Segreti | Alla scoperta della gnosi - Episodio 5

«Nel panorama deludente e frammentato della tradita tradizione occidentale, gli esoteristi continuano ad operare». Scrivevano così lo storico Giorgio Galli e il giornalista Rudy Stauer, in un libro di oltre vent’anni fa, Politica ed esoterismo alle soglie del 2000 (Rizzoli), che insieme ed altri interessanti testi ha toccato un tema che ancor oggi, per quanto di rado approfondito, resta di grande interesse: quello delle tendenze esoteriche che danno forma ai movimenti politici odierni.

Per questo La Verità ha deciso di inaugurare Segreti – i fiumi oscuri della storia, una serie di podcast finalizzata, appunto, ad indagare le correnti sotterranee della storia che hanno ispirato e spesso condizionato le forze politiche dei giorni nostri. Condotto dal vicedirettore Francesco Borgonovo, il podcast tenterà – spaziando dalle antiche sette gnostiche all'esoterismo orientale, dalle eresie medievali alle confraternite segrete – di far luce sulle origini ideologiche del progressismo, dei gruppi rivoluzionari, dell'ecologismo e dell'attivismo dei nostri giorni. Di Segreti sono già disponibili cinque puntate che compongono la prima serie, intitolata «Alla scoperta della gnosi».

Per approfondire la storia della nascita e dell'evoluzione delle dottrine gnostiche - nate nei primi secoli dopo Cristo, ma ancora oggi in grado di condizionare politici e istanze rivoluzionarie -, Borgonovo non sarà solo. Dialogherà infatti con Paolo Riberi, saggista e studioso di storia antica e delle origini cristiane; un suo recente testo si chiama appunto Il risveglio di Neo - Mitologia, gnosi, Massoneria e Metaverso da «The Matrix» a «Resurrections» (Lindau, 2022). Il podcast, a partire da oggi, sarà fruibile sul sito www.laverita.info nella sezione podcast e nella sottosezione «Segreti - i fiumi oscuri della storia», oppure basta inquadrare il Qrcode in pagina. Le medesime puntate sono inoltre disponibili anche su Spotify, Google, Apple e Amazon sotto la voce «Segreti - i fiumi oscuri della storia».

landini salari
Maurizio Landini (Ansa)
La Cgil proclama l’ennesima protesta di venerdì (per la manovra). Reazione ironica di Meloni e Salvini: quando cade il 12 dicembre? In realtà il sindacato ha stoppato gli incrementi alle paghe degli statali, mentre dal 2022 i rinnovi dei privati si sono velocizzati.

Sembra che al governo avessero aperto una sorta di riffa. Scavallato novembre, alcuni esponenti dell’esecutivo hanno messo in fila tutti i venerdì dell’ultimo mese dell’anno e aperto le scommesse: quando cadrà il «telefonatissimo» sciopero generale di Landini contro la manovra? Cinque, dodici e diciannove di dicembre le date segnate con un circoletto rosso. C’è chi aveva puntato sul primo fine settimana disponibile mettendo in conto che il segretario questa volta volesse fare le cose in grande: un super-ponte attaccato all’Immacolata. Pochi invece avevano messo le loro fiches sul 19, troppo vicino al Natale e all’approvazione della legge di Bilancio. La maggioranza dei partecipanti alla serratissima competizione si diceva sicura: vedrete che si organizzerà sul 12, gli manca pure la fantasia per sparigliare. Tant’è che all’annuncio di ieri, in molti anche nella maggioranza hanno stappato: evviva.

Africano «protetto» dal giudice tenta di uccidere una modella
Nel riquadro in alto l'immagine dei postumi dell’aggressione subìta da Stephanie A. Nel riquadro in basso un frame del video postato su X del gambiano di 26 anni che l'ha aggredita (iStock)
L’aggressore è un gambiano con una lunga fila di precedenti, però si era visto accordare la protezione speciale per restare in Italia. I clandestini sono 50 volte più pericolosi, ma sinistra e magistrati legano le mani agli agenti.
Vittime sacrificali di criminali senza pietà o effetti collaterali della «inevitabile» migrazione di massa? In questo caso il grande abbraccio che tanto intenerisce la Cei si concretizza con un pugno, una bottigliata, un tentativo di strangolamento, qualche calcione mentre era a terra, sputi, insulti. «Mi diceva che mi avrebbe ammazzata», scrive sui social Stephanie A., modella di origini brasiliane, aggredita lunedì sera nello scompartimento di un treno regionale Trenord della linea Ponte San Pietro-Milano Garibaldi, nella zona di Arcore. La giovane ha postato gli scatti dei colpi subìti ma anche alcune foto che ritraggono l’aggressore, fondamentali per identificarlo. Il suo appello non è caduto nel vuoto.

Per la sinistra, il crimine aumenta a causa dei tagli alle forze dell’ordine. Il governo ha assunto uomini, però polizia e carabinieri hanno le mani legate. Mentre le toghe usano i guanti di velluto con facinorosi e stranieri.

Ogni giorno ha la sua rapina e la sua aggressione. La maggior parte delle quali fatte da clandestini. L’ultima è quella compiuta da uno straniero su un treno lombardo ai danni di una modella. Ma nonostante l’evidenza dei fatti c’è ancora chi si arrampica sugli specchi per negare la realtà. Non sono bastati gli ultimi dati del ministero dell’Interno, che mostrano un aumento dei reati commessi da immigrati quasi sempre senza permesso di soggiorno o addirittura con in tasca un foglio di espulsione dal Paese.

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