati sarebbe veramente il caso di carcerarvi tutti. Ma non per i soldi pubblici che avete usato in questo modo, per quanto siete stati ipocriti, voi e i vostri intellettuali. L’ipocrisia non è un reato, ma è un buon motivo per mandarvi a vaffanculo. Il vaffanculo è una parola passata di moda», conclude il giornalista, «ma in questo caso gallina vecchia fa buon brodo». Tornando a Bologna, il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Matteo Di Benedetto, ha chiesto attraverso una interrogazione al sindaco Matteo Lepore di dare risposta a una semplice domanda: pagherà di tasca sua la manifestazione del 6 aprile o utilizzerà i soldi dei contribuenti? «È importante sapere», ha sottolineato Di Benedetto, «se intende utilizzare risorse pubbliche per organizzare manifestazioni politiche di parte. Sarebbe inaccettabile e, nel caso, non potremmo che andare alla Corte dei Conti per depositare un esposto. Il sindaco, a oggi, non ha dato risposta pubblica, non ha risposto all’interrogazione ed è scappato dalla domanda di question time».