2023-11-10
La Schlein ha paura della sua piazza: «Vietate le bandiere per la Palestina»
Ammessi al corteo di domani solo i vessilli dem e arcobaleno. Servizio d’ordine in tilt: «Complicato fermare gli infiltrati».«Siamo piuttosto tranquilli. Dopodiché chiaramente se arriva qualche provocatore vediamo. Ma non penso proprio». Così un esponente parlamentare di primo piano del Pd risponde alla Verità, che gli chiede se i dem siano preoccupati che alla manifestazione nazionale di domani a piazza del Popolo a Roma possa presentarsi qualcuno con bandiere o simboli pro-Palestina. Il tema è caldo, poiché le immagini della manifestazione nazionale organizzata dai dem con il titolo: «Per un futuro più giusto. L’alternativa c’è» verrà vivisezionata secondo per secondo alla ricerca di qualche spunto per etichettarla come anti Israele. Si sa come vanno le cose, in periodi come questo: basta un cartello, una bandiera, un cappellino con uno slogan contro Tel Aviv e parte la grancassa social-mediatica. Lo sanno talmente bene, al Nazareno, che temono «provocatori»: la dirigenza del Pd infatti non esclude che qualcuno possa intenzionalmente infiltrarsi tra le migliaia di persone attese a Roma per effettuare una operazione di distrazione di massa rispetto alla piattaforma della manifestazione, convocata per contrastare la legge di bilancio e il premierato e a favore del salario minimo e per la pace in Medio Oriente. Il «siamo piuttosto tranquilli» del parlamentare dem di lungo corso segnala che la preoccupazione esiste, tanto è vero che dal Nazareno ci rispondono con un sintetico «ci saranno tante bandiere del Pd e della pace». A proposito di bandiere: quelle della pace saranno quindi ammesse, quelle della Palestina no, anche se sarà veramente difficile evitare che qualcuno decida di sventolarle.«Da parte mia non c’è nessuna preoccupazione», dice a questo proposito il capogruppo del Pd al Consiglio regionale della Lombardia, Pierfrancesco Majorino, «sarà una bella giornata di manifestazione, lotta e festa democratica. Ci sarà non solo una delegazione del Pd lombardo ma tantissima gente dalla Lombardia. Ci sarà non solo una delegazione del Pd lombardo ma tantissima gente dalla Lombardia. Silvia Roggiani, la nostra segretaria regionale, sta facendo un enorme lavoro. Ci sarà una fortissima partecipazione a quella che è una manifestazione che sentiamo molto dalla Lombardia», aggiunge Majorino, «proprio perché, come ricordava Elly Schlein in questi giorni, le questioni al centro riguardano tanti dei temi che abbiamo affrontato fin qui. Ad esempio, la difesa e il rilancio della sanità pubblica, la necessità di fare una politica salariale e della casa molto più coraggiosa rispetto alle scelte del governo». Ottimismo a parte, ci sarà bisogno di molta attenzione, per fare in modo che tutto fili liscio. Non sarà della partita il leader della Cgil, Maurizio Landini, che ieri ha incontrato la Schlein: «La Cgil sarà in piazza il 17 novembre e con gli scioperi», spiega Landini, «consideriamo importante una ripresa della mobilitazione, che anche le forze politiche in un momento grave di attacco alla democrazia trovino le forme i modi per dare voce alle persone, è un fatto importante». Presente invece, il M5s con una delegazione che comprenderà anche Giuseppe Conte, così come è prevista la partecipazione di esponenti di alleanza Verdi Sinistra. Il pericolo di derive estremistiche arriva però non da esponenti politici o militanti di partito, ma da frange radicali che potrebbero approfittare della visibilità della manifestazione nazionale per dare vita a episodi di violenza verbale: da questo punto di vista la manifestazione di domani sarà anche il modo per verificare l’efficacia del servizio d’ordine del Pd, che dovrà intervenire immediatamente in caso di necessità. Intervenire, ma come? «Parliamoci chiaro», dice alla Verità un esponente del Pd di lungo corso e dotato di senso pratico, «ora che è stato chiarito che saranno vietate le bandiere palestinesi, mi aspetto che qualcuno venga in piazza a sventolarla per provocare». E se succede, voi che dovrete fare? «Boh? Penso che dovremo impedirlo, ma non sappiamo come. La strappiamo dalle mani di chi la porta con la forza? Se ne dovrebbe occupare il servizio d’ordine, ma la vedo complicata. Speriamo solo che non ci siano problemi». E il servizio d’ordine chi lo coordina? «Il responsabile organizzazione nazionale, Igor Taruffi. È il suo primo banco di prova in un ruolo così delicato, viene da Rifondazione».In sostanza, ci si affida alla buona sorte: immaginate soltanto per un secondo cosa accadrebbe se un manifestante tirasse fuori un drappo con i colori della Palestina e fosse mandato via con la forza dal servizio d’ordine dei dem. Il rischio di autogol mediatici è altissimo, il momento è estremamente delicato, la tolda di comando del Pd della Schlein si ritrova a dover fronteggiare una situazione molto complicata. Nelle prossime ore sapremo se ai dirigenti del Pd che stanno coordinando gli aspetti organizzativi verranno date disposizioni più precise rispetto all’eventualità di presenze indesiderate a Piazza del Popolo.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.