2020-07-25
Sbarchi senza fine, Lampedusa è al collasso
Altri arrivi nella notte sull'isola, che in 48 ore ha ammassato 1.000 stranieri in un hotspot fuori controllo. Matteo Salvini attacca su contagi e spostamenti. A Potenza i primi infetti giudicati sani in Sicilia, ma che avevano il virus in incubazione. Nuove fughe anche in Puglia.Lampedusa è al collasso. Dalla tarda serata di giovedì sono stati 14 gli sbarchi di immigrati, provenienti da Tunisia, Libia e Bangladesh, sull'isola delle Pelagie che con 1.000 migranti nelle ultime 48 ore, tenta di far fronte a un numero di stranieri oltre dieci volte superiore a quello per cui è attrezzata. Un'emergenza che durante la sua visita di due giorni fa, Matteo Salvini ha duramente commentato: «C'è un governo che sta ammazzando la Sicilia. Il Pd e i 5 stelle odiano la Sicilia. È l'anno più difficile dal dopoguerra per il turismo, spalancare i porti ed essere sui tg di tutto il mondo come il campo profughi d'Europa è una roba da criminali. Se poi li spargi in tutta Italia io temo che non sia incapacità, ma complicità. Questo governo è complice dei criminali». Nell'hotspot di contrada Imbriacola ci sono al momento 960 extracomunitari a fronte dei 95 che potrebbe contenere nell'unico padiglione operativo, mentre la prefettura di Agrigento è al lavoro per cercare di trovare posti disponibili dove collocare i migranti che devono effettuare la sorveglianza sanitaria. Infatti l'unico modo per alleggerire la situazione sono i trasferimenti a Porto Empedocle, che di fatto sono soltanto uno spostamento del problema ma non la soluzione. Solo ieri ne sono stati trasferiti 280. «Hanno bloccato il traghetto passeggeri che stava facendo rotta per Porto Empedocle per far salire un gruppo di migranti tunisini e trasferirli sulla terraferma», ha denunciato la senatrice della Lega, Angela Maraventano, che è tornata a chiedere una nave quarantena. Intanto, mentre i soccorritori raccontano di «giornate estenuanti, con avvistamenti e soccorsi che si susseguono senza soluzione di continuità» e i poliziotti in servizio all'hotspot che per mancanza di spazio hanno notevoli difficoltà anche per le procedure di identificazione, secondo il capo politico del M5s e viceministro dell'Interno, Vito Crimi, non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi o lamentarsi: «C'è qualcuno che strumentalizza. La situazione è sotto controllo e la gestione dei migranti è strutturata in piena sicurezza. Qualcuno è in stato confusionale e sparge rabbia e paura, per nascondere altre cose oggi cerca di trovare sfogo in questa realtà». Ad attaccare il leader della Lega ieri è stato anche il sindaco di Lampedusa, Totò Martello: «Bene che Matteo Salvini sia venuto a Lampedusa, ma non si è mai visto quando era ministro dell'Interno. L'ho invitato più di una volta, inviandogli lettere personalmente. Non solo non è mai venuto, ma non mi ha mai neanche risposto. Oggi viene per dire che c'è il centro pieno o che ci sono gli sbarchi. È vero, ma perché non ha mai avuto tempo di capire i nostri problemi quando lui era ministro?».Di certo, i numeri del flusso migratorio con Salvini responsabile del Viminale erano minori: gli sbarchi (anche con carrette autonome) nel 2020 infatti, hanno superato quota 8.000 contro i 3.000 dello stesso periodo del 2019. Soltanto nei primi dieci giorni di luglio gli arrivi sono stati più di 1.200. A complicare la situazione è il fatto che dal 4 maggio sono aumentati anche test e tamponi su chi approda nell'isola, con il risultato che molti migranti sono risultati positivi al virus. Immigrati contagiati, dunque, che con questa politica dei trasferimenti diventano veicoli di contagio. Pesante l'accusa fatta da Salvini: «Il governo sta importando infetti. Magari è una strategia per tenerci sotto lo stato di emergenza fino al 31 ottobre. Noi non li facciamo uscire dall'Aula se questi vogliono tenere sotto ricatto gli italiani fino al 31 ottobre. Non c'è nessuna emergenza sanitaria, chiunque voglia prorogare lo stato d'emergenza è un nemico dell'Italia e degli italiani». Ed è proprio il focolaio di coronavirus esploso in Basilicata l'ultimo caso di contagio da immigrati che sta provocando una vera rivolta. Anche se Repubblica, ieri, preferiva titolare: «Negativi in Sicilia, positivi a Potenza. Il caso dei test sui migranti trasferiti». Soltanto da due giorni infatti all'hotspot di Lampedusa è arrivato il macchinario fornito dalla Regione siciliana per effettuare i tamponi, mentre fino a ieri, con il centro di accoglienza al collasso, venivano effettuati test sierologici a catena e, malgrado il certificato di negatività, non sempre attendibili come soltanto il tampone può essere. E così, dei 50 migranti trasferiti in Lucania lo scorso 13 luglio, dopo otto giorni, secondo il tampone effettuato dalla Asp potentina, ben 26 sono risultati positivi. Per questo il sindaco leghista di Potenza, Mario Guarente, intende denunciare il ministro Luciana Lamorgese , sua concittadina, che, malgrado i bandi di gara, non ha ancora trovato navi quarantena dove far trascorrere i 14 giorni di isolamento: «Queste persone sono arrivate con un certificato di negatività al test sierologico che io ho avuto modo di leggere, test evidentemente inattendibili. Stiamo valutando denunce non solo nei confronti di chi lo ha materialmente effettuato, ma anche del ministro», ha sottolineato il sindaco. «La Basilicata era Covid free da settimane, la gente ha fatto enormi sacrifici per questo». Nel frattempo non si placa nemmeno l'emergenza fughe. All'alba 20 migranti tunisini (tutti provenienti da Lampedusa) sono fuggiti dal Cara di Restinco (Brindisi), dove avrebbero dovuto osservare la quarantena. E il candidato a presidente della Puglia per il centrodestra, Raffaele Fitto, ha puntato il dito contro il governo: «Si tratta di una bomba sociale e sanitaria, la fuga doveva essere evitata».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)