2025-01-19
Sabotaggio alle Ferrovie: la Procura di Rovigo indaga per attentato ai trasporti
Appesa una catena di bicicletta alla linea elettrica di una stazione veneta: «Poteva bloccare la circolazione». Il ministero: «Fatto preoccupante. Serve chiarezza».Una catena antifurto per biciclette pendeva dalla fune elettrica del secondo binario della piccola stazione di Montagnana, situata su una linea secondaria della provincia di Padova, che collega con treni regionali la località termale di Monselice (Padova) con la Bassa padovana e veronese, fino a Mantova. Fissata lì giovedì, in piena notte, a poco meno di sette metri d’altezza, probabilmente dall’ennesimo sabotatore di treni. L’azione, avvertono gli investigatori della Digos della questura di Padova, che hanno avviato approfondimenti, avrebbe potuto «danneggiare il pantografo del treno con conseguenti danni per l’alimentazione della linea aerea oltre che arrecare pericolo per la circolazione dei treni», come denunciato da Rete ferroviaria italiana (Rfi), l’azienda che gestisce l’infrastruttura ferroviaria del nostro Paese e che ha presentato un esposto. Alle 7 del mattino, un tecnico manutentore intervenuto sul posto per una ispezione periodica, però, nota il dettaglio insolito: quel grosso lucchetto per biciclette rivestito di gomma posizionato sulla fune elettrica proprio davanti al fabbricato viaggiatori. Il personale tecnico addetto lo ha subito rimosso e ha accertato che la linea aerea non fosse stata danneggiata. Si procede per l’ipotesi di attentato alla sicurezza dei trasporti, un reato che prevede la reclusione fino a 5 anni. Una prima informativa è già stata trasmessa alla Procura di Rovigo, competente per territorio. «Sono emersi», sottolineano da Ferrovie dello Stato, «diversi elementi legati a questo episodio e a precedenti casi di anomalie e guasti registrati nei giorni scorsi». Parole che rimandano a una scia di episodi sospetti che, negli ultimi mesi, hanno interessato diverse tratte della rete ferroviaria italiana. Tra guasti improvvisi, malfunzionamenti e presunti sabotaggi, il clima di tensione intorno alla sicurezza dei trasporti cresce. Questi episodi hanno alimentato ipotesi inquietanti, che arrivano fino al tentativo di mettere in crisi un sistema strategico per la mobilità del Paese. Il primo episodio risale all’11 gennaio, alle 7.11: un guasto improvviso ha fermato il Frecciarossa 9515 tra Milano Centrale e Milano Lambrate: «Disalimentazione della linea elettrica con rottura del cavo elettrico e pantografo danneggiato», si legge nella relazione tecnica. Non è tutto: alle 7.49, anche l’Italo 8973 ha riscontrato un danno al pantografo (lo stesso strumento che avrebbe potuto danneggiare l’oggetto appeso al cavo della seconda linea di Montagnana) durante la partenza da Milano Centrale, provocando il blocco della circolazione tra le due stazioni. Due giorni dopo, il 13 gennaio, un nuovo problema emerge sull’Alta velocità Roma-Napoli. Alle 7.05 viene registrato un guasto al deviatoio del bivio Gricignano, un nodo cruciale per la rete ferroviaria. Poi, il 14 gennaio, un’altra anomalia colpisce la linea Firenze-Roma direttissima: «Rottura della rotaia tra Valdarno Sud e Arezzo Nord, sul binario dispari al chilometro 204+550». L’incidente costringe a ridurre la velocità dei treni per oltre un’ora, fino alla riparazione definitiva alle 10.37. Il 15 gennaio, ancora un episodio preoccupante nel nodo di Roma. Alle 5.10, una disalimentazione elettrica paralizza il deposito Mav (Manutenzione alta velocità). La situazione sembra risolta dopo due ore, ma il problema si ripresenta poco dopo. Gli effetti? Rallentamenti fino a 40 minuti per tre Frecce, una corsa limitata e una cancellata. Venerdì 17 gennaio un nuovo guasto rallenta l’Alta velocità Roma-Napoli, alimentando ulteriori dubbi e preoccupazioni. E ora salta fuori l’anomalia di Montagnana. Ferrovie dello Stato ieri ha confermato di aver trasmesso queste informazioni agli inquirenti che stanno conducendo le indagini. «Sarà compito dell’autorità giudiziaria valutarle e adottare le decisioni necessarie», affermano. Mentre dal ministero dei Trasporti valutano l’episodio come «estremamente preoccupante». L’ipotesi di attentato ai trasporti, fanno sapere, «è un fatto che non può e non deve essere sottovalutato, perché siamo di fronte a un ulteriore elemento che avvalora l’esposto di pochi giorni fa». E, auspicando «chiarezza in tempi rapidissimi», assicurano «la massima attenzione» del vicepremier e ministro Matteo Salvini. Il senatore leghista veneto Alberto Stefani è stato molto esplicito: «Vengono commessi consapevolmente atti criminali per bloccare il Paese». Mentre i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo si sono chiesti «Chi c’è dietro questi atti? Cosa dice oggi la sinistra?». Secondo Molinari e Romeo «questi gesti folli rischiano di mettere a rischio la vita di centinaia di persone». Assoutenti si è detta pronta a costituirsi parte civile in un eventuale procedimento giudiziario per le «ripercussioni a cascata per i passeggeri», afferma il presidente Gabriele Melluso, sottolineando che l’azione avrebbe potuto procurare «attraverso ritardi e cancellazioni dei treni».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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