2025-03-18
«Sconfort Zone», il nuova show di Maccio Capatonda nella serie tv Amazon
True
«Sconfort Zone» (Amazon Prime Video)
Sconfort Zone, disponibile su Amazon Prime Video da giovedì 20 marzo, non è accogliente né rassicurante. Al contrario, è permeata di un disagio esistenziale, un'inquietudine sottile che Maccio Capatonda, suo autore e protagonista, ha detto appartenergli oltre il perimetro del set televisivo.La zona di confort, quel luogo proverbiale in cui ad ogni essere umano sia dato sentirsi a casa, accudito, protetto, è diventata altro: una zona di sconfort, dove esistere oltre le maschere.«Durante il lavoro di scrittura - ha spiegato Capatonda durante la conferenza stampa dello show Amazon, la scorsa settimana a Roma - Ho davvero vissuto un blocco creativo, un blocco dell'ispirazione. Ho pensato di non voler più andare avanti». Di qui, l'idea di creare una serie televisiva che potesse discostarsi, almeno in parte, dai lavori precedenti, mostrando l'ansia del comico, l'imperativo categorico di vivere per l'arte, pure quando l'arte non abbia alcuna voglia di manifestarsi. «Ho fatto i calcoli: questa è una serie autobiografica al 52%, è un lavoro psicanalitico, più realistico dei miei altri. A me piace esplorare nuovi generi, mi stufo di fare sempre le stesse cose, e qui ho voluto mescolare i linguaggi, il dramma con la commedia».Sconfort Zone, sei episodi che Maccio Capatonda ha scritto e diretto personalmente, è una sorta di dramedy in cui non c'è Mariottide o Padre Maronno a soddisfare con facilità le aspettative di chi guardi. Non c'è nemmeno Oscar Carogna. C'è Capatonda, nelle vesti opportunamente romanzate di se stesso, vale a dire di un comico incapace di riempire la pagina bianca che gli si pari innanzi. Dovrebbe scrivere, realizzare una serie televisiva. Ma i guizzi mancano, le idee latitano. Capatonda è in crisi nera, ed è un attimo: la stasi professionale gli si riversa contro, fagocitando a poco a poco l'identità personale che l'artista credeva aver costruito nel tempo. Allora, si decide a chiedere aiuto. Un aiuto vero, un terapeuta. Il Professor Braggadocio, nello show, è colui che promette di curarne lo stallo creativo, sottoponendolo ad un percorso fatto di sfide e obblighi. Dovrà affrontare una terapia d'urto, sottoporsi senza proferire parola ad una serie di prove ardue. E Capatonda lo farà, disposto a tutto - pure a fingersi un malato terminale - pur di ritrovare l'ispirazione perduta. «Era una simulazione - ha spiegato durante il lancio della serie tv - non l'ho vista come una cosa politicamente scorretta, era solo per far capire quanto è importante vivere. La parte autobiografica è tutta la back story del personaggio, i genitori, il ruolo della fama, ma l'intreccio narrativo è tutto fiction. Tuttavia le prove a cui mi sottopongo nella serie si riferiscono alle mie paure reali».
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
Continua a leggereRiduci
Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)