2021-12-09
«Sex and the City» non è andato in pensione
Oggi in onda su Sky il revival della serie sulle ragazze di Manhattan: giunte a 50 anni le signore continuano a confrontarsi con amore e carriera. Manca Samantha fra le protagoniste, ma il cast si è adeguato alle quote hollywoodiane con attrici di colore e non binarieAmore, amicizia, carriera: le stesse tematiche del ventennio passato, la stessa città e un’attenzione maggiore alle dinamiche sociali. Sex and the City, cui Hbo ha deciso di dare una stagione aggiuntiva - «revival», bisognerebbe dire in gergo televisivo -, non ha dovuto alterare la propria natura per ripresentarsi al pubblico. Carrie Bradshaw, le ragazze di Manhattan e gli uomini nei quali sono inciampate, con esiti più e meno soddisfacenti, sono rimasti fedeli al canovaccio: eroine le une, armate ancora una volta di una parola rivoluzionaria, orpelli gli altri. A cambiare, in And just like that, revival in 10 episodi della serie tv, è stata la narrazione del reale. «Questa è la New York di oggi», ha spiegato Sarah Jessica Parker, che più di tutte ha spinto perché Sex and the City potesse avere un’evoluzione contemporanea. «Il Covid-19 farà parte della trama», ha aggiunto, promettendo, insieme ai produttori dello show, al regista Michael Patrick King, di includere all’interno dei nuovi episodi una maggiore diversità. Le donne ricche dell’Upper East Side, bianche e disinibite, quelle donne che, fra il 1998 e il 2004 hanno dato voce - e senza alcuna vergogna o imbarazzo - ai propri bisogni sessuali, alla propria volontà di indipendenza, alla propria autonomia, non sono state capaci di riflettere la realtà. Non secondo le attrici che hanno prestato loro il volto. «L’incredibile mancanza di diversità è stata il nostro tallone d’Achille», ha commentato Cynthia Nixon, Miranda nello show, in un’intervista con Vanity Fair Usa, spiegando come And just like that non voglia reiterare gli errori passati. I 10 episodi, il primo dei quali, in lingua originale, debutterà su Sky Serie alle 9 di questa mattina per essere poi riproposto doppiato nella prima serata di sabato 18 dicembre, sono stati strutturati così da includere un cast diverso. Più vario. Più adatto alle richieste di una Hollywood ormai segnata dalle «quote». Nicole Ari Parker e Karen Pittman, attrici di colore, Sara Ramírez, messicana americana e non binaria, e Sarita Choudhury, di origini anglo-bengalesi, si sono aggiunte alle interpreti della serie originale. O almeno ad una parte di questi. Nonostante l’eccitazione che il solo udire Sex and the City ancora sa scatenare, Kim Cattrall, Samantha Jones per i più, ha deciso di non prendere parte alla riunione televisiva. «È un capitolo chiuso», si è limitata a dire la bionda, senza dare adito alle voci secondo cui le ragioni della sua assenza siano da ricercarsi nella rivalità con la Parker. «Proprio come nella realtà, nel corso di un’esistenza ci sono persone che vi entrano e altre che ne escono. Le amicizie svaniscono e altre nuove nascono. Quindi, penso (che l’assenza di Samantha, ndr) abbia a che fare con le fasi, le fasi naturali della vita», si è giustificato Casey Bloys, a capo dei contenuti originali di Hbo Max, ribadendo di non aver alcuna intenzione di «rifare Sex and the City. Non stiamo cercando di far passare il messaggio che questi personaggi stiano rivivendo i loro 30 anni», ha detto. «And just like that è soprattutto la storia di un gruppo di cinquantenni che hanno a che fare con cose con cui le persone hanno a che fare a 50 anni». Amori, amicizia, carriera, visti questa volta attraverso gli occhi di donne mature. Donne che, come le ragazze che sono state, hanno promesso di rifiutare i tabù che la società vorrebbe imporre loro. Carrie, Miranda e Charlotte, insieme a Mr. Big, Steve Brady, Harry Goldenblatt, Stanford Blatch e Anthony Marentino, hanno deciso di abbracciare i propri 50 anni, l’evoluzione di una vita che li ha portati ad essere sposi e genitori senza perciò togliere loro ardori, bisogni, desideri e lussuria. «Mi dà fastidio che la gente si chieda perché dovremmo tornare. La vita delle donne non è più interessante, adesso? Nessuno chiede mai: “Perché facciamo il remake di questo film violento? Due, tre, quattro volte?”. Per me questo è indicativo del nostro disinteresse per la vita delle donne dopo una certa età», ha commentato Kristin Davis, Charlotte nello show, facendo eco al regista. «Quando abbiamo annunciato And just like that abbiamo ricevuto molte reazioni positive, ma ci sono anche state persone che hanno condiviso foto delle protagoniste di Cuori senza età in rete. E io mi sono detto: “Wow, quindi o hai 35 anni, o sei in pensione e vivi in Florida. C’è un capitolo che manca qui”», ha spiegato Michael Patrick King, che nel revival ha rifiutato di accettare che la vita, intesa come insieme di impulsi e sogni, possa finire con l’ingresso negli -anta. Che una serie televisiva debba avere protagoniste giovani, con i capelli ben colorati e la pelle distesa. «È come se alla gente desse fastidio che siamo perfettamente a nostro agio con il nostro corpo e con chi siamo, come se desiderasse sapere che soffriamo per il fatto di essere invecchiate, sia che scegliamo di farlo naturalmente e di non essere perfette, sia che facciamo qualcosa per sentirci meglio. Io so com’è il mio aspetto, ma non ho scelta. Cosa posso farci? Smettere di invecchiare? Sparire?», si è chiesta, nella stessa intervista a VanityFair Usa, Sarah Jessica Parker.
Matteo Salvini (Imagoeconomica)
La stazione di San Zenone al Lambro, dove il 30 agosto scorso un maliano ha stuprato una 18enne (Ansa)