2021-12-24
Si punta sullo screening degli studenti per evitare la Dad
Mentre i virologi sparano proposte a casaccio («allunghiamo le vacanze»), il governo stanzia 9 milioni per monitorare le classiLa scuola a gennaio ricomincia in presenza, oppure no. Mario Draghi sembrava essere stato chiaro durante la conferenza stampa di fine anno, l’intenzione è quella di continuare a tenere le scuole aperte. Eppure i virologi, che ormai si sentono superiori anche al governo, continuano a parlare di chiusure. È il caso di Fabrizio Pregliasco che ha dichiarato di non escludere che si possa tornare in Dad perché molti minori ancora non si sono vaccinati. Gli fa eco Massimo Galli il virologo ormai famoso per il suo pessimismo cosmico: «Ci sarà da pensare se far prolungare le vacanze di Natale dei più piccoli». I bambini, che ormai sono diventati il nuovo capro espiatorio della diffusione del virus, sono nelle mire del medico che se la prende soprattutto con i piccolissimi i quali, non potendo ricevere il vaccino, sono veicolo di contagio. A tal proposito, anche lo stesso Burioni aveva scritto un tweet agghiacciante chiamandoli «maligni amplificatori biologici». Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, si è unito al coro di chi propende per la didattica a distanza, nonostante fosse contrario fino a una settimana fa. «Se sarà necessario tornare in Dad, si farà.» Ha dichiarato ora che sono appena iniziate le vacanze di Natale e aggiunge di dirsi scettico riguardo allo screening di massa indetto invece dalla cabina di regia nella giornata di ieri. Arrivati al Natale e avendo davanti più di venti giorni di pausa per le vacanze, è lecito chiedersi a chi giovi questo tipo di allarmismo sulle scuole. Forse alla campagna vaccinale pediatrica o forse ai virologi stessi che da una parte alimentano le paure e dall’altra se ne nutrono. Non sbaglia Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, a dire che comincia ad esserci insofferenza nei confronti di chi ha la verità in tasca riferendosi agli esperti che vanno in tv e che, a furia di contraddirsi, «creano incertezza e confusione nei cittadini». Le indecisioni sulla scuola ad esempio sono figlie di quel meccanismo che mette al centro il terrore, il cui mezzo di diffusione sono proprio gli scienziati ai quali è consentito parlare di tutto, ma con arroganza e superiorità si rifiutano di confrontarsi con chi per mestiere si occupa di comunicazione e ben sa che le informazioni prima di essere diffuse andrebbero verificate. Le scuole da inizio pandemia sono state strumento di propaganda, per il governo Conte prima e per il governo Draghi adesso. Si è tenuto il punto sulle chiusure ma non si è fatto nulla per mettere in sicurezza le aule. Qualcosa invece finalmente si è mosso per quanto riguarda lo screening. Ben venga l’iniziativa promossa dalla cabina di regia che, per consentire un rientro in sicurezza nelle scuole a gennaio, prevede uno screening di massa degli studenti. È la Difesa ad esser chiamata, ancora una volta, a sostenere le Regioni e le Asl nello «svolgimento delle attività di test per la ricerca di SARS-CoV-2 e di quelle correlate di analisi e di refertazione attraverso i laboratori militari dislocati sul territorio nazionale». Il governo ha stanziato 9 milioni «per incrementare le capacità diagnostiche dei laboratori e garantire il corretto espletamento delle attività». Se l’esperimento riuscisse, garantirebbe, come abbiamo sempre detto, la possibilità di mettere in sicurezza le scuole, consentendo agli studenti di non andare più incontro alla chiusura delle classi. «Mai più Dad», finora uno slogan del ministro Patrizio Bianchi, potrebbe finalmente divenire una realtà.