San Valentino, 10 esperienze indimenticabili

San Valentino, 10 esperienze indimenticabili
Palazzo di Varignana

Gli italiani sono sempre più innamorati di San Valentino. A festeggiare sono uno su tre. Tra cene stellate e weekend dedicati al relax e al piacere dei sensi.


San Valentino è una delle feste più attese dell’anno per un italiano su tre. È quanto traspare dalla ricerca commissionata da Amazon.it ad AstraRicerche.

Secondo il 65,4% degli italiani San Valentino rappresenta una ricorrenza importante a prescindere dall’essere in una relazione o no. Infatti, se è vero che il 60,6% degli intervistati farà un regalo al partner o alla persona amata, il 53,4% dice di aver festeggiato la ricorrenza almeno una volta con una persona a cui vuole bene ma non ama, mentre il 45,2% lo ha fatto con un amore finito ma con cui è rimasto un sentimento d’affetto. Inoltre, il 12,4% degli intervistati pensa di fare un regalo a sé stesso per la ricorrenza ormai prossima.

Tra le opzioni preferite per celebrare la giornata degli innamorati troviamo una cena fuori (38,7%) o a casa (22%), ma anche una fuga romantica in una SPA (17,4%) o un weekend fuori porta all’insegna del relax e del romanticismo (24,2%). Anche quando si parla di regali, le esperienze di coppia (74,1%) superano di gran lunga cioccolatini, fiori e persino gioielli.

Ecco allora dieci proposte su come trascorrere la giornata più romantica dell’anno.


Una serata tra Roma e il Sol Levante

Per San Valentino, Zuma accende i cuori degli innamorati con la vista panoramica che la terrazza offre sui tetti della Capitale. Agli ultimi piani di Palazzo Fendi, Zuma invita i suoi ospiti a concedersi una serata di qualità nella serata dedicata all'amore. Con la consueta attenzione ai dettagli propria del brand, la serata avrà inizio alle 18 al Lounge Bar per il rito dell’aperitivo. La cena, gestita con la libertà del menu à la carte, permetterà di concedersi tutti i piatti-icona di Rainer Becker.

La regia Izakaya che è propria di Zuma regala il massimo della convivialità e del romanticismo, in un ambiente pensato per elevare l’esperienza gastronomica attraverso l’interior design. La cucina principale, il Sushi Bar e la Robata Grill saranno al massimo dell’attività per regalare ricordi indelebili. Ma le coppie potranno coccolarsi anche con la nuova drink list, ideata dall'head barman Gian Marco Berardini: cinque nuovi cocktail con un occhio attento ai sapori stagionali, dal cioccolato alle spezie, per riscaldare la serata.

Bruxelles: «Chiediamo tolleranza zero sulla corruzione». Lo scandalo agita pure il governo. Matteo Salvini: «I nostri soldi vanno ai criminali?». Guido Crosetto: «Non giudico per due casi». E Antonio Tajani annuncia altri aiuti.

«Mi sembra che stiano emergendo scandali legati alla corruzione, che coinvolgono il governo ucraino, quindi non vorrei che con i soldi dei lavoratori e dei pensionati italiani si andasse ad alimentare ulteriore corruzione»: il leader della Lega, Matteo Salvini, pronuncia queste parole a Napoli a margine di un sopralluogo al porto, a proposito dell’acquisto di ulteriori armamenti dagli Usa da inviare in Ucraina. «La via di soluzione», aggiunge Salvini, «è quella indicata dal Santo Padre e da Trump, ovvero dialogo, mettere intorno a un tavolo Zelensky e Putin e far tacere le armi. Non penso che l’invio di altre armi risolverà il problema e mi sembra che quello che sta accadendo nelle ultime ore, con l’avanzata delle truppe russe, ci dica che è interesse di tutti, in primis dell’Ucraina, fermare la guerra. Pensare che mandare armi significa che l’Ucraina possa riconquistare i terreni perduti è ingenuo quantomeno».

«Basta soldi facili all'Ucraina»
Volodymyr Zelensky
Pronto un altro pacchetto di aiuti, ma la Lega frena: «Prima bisogna fare assoluta chiarezza sugli scandali di corruzione». E persino la Commissione europea adesso ha dubbi: «Rivalutare i fondi a Kiev, Volodymy Zelensky ci deve garantire trasparenza».

I nostri soldi all’Ucraina sono serviti anche per costruire i bagni d’oro dei corrotti nel cerchio magico di Volodymyr Zelensky. E mentre sia l’Ue sia l’Italia, non paghe di aver erogato oltre 187 miliardi la prima e tra i 3 e i 3 miliardi e mezzo la seconda, si ostinano a foraggiare gli alleati con aiuti economici e militari, sorge un interrogativo inquietante: se il denaro occidentale ha contribuito ad arricchire i profittatori di guerra, che fine potrebbero fare le armi che mandiamo alla resistenza?

Ennesima giravolta di Renzi. Fa il supporter dei giornalisti e poi riprova a imbavagliarci
Matteo Renzi (Imagoeconomica)
L’ex premier ci ha accusato di diffamazione ma ha perso anche in Appello: il giudice ha escluso mistificazioni e offese. Il fan della libertà di stampa voleva scucire 2 milioni.

Matteo Renzi è il campione mondiale delle giravolte, il primatista assoluto dei voltafaccia. Nel 2016 voleva la riforma della giustizia che piaceva a Silvio Berlusconi ma, ora che Carlo Nordio ha separato le carriere dei magistrati, pur di far dispetto a Giorgia Meloni fa il tifo per il «No» al referendum. Nel 2018, dopo la sconfitta alle elezioni, provò a restare attaccato alla poltrona di segretario del Pd, dicendo di voler impedire l’alleanza con i 5 stelle, salvo proporre, un anno dopo, un governo con Giuseppe Conte, per poi farlo cadere nel febbraio nel 2021 intestandosi la fine del governo Conte. Quando fu eletta, liquidò Elly Schlein con frasi sprezzanti, definendola un petardo che avrebbe perso pure le condominiali, ma ora abbraccia Elly nella speranza che lo salvi dall’irrilevanza e gli consenta di tornare in Parlamento alle prossime elezioni.

«ll Maestro», la vita a un match point
Pierfrancesco Favino (Ansa)
Mentre il tennis diventa pop, il film di Andrea Di Stefano svela l’altro lato della medaglia. Un ragazzo che diventa adulto tra un coach cialtrone (Pierfrancesco Favino) e un padre invasato.

Ora che abbiamo in Jannik Sinner un campione nel quale possiamo riconoscerci checché ne dicano i rosiconi Schützen e Novak Djokovic, tutti abbiamo anche un figlio o un nipote che vorremmo proiettare ai vertici delle classifiche mondiali. Grazie alle soddisfazioni che regala, il tennis inizia a competere con il calcio come nuovo sport nazionale (giovedì su Rai 1 la nazionale di Rino Gattuso ha totalizzato 5,6 milioni di telespettatori mentre sommando Rai 2 e Sky Sport, il match di Musetti - non di Sinner - contro Alcaraz ha superato i 3,5 milioni). Così, dopo esser stati ct della nazionale ora stiamo diventando tutti coach di tennis. Tuttavia, ne Il Maestro, interpretato dall’ottimo Pierfrancesco Favino, Andrea Di Stefano (erano insieme anche in L’ultima notte di amore) raffredda le illusioni perché non avalla nessuna facile aspirazione di gloria. Anzi.

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