Sana voleva sposare un italiano: uccisa dal padre e dal fratello

Sana voleva sposare un italiano: uccisa dal padre e dal fratello
ANSA
Aggiornato al 23/04 ore 17:30: Secondo alcuni amici della ragazza, SanaCheema non sarebbe stata uccisa ma sarebbe deceduta in seguito a un malore, probabilmente un infarto. Nonostante ciò, il padre e lo zio di Sana «non possono lasciare il territorio del Pakistan e la zona dove è stata sepolta la ragazza è sotto sequestro». A spiegarlo è stato Raza Asif, segretario nazionale della comunità pakistana in Italia intervenuto sul caso della 25enne. A oggi restano infatti ancora molti lati da chiare sulla morte della giovane sul cui cadavere, come ha spiegato Asif, «sarà eseguita l'autopsia dopo la riesumazione».



  • Aveva 25 anni e viveva a Brescia, ma è stata sgozzata in Pakistan dai famigliari perché aveva rifiutato il matrimonio combinato. Una connazionale ha svelato l'orrore, i due sono stati arrestati nel Gujrat.
  • Il caso di Hina e le altre vittime del fanatismo islamico. La ventenne uccisa nel 2006 e sepolta con la testa rivolta alla Mecca. Ma il massacro si estende ben oltre la provincia bresciana.

Lo speciale contiene due articoli.

Patto fra Trump e Putin dietro la tregua in Iran
Sullo sfondo Vladimir Putin (Ansa). Nel riquadro il senior advisor della Fondazione Med-Or, Daniele Ruvinetti (Imagoeconomica)
Il presidente americano (che poi si infuria con Netanyahu e gli ayatollah per le fugaci violazioni) e quello russo hanno fatto pressioni sui rispettivi alleati. Daniele Ruvinetti di Med-Or: «Cosa ha ottenuto Mosca in cambio? Un intervento per congelare la linea del fronte in Ucraina e forse un via libera in Libia».
Facciamo come la Spagna: niente 5% in armi
Il premier spagnolo Pedro Sánchez (Ansa)
Madrid sta prendendo per i fondelli l’Alleanza atlantica: l’idea è quella di impegnarsi a raggiungere gli obiettivi del riarmo in modo del tutto generico, lasciando il cerino della promessa non mantenuta al prossimo governo. E se Roma la imitasse?
Spesa del 5% del Pil in armi: Rutte minimizza: «Nessuna deroga». Ma il caso Sánchez tiene banco
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte (Ansa)
La Svezia: «Niente eccezioni nazionali». Trump critico: «Questo è un problema».
Italia decisiva: cade un pezzo di Green deal
Ursula von der Leyen (Ansa)
Il governo ha ordinato all’ambasciatore presso il Consiglio Ue di ritirare il sostegno alla norma europea sul «greenwashing», a cui così ora mancano i numeri. Anche la Commissione accantona la proposta. Gozi (Renew): «Colpa dell’asse Meloni-Von der Leyen».
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