2025-01-17
L'attesa per la seconda stagione di «Scissione» è finita
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La serie televisiva, la cui seconda stagione sarà disponibile su Apple Tv+ a partire da venerdì 17 gennaio, è straordinariamente interessante, perché, per quanto lontano sia il futuro e la sua rappresentazione così come lo show la offre, la dicotomia privato-lavoro è fonte pressoché inesauribile di empatia e immedesimazione.La parola «distopia» sarebbe riduttiva per descrivere Scissione. Forse, semplicemente, sarebbe inadatta. La serie televisiva, la cui seconda stagione sarà disponibile su Apple Tv+ a partire da venerdì 17 gennaio, non è (solo) la rappresentazione di un mondo in cui la bruttura, il terrore e gli incubi abbiano preso lo spazio della realtà. È, anche e soprattuto, un interrogarsi continuo e concreto tanto sulla natura dell’essere umano quanto sulla sua capacità (necessità, piuttosto) di vivere inserito in un contesto sociale e professionale.Scissione, che alla regia vede un Ben Stiller non più in vena di commedia, mette in scena il futuro. Ed è cupo, questo futuro, strano in un modo che non ha alcunché di buffo o divertente. Gli individui lavorano in uno stato di alienazione volontaria. Hanno un chip nella testa, ed è varcando la soglia della propria azienda, la Lumon Industries, che il clic avviene; non metaforico, ma concreto. Una volta sedute alle proprie scrivanie, le persone vedono attivarsi il chip e spegnersi con ciò l’interruttore dell’individualità. Diventano automi, in una certa misura, costretti dalla tecnologia a dimenticare la dimensione soggettiva e privata per far sì che la mente diventi appannaggio esclusivo del sé lavoratore. Il tempo smette di scorrere. Non c’è passato né futuro, non ci sono ricordi o pensieri, desideri, pulsioni. C’è solo il lavoro, con le sue urgenze, gli obblighi, le scadenze. Poi, al termine della giornata, di nuovo un clic, nel senso opposto questa volta. Fuori dalle aziende, tornano tutti a respirare, a vivere, e non c’è memoria di quel che è accaduto in orario di ufficio. Qualcuno, nella distopia, potrebbe vedere efficienza, un’ottimizzazione delle risorse e del tempo. Ma qualcun altro, come accade nell’economia dello show, vede e avverte altro: un pericolo non ben definito, una minaccia.Nella prima stagione di Scissione, la minaccia aleggiava nell’aria, inafferrabile e inafferrata. Nella seconda stagione, è tangibile, a tratti. E ad afferrarla sono i protagonisti, incarnati - tutti - dal meglio che Hollywood abbia da offrire. Patricia Arquette, John Turturro e Christopher Walken sono tra gli interpreti dello show, deputati - in questi nuovi episodi, dieci in totale - a scoprire quali e quanto orribili conseguenze la tecnologia abbia portato nelle loro vite. È la distopia che prende forma, l’incubo. Un gioco di potere e delirio, venduto come opzione migliore e migliorativa per l’umanità. Sulla carta, potrebbe essere trito tutto questo, la copia di mille storie già raccontate. E, invece, Scissione è straordinariamente interessante, perché, per quanto lontano sia il futuro e la sua rappresentazione così come lo show la offre, la dicotomia privato-lavoro è fonte pressoché inesauribile di empatia e immedesimazione. Tante domande, dunque, tante occasioni di vivere sulla propria pelle quel che la serie prova a ipotizzare. Da vedere.
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)