
Lei fa scena muta con «Repubblica». Il giudice rinuncia ai post politici e cita brani metal.Da «hooligan» della sinistra a metallaro è un attimo. Il «compagno» Marcello Degni, magistrato della Corte dei conti che voleva «far sbavare di rabbia» il governo sulla manovra finanziaria, dopo il post del 30 dicembre con cui ha commentato l’approvazione della finanziaria 2024 che ha evitato l’esercizio provvisorio e che avrebbe scatenato lo spread, dai commenti politici è passato a quelli musicali. Ecco il Degni pensiero che ha provocato lo scandalo: «C’erano le condizioni per l’ostruzionismo e l’esercizio provvisorio. Potevamo farli sbavare di rabbia sulla cosiddetta manovra blindata e gli abbiamo invece fatto recitare Marinetti». Nel post aveva taggato il segretario del Partito democratico Elly Schlein. Che ieri, intervistata da Repubblica, a specifica domanda («La destra però vi rinfaccia il caso imbarazzante del consigliere della Corte dei conti Degni, di area dem, che sui social incitava lei a una opposizione più dura. E un doppio standard, sulla giustizia come la Rai»), si è guardata bene dal rispondere. Ha parlato di Viale Mazzini, mentre non ha speso neanche una parola sulla toga.Dopo l’esplosione dal caso, in un post Degni ha fornito l’esegesi del suo pensiero, spiegando che era «ben rappresentato» in un’intervista a La Stampa. Poi ha ribadito il suo posizionamento rispondendo con «Resistere, resistere, resistere». Prima ancora aveva ritwittato un: «Mi’ nonno partigiano v’ha rotto er culo». Il 4 gennaio, invece, dopo aver messo da parte la toga e anche il furor da 25 aprile, ha indossato la maglietta degli Iron Maiden. E ha accompagnato ben quattro post con il simbolo che il mitico Ronnie James Dio, pseudonimo di Ronald James Padavona (divo dell’heavy metal anni Ottanta), ha strappato ai romanticoni che si dichiaravano l’amore alzando pollice, indice e mignolo, adattandolo al rock più duro. Il primo dei tweet lancia Run to the hills degli Iron Maiden, estratta dall’album The number of the beast. Cliccando sul link parte la potente voce di Bruce Dickinson che pronuncia parole di fuoco contro l’uomo bianco che invade l’America del Nord. Il secondo brano è dei Deep Purple: Smoke on the Water (letteralmente «Fumo sull’acqua»), che comincia con uno dei più famosi riff per chitarra elettrica: quattro accordi che tutti i novelli chitarristi imparano ispirandosi ai famosi guitar hero. Si passa poi a Got me under pressure degli Zz Top. Nel testo colpisce questo passaggio: «È troppo per il mio cervello. Mi ha messo sotto pressione». Ultima ma non ultima è Iron Man dei Black Sabbath, una delle band più controverse della storia del rock. Fondata da nientepopodimeno che Ozzy Osbourne, per anni è stata tra le più amate dai satanisti americani. La canzone rilanciata da Degni, però, non presenta luciferini riferimenti, ma racconta una storia: Iron Man, che non è il supereroe della Marvel, è un uomo che intraprende un viaggio verso il futuro. Giunto in un’epoca di là da venire scopre che l’umanità rischia di finire spazzata via da una catastrofe. Quando torna nella sua epoca decide di avvertire la popolazione ma, esposto a un campo magnetico che gli conferisce una pelle d’acciaio, diventa incapace di comunicare il pericolo imminente e tutti i suoi tentativi vengono derisi. Offeso, Iron Man decide di vendicarsi, si arma e usa i suoi poteri per punire l’umanità. A quel punto, però, si rende conto che la catastrofe che aveva visto viaggiando nel tempo era stata causata proprio da lui. Un insegnamento importante, che non è sfuggito «all’economista, di sinistra, disilluso dei partiti italiani», come si autoproclama Degni, sostenendo anche di aver scoperto Spinoza, il filosofo della ragione. Ora anche in versione metal.
Mario Draghi (Ansa)
L’ex premier si accorge soltanto ora che gli obiettivi green sono «irrealizzabili». Poi critica la burocrazia continentale: «Troppo lenta, potrebbe non riuscire a riformarsi». Il suo piano B: alcuni Stati facciano da sé.
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)
- La Corte d’appello di Bologna ha disposto la consegna di Sehrii Kuznietsov, l’ucraino accusato di aver danneggiato il gasdotto nel 2022. Crosetto: «Disponibili su Samp-T e aerei radar». M5s e Calenda esortano il governo al confronto in Aula su «Sentinella Est».
- Invasione nazista, Berlino secca: «Soldi alla Polonia? Storia chiusa». Merz: «Ma siamo al fianco di Varsavia». Presto possibile vertice Trump-Zelensky.
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Ansa
- Massiccia invasione via terra e raid con droni ed elicotteri. Crosetto: «Decisione sbagliata». Il Papa chiama il parroco Romanelli: «Preoccupato». Ira dei parenti degli ostaggi: «Così Netanyahu li uccide».
- Mobilitazione indetta per venerdì. Liti nella Flotilla, Greta lascia il direttivo e cambia imbarcazione. Il dem Scotto, in navigazione: «Sempre in contatto con la Farnesina».
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13 agosto 2025: un F-35 italiano (a sinistra) affianca un Su-27 russo nei cieli del Baltico (Aeronautica Militare)
Schierati da poco in Estonia, gli F-35 italiani hanno avuto una parte importante nell’intercettazione di velivoli russi e nel pattugliamento in seguito allo sconfinamento dei droni di Mosca in territorio polacco. Da agosto l’Aeronautica italiana è al comando della Baltic Air Policing.
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La mattina del 13 agosto due cacciabombardieri F-35 «Lightning II» dell’Aeronautica Militare italiana erano decollati dalla base di Amari, in Estonia, per attività addestrativa. Durante il volo i piloti italiani hanno ricevuto l’ordine di «scramble» per intercettare velivoli non identificati nello spazio aereo internazionale sotto il controllo della Nato. Intervenuti immediatamente, i due aerei italiani hanno raggiunto i jet russi, due Sukhoi (un Su-27 ed un Su-24), per esercitare l’azione di deterrenza. Per la prima volta dal loro schieramento, le forze aeree italiane hanno risposto ad un allarme del centro di coordinamento Nato CAOC (Combined Air Operations Centre) di Uadem in Germania. Un mese più tardi il segretario della Nato Mark Rutte, anche in seguito all’azione di droni russi in territorio polacco del 10 settembre, ha annunciato l’avvio dell’operazione «Eastern Sentry» (Sentinella dell’Est) per la difesa dello spazio aereo di tutto il fianco orientale dei Paesi europei aderenti all’Alleanza Atlantica di cui l’Aeronautica Militare sarà probabilmente parte attiva.
L’Aeronautica Militare Italiana è da tempo impegnata all’interno della Baltic Air Policing a difesa dei cieli di Lettonia, Estonia e Lituania. La forza aerea italiana partecipa con personale e velivoli provenienti dal 32° Stormo di Amendolara e del 6° Stormo di Ghedi, operanti con F-35 e Eurofighter Typhoon, che verranno schierati dal prossimo mese di ottobre provenienti da altri reparti. Il contingente italiano (di Aeronautica ed Esercito) costituisce in ambito interforze la Task Air Force -32nd Wing e dal 1°agosto 2025 ha assunto il comando della Baltic Air Policing sostituendo l’aeronautica militare portoghese. Attualmente i velivoli italiani sono schierati presso la base aerea di Amari, situata a 37 km a sudovest della capitale Tallinn. L’aeroporto, realizzato nel 1945 al termine della seconda guerra mondiale, fu utilizzato dall’aviazione sovietica per tutti gli anni della Guerra fredda fino al 1996 in seguito all’indipendenza dell’Estonia. Dal 2004, con l’ingresso delle repubbliche baltiche nello spazio aereo occidentale, la base è passata sotto il controllo delle forze aeree dell’Alleanza Atlantica, che hanno provveduto con grandi investimenti alla modernizzazione di un aeroporto rimasto all’era sovietica. Dal 2014, anno dell’invasione russa della Crimea, i velivoli della Nato stazionano in modo continuativo nell’ambito delle operazioni di difesa dello spazio aereo delle repubbliche baltiche. Per quanto riguarda l’Italia, quella del 2025 è la terza missione in Estonia, dopo quelle del 2018 e 2021.
Oltre ai cacciabombardieri F-35 l’Aeronautica Militare ha schierato ad Amari anche un sistema antimissile Samp/T e i velivoli spia Gulfstream E-550 CAEW (come quello decollato da Amari nelle immediate circostanze dell’attacco dei droni in Polonia del 10 settembre) e Beechcraft Super King Air 350ER SPYD-R.
Il contingente italiano dell'Aeronautica Militare è attualmente comandato dal colonnello Gaetano Farina, in passato comandante delle Frecce Tricolori.
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