2024-06-02
Salvini: «Alle bombe di Macron preferisco Marine Le Pen»
Il leader del Carroccio: «Se resta Elly governiamo per 30 anni». Roberto Vannacci senza freni: «Al vostro segnale scateniamo l’inferno». «Fuori la Lega da Milano» e «Via via la polizia» sono stati alcuni dei cori scanditi dai manifestanti per ostacolare il comizio elettorale di Matteo Salvini, che per la chiusura della campagna elettorale ha voluto accanto a sé il generale Roberto Vannacci, assieme ai ministri Roberto Calderoli, Giuseppe Valditara e Alessandra Locatelli, oltre ai governatori Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana e Luca Zaia. Gli antagonisti hanno provato ad avvicinarsi al gazebo della Lega dove si svolgeva l’incontro «Più Italia! Meno Europa», agitando cartelli con le scritte «Vannacci sei normale?» e «Del mio corpo decido io», ma le forze dell’ordine li hanno respinti. «Io voglio un’Europa dove il diritto alla contestazione e alla manifestazione sia rispettoso delle regole dell’ordine pubblico; mi fanno rabbrividire i giovani manifestanti che sputano sui poliziotti e li prendono a calci», è stato il commento del generale quando ha preso la parola. Dopo l’apprezzamento per il numero di partecipanti al comizio, «siete tantissimi È come avere davanti una legione, la Decima legione», ha commentato insistendo con le provocazioni, il generale ha detto di volere un’Europa migliore. «Voglio un’Europa più sovrana perché la sovranità degli Stati è quella su cui si basa tutta la nostra identità», e un’Europa più sicura «anche qui a Milano, ogni donna dovrebbe essere libera di uscire e passeggiare». Una volta eletto, il suo impegno sarà «per continuare a combattere non sul campo di battaglia ma dagli scranni di Bruxelles» e «se ogni attività propositiva dovesse fallire, allora comincio con la mia specialità: il sabotaggio di qualsiasi iniziativa che dovesse distruggere le nostre tradizioni, la nostra famiglia, il nostro suolo e il nostro sangue». La conclusione del messaggio elettorale di Vannacci è un riferimento al film Il Gladiatore: «L’8 e il 9 giugno sapete cosa fare: andate alle urne, votate per la Lega e scrivete il nome Vannacci sulla scheda. Al vostro segnale scateneremo l’inferno», ha promesso in un linguaggio caro ai leghisti. «Un saluto a Elly Schlein che spero rimanga per 30 anni segretaria del Partito democratico. È una brava persona, la sua guida del Pd è garanzia che per 30 anni la Lega sarà al governo», ha detto dal palco Matteo Salvini, rivolgendo una frecciata alla candidata dem che nelle stesse ore teneva un comizio all’Arco della pace. Il leader della Lega ha fatto sapere che impegnerà il Parlamento a ripudiare la guerra. «Mai un soldato italiano a combattere e a morire in Ucraina, mai un missile italiano a spargere sangue e morte in Russia: chi sceglie la Lega sceglie la pace», è stato l’impegno preso da Salvini.«Vogliamo il centrodestra unito nei Comuni, nelle Regioni, a Roma e anche in Europa», dove la Lega non ha mai sostenuto e mai sosterrà Ursula Von Der Leyen, assicura il vicepremier. «E se qualcuno nel centrodestra dice che a Marine Le Pen preferisce il guerrafondaio Emmanuel Macron con le sue bombe», chiara frecciatina ad Antonio Tajani e a Forza Italia, «non fa un dispetto alla Lega, fa il male dell’Italia».
Pedro Sánchez (Getty Images)
Alpini e Legionari francesi si addestrano all'uso di un drone (Esercito Italiano)
Oltre 100 militari si sono addestrati per 72 ore continuative nell'area montana compresa tra Artesina, Prato Nevoso e Frabosa, nel Cuneese.
Obiettivo dell'esercitazione l'accrescimento della capacità di operare congiuntamente e di svolgere attività tattiche specifiche dell'arma Genio in ambiente montano e in contesto di combattimento.
In particolare, i guastatori alpini del 32° e i genieri della Legione hanno operato per tre giorni in quota, sul filo dei 2000 metri, a temperature sotto lo zero termico, mettendo alla prova le proprie capacità di vivere, muoversi e combattere in montagna.
La «Joint Sapper» ha dato la possibilità ai militari italiani e francesi di condividere tecniche, tattiche e procedure, incrementando il livello di interoperabilità nel quadro della cooperazione internazionale, nella quale si inserisce la brigata da montagna italo-francese designata con l'acronimo inglese NSBNBC (Not Standing Bi-National Brigade Command).
La NSBNBC è un'unità multinazionale, non permanente ma subito impiegabile, basata sulla Brigata alpina Taurinense e sulla 27^ Brigata di fanteria da montagna francese, le cui componenti dell'arma Genio sono rispettivamente costituite dal 32° Reggimento di Fossano e dal 2° Régiment étranger du Génie.
È uno strumento flessibile, mobile, modulare ed espandibile, che può svolgere missioni in ambito Nazioni Unite, NATO e Unione Europea, potendo costituire anche la forza di schieramento iniziale di un contingente più ampio.
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