2024-01-20
La Schlein snobba il conclave dem: «Ero a vedere un film sul disagio mentale»
Elly Schlein (Imagoeconomica)
Il segretario del Pd si fa vivo l’ultimo giorno al ritiro di Gubbio: «Stavo al cinema...». Poi parla, senza sciogliere alcun nodo.La riunione dei deputati dem a Gubbio, nell’ex convento dei cappuccini, trasformato in hotel a 4 stelle, si rivela una scelta inutile, se non addirittura dannosa, per Elly Schlein. La segretaria diserta la prima giornata del seminario, organizzato dal capogruppo alla Camera Chiara Braga, ma soprattutto non scioglie la riserva sulla sua candidatura alle Europee, alimentando tensioni nel Pd. «La candidatura? Non c’è nessuna novità», dice la Schlein, «resta l’ultima cosa. Io sono stata chiara sin dall’inizio. Prima il progetto, poi la squadra e per ultimo…». Nessuna parola anche sul duello tv con la Meloni, anche se ieri in serata si è saputo che il confronto avverrà su Rai1, nel salotto televisivo di Bruno Vespa, anche se ancora non è stata individuata una data precisa. Elly Schlein si ritrova suo malgrado a fare i conti pure con gli sfottò scatenati dalla location del ritiro, un resort di lusso con spa e piscina. «La spa è chiusa», sottolinea la Schlein, «ma penso che nessuno di noi abbia portato né il costume né la pistola, siamo qua per parlare di altro e per affrontare i problemi concreti. Non rubate quadri, se tornate in treno non lo fermate, andate dritti, ne abbiamo viste di tutti i colori». Tira fuori gli artiglietti, Elly, che deve pure giustificarsi per aver raggiunto i suoi deputati solo alla fine dei «lavori»: «Ho visto molte elucubrazioni in questi giorni», sottolinea il segretario del Pd, «io sono arrivata oggi (ieri, ndr) perché ieri sera (l’altro ieri, ndr) sono andata a vedere un film stupendo che si chiama Kripton, un film che dovrebbe vedere chi sta smantellando la sanità pubblica. Il film parla di disagio psicologico e il tema della salute mentale è sentito dalle giovani generazioni». Un disastro totale a livello di immagine: questo è stato il ritiro spirituale del Pd, al quale farebbe bene una bella settimana in un convento ma di quelli veri, con pranzo e cena a pane e acqua, e magari pure un confessionale per pentirsi di tutti gli errori compiuti in questo anno e mezzo di opposizione. Un convento o meglio ancora un monastero, magari quello di Santa Chiara, a Napoli, in omaggio a quella Chiara Braga che ha partorito l’idea geniale di fornire al centrodestra e non solo la possibilità di accanirsi su un partito già disastrato, il cui destino è nelle mani di Santa Giorgia, intesa come Meloni, che con la sua disponibilità a confrontarsi con la Schlein in tv ha fornito alla leader dem un modo per tentare di recuperare consensi. Surreale la presa di posizione della Schlein sula possibilità che l’Italia invii armi a Israele: «Dobbiamo porci la questione», dice, «di evitare di alimentare questi conflitti, di evitare l’invio di armi e l’esportazione di armi verso il conflitto in Medio Oriente, in particolare in questo caso ad Israele. Perché non si può rischiare che le armi vengano utilizzate per commettere quelli che si possano configurare come crimini di guerra». Ma di quali armi parla Elly? Non si sa: «Sono sconcertato», commenta infatti Andrea Orsini, capogruppo di Forza Italia in Commissione esteri alla Camera, «dalla superficialità con la quale il segretario del Partito democratico tratta un tema difficile e drammatico come il conflitto il Medio Oriente, sollevando un problema inesistente e avventurandosi in giudizi sbagliati e profondamente inopportuni. Qualcuno nel Pd», aggiunge Orsini, «dovrebbe ricordare a Schlein che quello che lei chiede, la sospensione della vendita di armi ai Paesi in conflitto, il governo lo ha attuato non da oggi, ma da tre mesi, fin dall’8 di ottobre, all’indomani della strage perpetrata da Hamas». Sull’Ucraina la Schlein mantiene la linea della banalità: «Continueremo a insistere», argomenta la quasi ex leader del Pd, «con il supporto all’Ucraina senza ambiguità ma serve un ruolo politico e diplomatico più forte dell’Europa. A marzo al congresso del Pse dovremo discutere di questo». Un passaggio la Schlein lo riserva al fine vita: «È un’occasione persa, quella del Veneto, che voleva solo dare dei percorsi attuando quanto previsto dalla corte. Che la destra abbia sconfessato Zaia non stupisce», argomenta Elly, «ma è una ferita che ci sia stato un voto del Pd. Se il gruppo del Pd vota a favore e ti chiede di uscire dall’aula, è giusto uscire dall’aula, perché l’esito di quella scelta cade su tutti. Siamo per la regolamentazione del fine vita». Immancabile la solidarietà alla trasmissione di Rai Tre Report, finita al centro di una interrogazione di Fratelli d’Italia in commissione di vigilanza sulla Rai: «Meloni ha superato Berlusconi», dice la Schlein, «questi attacchi al diritto di inchiesta nemmeno con l’editto bulgaro. Bisogna inventare altri tipi di editti, non so se editti ungheresi. Sono attacchi non degni di una democrazia».Molto più interessante per gli italiani il racconto del deputato Pd Nico Stumpo: «La sera abbiamo giocato a biliardo», dice Stumpo a Un giorno da pecora, su Rai Radio Uno, «io e Carè contro Ricciardi e Mancini. Abbiamo vinto noi. E Mancini e De Maria hanno giocato anche a scacchi: tutti e due molto bravi. Sull’autobus abbiamo cantato Vasco Rossi e Guccini e poi Toni Ricciardi ha messo un po’ di musica. La spa era chiusa e credo che nessuno avesse portato il costume. Cosa abbiamo mangiato a cena? Una parmigiana, un risotto e del tacchino al forno. C’era anche un dolce ma io preso la frutta. A pranzo formaggi e salumi», ricostruisce meticolosamente Stumpo, «poi c’erano dei vini umbri, bianchi e rossi». Saranno felici i pochi elettori rimasti al Pd di sapere che i deputati dem, affaticati dallo sforzo cerebrale profuso nella meditazione sui temi della politica italiana, europea e internazionale, hanno trovato il giusto ristoro nella parmigiana e nel tacchino al forno. A colazione immaginiamo un largo consumo di cappuccini, vista la location.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.